DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

giovedì 28 aprile 2011

Giustizia lenta: colpa della politica? Ma va là!

M
i è capitato tra le mani un libretto stampato 45 anni fa. Autore: Mario Cervi. Titolo: La giustizia in Italia. Sottotitolo: Perché è così lenta, perché non risponde alle esigenze della nostra società. Lì dentro c’è già tutto ciò di cui si discute oggi. L'ex direttore del Giornale, avendo seguito alcuni importanti processi come quelli di Rina Fort e Fenaroli, capì con mezzo secolo di anticipo come mai i tribunali non funzionassero. Anche allora le relazioni del procuratore generale della Cassazione e di quelli delle corti d'appello  giuridiche ogni anno denunciavano le carenze del servizio. Già a quell'epoca il Consiglio superiore della magistratura prometteva indagini allo scopo di accertare le responsabilità. E gli avvocati, come oggi, protestavano. Niente è cambiato. Nemmeno la tendenza dei giudici ad autoassolversi da qualsiasi colpa per il mancato funzionamento della giustizia. La scarsa produttività in fatto di sentenze? Rivolgersi alla politica.

(M. Belpietro)

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