DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

lunedì 21 settembre 2015

Maria Diamante Vida (1903-1996)


Madre

Quel lieve stupore sereno sul volto;
dove perdi lo sguardo, mamma?
Mamma, cos' ha attratto i tuoi occhi?
Serena eri allora ed ignara
di quanto la vita celava.
Uno sguardo forse perso nel mare
quando il male era ancora lontano.
Solitudine, guerra, attese deluse
e lavoro e fatiche ed ancora speranze.
Tutto perso, tutto andato, sciupato
da chi, forse, troppo poco t'ha amato.


Mother

That light serene amazement on your face;
where, mother, are you losing your gaze?
What, mother, is drawing your eyes?
Tranquil in soul you were then, unaware
of what life was concealing to you.
A pure gaze maybe lost in the sea
when the woes were still far away.
Solitude, war, and betrayed waits
and work and strains and hopes anyway.
All lost, all gone, all wasted away
by who, perhaps, too little love gave to you.



Scientology: un documentario per aprire gli occhi!!!




Nel 2009, dopo 35 anni di appartenenza, il regista Paul Haggis (il suo Crashvinse l'Oscar nel 2006) si dissocia pubblicamente da Scientology, la chiesa fondata da L. Ron Hubbard nel 1954. La sua dichiarazione fa notizia e lo scrittore e sceneggiatore Lawrence Wright lo intervista per il "New Yorker" sui motivi del suo allontanamento dal culto (tra i quali la discriminazione di genere: due delle figlie di Haggis sono omosessuali). Da quell'incontro nasce il libro inchiesta Going Clear - Scientology, Hollywood and the Prison of Belief, pubblicato nel 2013. Testo al quale il documentarista Alex Gibney, attratto da temi ad alto rischio (Taxi to the Dark Side, Mea Maxima Culpa, The Armstrong Lie), s'ispira per questo suo film omonimo, selezionato dal Sundance Festival nel 2015 e trasmesso nello scorso marzo da HBO negli Stati Uniti. Un film ricco d'informazioni, che a una ricostruzione delle origini di Scientology alterna le testimonianze di altri sette (oltre a Haggis)scientologist di lungo corso, tutti fuoriusciti. 
Tre di loro, Marthy Rathbun, Mike Rinder e Tom DeVocht, usciti tra il 2004 e il 2007, hanno avuto posti di primo piano nella dirigenza dell'organizzazione; ma tutti testimoniano di condizionamento mentale, sfruttamento del lavoro, coercizione, metodi di spionaggio e stalking, raccolta di dati personali a scopo di intimidazione (e qui sono chiamati in causa ai rappresentanti del credo nel mondo, ovvero John Travolta e Tom Cruise; il loro silenzio è a dir poco inquietante). 
In parallelo si delinea il profilo di Hubbard, iperprolifico autore di racconti di science fiction già negli anni '40, che poi usò come basi "teoriche" per la sua dottrina. Un sedicente eroe di guerra in realtà descritto dai suoi superiori non proprio in maniera elogiativa, a cui viene attribuita l'affermazione "l'unico modo per fare tanti soldi è avere una religione"; uno che vagò per anni nei porti di mezzo mondo, cercando di evadere il fisco e sfruttando e impiegando al proprio servizio adepti del culto nella Sea Org, una pseudo Marina militare da lui fondata nel '67 (iscrivendosi alla quale le si giura fedeltà per un miliardo di anni). Alla sua morte, nel 1986, il posto di leader viene occupato da David Miscavige, il vero bad guy del film - che appare solo in rari video dei gala ufficiali dell'organizzazione, in un tripudio di ovazioni e scenografie da parata dittatoriale - figura a capo della società RTC (Religious Technology Center) che detiene i marchi Dianetics e Scientology. 
La disanima dell'organizzazione religiosa non si limita all'aspetto etico-metodologico, perché Going Clear denuncia anche il clamoroso accordo del 1993 tra l'IRS, agenzia delle tasse, minacciata da Miscavige tramite centinaia di cause legali, in seguito al quale il governo statunitense concesse a Scientology lo status di religione e l'automatica esenzione dalle tasse (con conseguente accumulo di un ingente patrimonio immobiliare). 
Gibney e Wright non sono i primi a indagare il sistema costruito da Hubbard: nel 1971 uscì The Scandal of Scientology di Paulette Cooper, poi perseguitata dalla chiesa per questo; del 1979 è l'inchiesta di Charles Stafford (ripresa in Sette pezzi d'America - I grandi scandali americani raccontati da premi Pulitzer, minimum fax, 2005); nel 1991 "Time" dedicò una cover story a un'altra inchiesta, di Richard Behar; e per essere aggiornati sull'argomento si veda il blog di Tony Ortega (tra i protagonisti del film), che dal '95 tallona il tema. In parte Going Clear utilizza anche i servizi del giornalista della BBC John Sweeney per rendere conto dell'aggressività e della strategia difensiva dell'organizzazione contro ogni voce critica: la negazione. Nonché sulla pratica del netto allontanamento (disconnection) degli adepti da amici e familiari dissenzienti o membri pericolosi (soppressive persons). 
Ma il vero punto di forza di Going Clear sta nel rovesciamento della forma intervista: una tecnica tra le più classiche del genere documentario e al tempo stesso lo strumento con cui Scientology "interpella" i suoi adepti (la cosidetta audition, sorta di sessione privata che viene registrata e archiviata dai membri della chiesa). Se è vero che Scientology la userebbe come strumento di ricatto dei suoi seguaci, Gibney ne fa l'ariete per sfondare il muro di silenzi, negazioni e contenziosi legali che la Chiesa contrappone a chi ne contesta fini e metodi. Sono questi che la macchina da presa interpella, tra vergogne e imbarazzi, parole misurate al millimetro, intravvedendo e suggerendo shock emotivi difficili da ammettere ed esplicitare. Non si tratta solo nella privacy delle persone, ma del loro "ravvedimento" dopo uno stato di manipolazione. Going Clear è quindi un'indagine rara, da vedere soprattutto per le domande che scatena. Fa scattare una doppia, contraddittoria reazione: da una parte il rifiuto per la sopraffazione che evoca e dall'altra il bisogno di saperne di più, conoscere la verità. Ovvero lo scopo di Scientology, going clear: liberarsi, autodeterminarsi, essere consapevoli.

Scientology


Why no one should ever believe anything said by Scientology 


http://tonyortega.org/2015/08/09/why-no-one-should-ever-believe-anything-said-by-scientology-sea-org-or-staff-members/#more-24725

Scientology. Cose da pazzi.


«Anni regalati a Scientology, come mi sento stupido»
La storia: Un artigiano di Gorizia racconta il suo incubo e il modo in cui è riuscito ad uscirne. Giacomo Sotgia e i corsi «verso la libertà totale». «Tutto è cominciato perché ero in crisi»

Milano - Giacomo Sotgia non ha paura di parlare. Dopo otto anni di vita e migliaia di euro sacrificati a Scientology la rabbia in corpo è tanta. «Ti senti stupido — dice — perché ci hai creduto e ti senti complice, perché tanti continuano a cascarci». A lui è capitato quasi dieci anni fa, nel ’99. Oggi di anni ne ha 43, fa l’artigiano edile a Gorizia. «Era un periodo di crisi — ricorda —, non sapevo dove andare a parare. Un amico mi ha fatto conoscere Scientology, la sede di Pordenone. Mi colpirono la parvenza scientifica, lo sfoggio di risultati ottenuti». Dopo la prima seduta di auditing («Una forma di ipnosi, ti spingono a rivivere i traumi del passato per liberartene: è la teoria della mente reattiva») è tutto un crescendo. Una decina di incontri prima di passare di livello («Sentivo la mente fluttuare nell’aria»), i corsi introduttivi, il lungo percorso «verso la libertà totale». Tutto, naturalmente, a pagamento. «Centocinquanta ore di auditing costano 13 mila euro: io ne ho fatte più di trecento».
La «trappola», dice lui, scatta da subito, con i corsi di base: «Ce ne sono di tutti i tipi: per affrontare la maternità, il matrimonio, imparare a gestire le proprie finanze, ma il migliore è quello sulla comunicazione. Il segreto di Scientology è che a livello base funziona, i risultati si vedono. E se credi a quelli, poi sei costretto anche a credere al resto». Teorie sempre più fantasiose, sensi di colpa, isolamento da chi non crede alla dottrina di Ron Hubbard, molto lavoro e tanti soldi versati alla causa. «Quasi subito — racconta Giacomo — sono entrato a far parte dello staff. Lavoravo 60 ore a settimana per un paga di 20 mila lire. Promettevano di più ma i soldi non arrivavano mai. E dopo 14 mesi ho smesso». Ma l’attrazione resta e, dopo un anno, Sotgia ci ricasca. Stavolta niente staff o ruoli di spicco, ma una normale militanza. Durata otto anni. Chiedono soldi, archiviano segreti. «La vera svolta — spiega — arriva al grado due del percorso, quando ti sottopongono a un auditing speciale. Sessanta o più ore in cui ti chiedono di tutto, dalla mela che hai rubato da bambino fino ai segreti più privati». Loro, mentre parli, annotano. «E al momento giusto, te lo sventolano sotto al naso». Ricatti e debiti: «Ne ho visti tanti spinti a chiedere prestiti più grandi di loro per dare i soldi alla comunità. E quando non erano più in grado di rifondere le banche, tacere per paura».
Uscirne fuori è difficilissimo, Giacomo c’è riuscito da solo. «Nel 2006 ero quasi arrivato allo stato di clear quando sono cominciati i guai sul lavoro: clienti che non pagavano, operai che rubavano al cantiere». Un altro seguace che gli porta via 50 mila euro col benestare della dirigenza è la goccia che fa traboccare il vaso: «Chiedevo giustizia, ma niente». Giacomo comincia a viaggiare su Internet: per lui è la prima volta perché Scientology lo vieta. In un anno scopre di tutto e si sveglia. «Li ho minacciati di andare in tv e sui giornali». Lui e Scientology arrivano a un accordo: 45 mila euro e tutte le «confessioni» restituite. «Ho passato tre ore nello studio del mio avvocato con il direttore degli Affari speciali di Scientology a distruggere nel tritacarte i documenti». Una vittoria, ma restano un fratello ancora «dentro», tanti debiti e una vita da ricostruire. E la rabbia, «che è la cosa peggiore».
Giulia Ziino, 23 maggio 2008



Il racconto di Giacomo

Mi chiamo Giacomo Sotgia , vivo a Gorizia e sono stato in Scientology dal 1999 al dicembre 2006.
Negli anni 2000/2001 sono stato staff per 14 mesi all'Org di Pordenone, dove rivestivo l'incarico di MSO, cioè funzionario dei tesseramenti IAS. Sono uscito, e poi tornato sulle linee dopo un periodo di "blow". Negli anni seguenti ho fatto tutto il Ponte fino all'originazione di Clear. Sono Honor Roll della IAS [donazione di 20.000 dollari o avere "aiutato" almeno 21 persone ad iscriversi alla IAS] e negli ultimi anni di affiliazione ho portato all'org una trentina di persone, facendole iscrivere ai corsi di base.
In breve, sono tra chi in Scientology ci ha creduto fino in fondo. Ci ho creduto a tal punto che nel dicembre 2006 ho subito un dissesto finanziario che ha coinvolto non solo due mie aziende, ma anche quella di mio fratello (ancora scientologo), ed alcune altre ditte non scientologhe con le quali collaboravo.
Ci ho creduto a tal punto che quando ho scoperto l'inganno ho pensato seriamente di farla finita. Ci ho anche provato. Non si trattava però di disperazione per il fallimento finanziario, ma di un malessere infinitamente più profondo e intimo. Poi ho reagito e mi sono ribellato. Internet, Allarme Scientology, free.it.religioni.scientology e notizie varie dal mondo mi hanno fatto rendere pienamente conto dell'inganno. E dopo una convalescenza durata un anno e mezzo, fatta di letture e di idee che a poco a poco si chiarivano, ho deciso di prendere una posizione netta verso Scientology. In un'epoca in cui il vero lusso è avere tempo da dedicare a se stessi avrei forse più da guadagnare a leccarmi le ferite in silenzio. La mia sete di verità, però, è troppo forte.
Vi ho raccontato a grandi linee il mio percorso in Scientology solo per chiarire che non ne sono digiuno. Non sono un "fanatico antireligioso" e nemmeno un "apostata" espulso ("dichiarato") che vuole a tutti i costi attaccare Scientology. Su questo punto vorrei rassicurare OSA: non userò dati confidenziali e non intendo rivalermi legalmente sulla Chiesa di Scientology. Non sono stato espulso, non sono stato "dichiarato SP" o quant'altro.
In Scientology si dà molto peso a quelle che vengono definite "condizioni di etica", quelle che dovrebbero servire all'individuo per condurre una vita etica e retta. Quello che vorrei fare è semplicemente assegnare tutta Scientology (per primi a OSA e al management) a quella che ritengo essere la sua "condizione": condizione di "confusione".
I passi per risalire tale condizione sono semplici:
- essere ciò che promettete di essere, cioè persone totalmente razionali, di buon senso, rispettose della verità e consapevoli del fatto che non c'è niente che non possa essere risolto con la ragione;
- fornire prove oggettive delle "scoperte" a favore della sopravvivenza dell'umanità che avete fatto negli ultimi 50 anni, e prove che applicando tali scoperte la sopravvivenza è effettivamente aumentata;
- fare un'assunzione di responsabilità per tutto ciò che di ottuso e soppressivo avete fatto negli anni passati;
- smettere di promettere "miracoli" che sapete bene non avverranno.
Quando riterrò che avrete risalito la condizione di "confusione" potrò forse considerarvi un'organizzazione seria. Al momento, invece, ciò che mi preme far sapere a voi e a chiunque mi legga è che non sono più uno scientologo. Ed è questo il motivo per cui, in base alla mia esperienza personale, mi sento libero di esprimere la mia opinione su Scientology.
La mia prima opinione, maturata dopo anni di esperienza, è che Scientology sia un inganno. Un inganno spirituale, un inganno mentale, un inganno finanziario. Ed è l'inganno spirituale e mentale che a tanti rende difficile l'uscita. Chi ne esce lo fa comunque con le ossa rotte. Se fosse possibile semplicemente "disconnettere" da Scientology con facilità e senza traumi non sarebbe un problema. Ma ciò che io definisco "la trappola Scientology" è molto più complessa, perché Scientology penetra nella mente e nella coscienza, le inganna, le stravolge, le plagia.
Scientology non è ciò che dice di essere. Si nasconde dietro una facciata di perbenismo, buone intenzioni e grandi "scopi umanitari", ma la mia esperienza è che non tende al "maggior bene sul maggior numero di dinamiche" ma al maggior bene per la SUA sesta dinamica, il MEST. Cioè il denaro che riesce ad accumulare a danno di chi fiduciosamente vi si abbandona ed è questo che mi turba e mi fa sentire stupido: il rendermi conto solo dopo otto anni di appartenenza e fedele militanza che quanto ho acquistato ad un esorbitante costo monetario, emotivo e spirituale non è nulla di più che un pannicello caldo.
Quando penso che persone che ritengo molto più intelligenti e autorevoli di me sono ancora dentro Scientology e non riescono a discernere tra verità e inganno mi sento in dovere di testimoniare la mia esperienza con la speranza che possa essere di aiuto a chi mi legge.
In un'epoca caratterizzata dal progresso scientifico e tecnologico, Scientology si propone come la "religione delle religioni", la religione che abbraccia tutto il sapere spirituale di millenni di storia umana, l'unica in possesso di una reale TECNOLOGIA spirituale e mentale. Sostiene di aver raggiunto la verità in campo spirituale e, applicando i concetti della matematica e della fisica nucleare, delle scienze pure, di aver scoperto le leggi che governano l'esistenza di ogni forma di vita del pianeta. L. Ron Hubbard, dopo aver asserito di avere condotto numerosi esperimenti scientifici, sostiene di aver scoperto e perfezionato una tecnologia della mente e dello spirito che, con precisione matematica, ci porterà alla libertà totale. Dice infatti che: «Voi siete degli esseri spirituali, siete la vostra anima, non siete mortali, potete essere liberi».
Nei miei anni di appartenenza ho ricevuto oltre 300 ore di questa "potentissima tecnologia" mentale e spirituale chiamata auditing, e posso dire che la certezza matematica di cui si parla in libri e materiali in realtà non esiste. Per quanto ho potuto constatare, ai livelli più bassi di Scientology (i "Gradi") c'è grande speranza, mentre ai livelli superiori ("OT") c'è molta incertezza.
Gli scritti di Hubbard traboccano di contraddizioni, il che rende impossibile seguire il suo percorso in modo sano. E diventa sempre più duro crederci. Ed è questo che, a mio avviso, all'interno delle organizzazioni di Scientology scatena tutta quella serie di bugie, inganni, menefreghismo e scorrettezze (soprattutto tra gli staff) che servono a giustificare gli insuccessi e a portare avanti uno scopo deplorevole: farti spendere quanto più denaro possibile all'inseguimento di un sogno. E una volta che sei stato distrutto economicamente e spiritualmente ti girano le spalle.
Persone che fino al giorno prima ti osannavano dicendoti che eri "un essere di valore" il giorno dopo nemmeno ti salutano, solo perché non hai più soldi da spendere. Ma se riuscirai a riprenderti economicamente ti cercheranno di nuovo per "rimetterti sullo scopo" e tornare alla carica per venderti ulteriori corsi, servizi, materiali, conferenze in grado di cambiarti e salvarti la vita, di sottrarti dalla "spirale discendente" e donarti l'eternità. Ed è quanto io ho sperimentato più di una volta. E alla fine ci ho quasi lasciato la pelle.
Mi sono reso conto che all'organizzazione non importa assolutamente nulla di farti diventare Clear o OT, quegli "stati spirituali" che secondo dottrina fanno davvero la differenza tra vivere in eterno o precipitare nell'oblio. In realtà si tratta di semplici "onorificenze", status sociali che hanno valore solo all'interno del gruppo e che vengono raggiunti unicamente pagando. Che si tratti di denaro o di abnegazione personale alla causa è pur sempre un prezzo, e decisamente alto. Per farti pagare quel prezzo premono costantemente un bottone, quello del senso di colpa. DEVI semplicemente sentirti in colpa e inadeguato, è l'unico modo affinché tu continui a donare i tuoi soldi o te stesso. Se la tua vita non va bene, se prima avevi successo e adesso sei nei guai per averli aiutati, beh, a loro non importa. È semplicemente colpa tua. Sei tu che hai causato la tua condizione.
Moltissime persone si avvicinano a Scientology grazie al libro "Dianetics". In esso, parlando di auditing, L. Ron Hubbard parla di TERAPIA, cioè di una cura capace di "cancellare il dolore dal pensiero" e di renderti un essere razionale e causativo. Nonostante Dianetics sia ancora un requisito di studio per accedere ai corsi di Scientology e sia parte integrante della stessa Scientology, ai più sfugge una forte contraddizione. In Dianetics si sostiene che l'auditor non è interessato a ciò che il prechiaro ha fatto, ma a ciò che è stato fatto al prechiaro. Ma nell'auditing di Scientology non si dà minimamente peso a ciò che il prechiaro dice essergli stato fatto, ma si parte dal presupposto-pregiudizio che tutto quanto gli è successo e gli impedisce di crescere è ciò che lui stesso ha fatto, cioè i suoi O/W (overt e withhold - azioni contro sopravvivenza e loro non rivelazione). Il prechiaro, consapevolmente o inconsapevolmente, sta nascondendo dei crimini ed è per questo che si ritrova nella sua condizione.
In sostanza, senza accorgersene e senza riflettere si passa da Dianetics e i suoi presupposti a Scientology e i suoi presupposti contrari, da una terapia che dovrebbe risolvere i turbamenti del passato a una costosissima e infinita espiazione di presunte colpe. Infatti tutti, nessuno escluso, prima o poi verranno indirizzati alla "sezione di Etica": perché non hanno i guadagni sperati, perché non sono sufficientemente veloci nello studio, perché non stanno tenendo quel comportamento personale che l'organizzazione ritiene l'unico accettabile, perché oppongono resistenza alla continua richiesta di denaro, tempo, sacrifici. E in etica verranno più o meno gentilmente convinti che sono loro stessi a causare tutto quanto gli sta succedendo. Ti ha morso un cane? Allora in questa vita o in quella precedente devi avere fatto qualcosa a un cane. Tua moglie ti tradisce? Sicuramente l'hai tradita prima tu, e chissà quante altre mogli hai tradito nel passato. Il registrar [addetto alle vendite di Scientology] ti ha truffato? Beh, tu che hai fatto per attirarti ("pull-in") la truffa? La tua ragazza ti ha lasciato per entrare nello staff? Cerca di capire che lei sta facendo il maggior bene e se tu non sei d'accordo sei una linea nemica, sicuramente hai degli overt e adesso li tiri fuori. Hai forato una gomma? Sei PTS [fonte potenziale di guai]. Tuo padre ti picchiava per un nonnulla? Era un ubriacone? Hai debiti e non hai successo nella vita? Beh caro mio, la tua traccia del tempo è pessima, devi essere pieno di crimini nella vita passata. Tira fuori i tuoi withhold sulla traccia intera e sarai un essere libero, causativo e di successo. La morale è sempre la stessa: è colpa tua. Devi darti un'aggiustata, per cui quanto hai in tasca? Carte di credito? Assegni?
E ti ritrovi in seduta con due lattine in mano a cercare i motivi per cui non hai una vita di successo e la tua infanzia è stata così difficile, i motivi per cui tuo padre era un violento e così via. Ecco... ho contattato un episodio di vita passata... Mio padre mi picchiava perché in una vita precedente io gli avevo sparato... Certo, deve essere proprio così perché le immagini che mi si presentano davanti sono chiare, nitide, reali. Siamo a Torino in un appartamento di case popolari. Ho circa dodici anni, siamo nel 1945, mio padre sta fumando in terrazzo, mi pare faccia il poliziotto. Io entro nella sua camera da letto e senza farmi vedere prendo la pistola che tiene nascosta nel cassetto, vado in soggiorno e appena lui rientra... bang! Gli sparo in testa. Ecco perché mi picchiava, ecco perché non ho una famiglia mia. «Grazie, il tuo ago è libero» mi dice l'auditor. «Sto per chiudere la seduta, c'è qualcosa che vuoi dire o chiedere al C/S (supervisore del caso)?» «No, niente, mi sento bene, mi sento leggero adesso che ho tirato fuori questo withhold». «Bene, fine della session».
Prendi la strada di casa molto felice e leggero, il mondo ti sembra più colorato, sei euforico. Per la modica cifra di 115,68 euro all'ora hai fatto "as-is" (cioè hai fatto sparire) la carica negativa di quel withhold e adesso tutto andrà per il meglio. Poi ti assale un piccolo dubbio: se tuo padre è nato nel 1934 ed è tutt'ora in vita, e se tu sei nato nel 1965, a chi hai sparato in testa nel 1945 a Torino? Che sia stato allora in una vita ancora precedente e ho solo "letto" male la data dei miei "ricordi"? Oh va beh, chissenefrega, chissà quanti padri ho avuto sulla traccia intera, in fin dei conti uno più o uno meno non fa differenza, "prima di avere, c'è sprecare". E poi il mio ago è libero e io sto proprio bene.
Questo è il resoconto di una mia vera seduta di auditing e delle riflessioni e conclusioni che feci dopo averla terminata.
Potrei raccontarvi molte altre mie session da cui emerse che "il motivo per cui" mi erano accadute cose belle o cose brutte era ugualmente immaginario, ingannevole, semplicemente falso. Dopo tutto in Scientology sono davvero pochi coloro i quali si rendono conto che gli scritti di Hubbard sono zeppi di: "L'UNICO MOTIVO PER CUI"... Gli staff sono specialisti nel fare continuamente "not-is" (fingere che non ci sia) mentre il pubblico ha le mani, o per meglio dire i pensieri, legati. Temono che se dicessero a voce alta ciò che hanno osservato si ritroverebbero in etica a dover "tirare fuori" overt e withhold che in realtà non hanno.
Se in Scientology non sta avvenendo ciò che ti aspettavi dovesse avvenire, o se succede qualcosa che non ti aspettavi potesse succedere cioè, in breve, se la "tecnologia" di auditing non dà risultati, non funziona e non ti viene consegnato quanto ti era stato promesso, c'è pronto un lungo elenco di "L'UNICO MOTIVO PER CUI".
"L'unico motivo per cui" più frequentemente usato è che sei PTS (fonte potenziale di guai) oppure sei fuori etica. L'idea che la tech non funzioni, o che non funzioni su di te, non viene presa nemmeno in considerazione. La tech è perfetta, l'imperfetto sei tu. La colpa è tua. Per cui adesso ti prepariamo un programma di etica. E dopo aver elencato "crimini" inesistenti, esserti assunto la responsabilità di colpe che non hai, avere chiesto scusa a persone che "si sono comportate male con te" (sulla base che ti sei tirato addosso il loro cattivo comportamento), dopo aver risalito le condizioni nei confronti di Scientology (chissà perché non della vita quotidiana), vieni di nuovo ammesso ai servizi di Scientology da cui eri stato sospeso in virtù dell'"unico motivo per cui", e puoi riprendere il tuo cammino sul Ponte verso la "libertà totale". Per poi scoprire che in realtà il motivo dei tuoi turbamenti era un overrun (un procedimento ripetuto troppe volte), o che hai oltrepassato una realizzazione senza che l'auditor - dotato di e-meter - se ne accorgesse o che, peggio ancora, sei andato out-list (turbamento dovuto alle troppe indicazioni sbagliate che ti sono state date) in quanto i registrar, sfibrandoti con i loro continui "maneggiamenti", ti hanno "involontariamente" indicato degli item (voce e/o indicazione) scorretti fuori seduta.
Infatti una delle tecniche usate dai registrar di Scientology per indurti a comprare servizi, corsi o quant'altro stiano cercando di venderti in quel momento si chiama "hard sell" (vendita dura), che consiste sostanzialmente nel farti sentire sbagliato, inadeguato, pieno di "unico motivo per cui" ancora irrisolti che devi risolvere quanto prima per uscire dalla trappola di "controintenzioni" che "stai mettendo lì" e che ti impediscono, appunto, di migliorarti attraverso i corsi, servizi o quant'altro stiano cercando di venderti unicamente per il "tuo bene" e quello dell'umanità. E tu sai perfettamente che il destino dell'umanità dipende anche e soprattutto da quanto tu fai ADESSO "con e in Scientology".
Queste tecniche vengono usate anche quando sei sui servizi. Ti viene indicato che stai andando troppo piano anche se in realtà stai andando veloce. Ti dicono che stai andando male quando invece stai andando bene, oppure che stai andando bene quando in realtà stai andando male e poiché tutto questo è "merito di Scientology" hai un debito di riconoscenza che va saldato. Per farla breve: se non vieni all'event sei fuori etica; se non guadagni abbastanza per fare donazioni corpose alla chiesa sei PTS, vedi che cosa dice Ron al riguardo? E benché uno dei motti di Scientology sia "è vero ciò che è vero per te" ed "è vero ciò che tu hai osservato", si finisce che devi giocoforza farti diventare vero anche quello che, sulla base della tua osservazione e del tuo sentire, è falso. L'unica "verità" possibile e accettabile è quella "osservata" da Ron, e se non sei d'accordo è un tuo problema che va prontamente risolto con i loro sistemi.
So di non essere l'unico ad avere osservato la realtà di Scientology ed essere giunto alla personale conclusione che si tratta di una truffa. La differenza è che alcuni si prendono la responsabilità e hanno il coraggio di dichiarare pubblicamente ciò che hanno personalmente osservato, altri no.
Potrei continuare ad elencarvi per ore situazioni estremamente contraddittorie accadutemi personalmente o di cui sono stato testimone, cose successe ad altri che però non vogliono o non hanno il coraggio di prendersi responsabilità, o non possono permettersi di uscire allo scoperto. La sostanza è che, in base alle mie osservazioni e all'esperienza personale nel gruppo, la maggioranza di chi è dentro Scientology vive una vita di contraddizioni che continua più o meno consapevolmente a giustificare a se stessa e agli altri, convinta com'è di stare operando per salvare l'umanità dall'aberrazione mentale e dalla malvagità di alcuni. Si tratta per lo più di persone di buona volontà e animate dalla buona fede e dal desiderio di aiutare il prossimo. Ma sono inconsapevoli o non vogliono arrendersi all'evidenza di essere caduti in una trappola. Chiunque abbia fatto parte di Scientology credo possa confermare quanto sto dicendo.
Ciò che comunque vorrei precisare dopo otto anni di fedele militanza di cui uno e mezzo come staff, e dopo aver fatto 300 ore di auditing, è che dall'ultima ed ennesima lista di riparazione a cui sono stato sottoposto per scoprire perché ero così turbato e critico verso Scientology è emerso che avevo raggiunto ("originato") lo Stato di Clear oltrepassandolo... , in breve, secondo Ron questo sarebbe "l'unico motivo per cui". In realtà le motivazioni sono ben altre e ben più complesse, e potrei riassumerle con questa frase:
«Scientology è la "mente reattiva" di cui alla fine ho deciso di liberarmi».
Se non mi credete provate a parlare con uno scientologo. Osservatelo e analizzate ciò che dice e come lo dice, indipendentemente che si tratti di un Clear o di un OT, di uno staff o di un public. Vi renderete conto che difficilmente sarà in grado di originare qualcosa di proprio. Difficilmente sarà in grado di pensare con la sua testa, di formulare concetti che non siano frutto dell'indottrinamento subito. In poche parole, difficilmente sarà in grado di parlare senza rifarsi a L. Ron Hubbard, al suo verbo, alla sua visione di vita, al credo di Scientology. Secondo voi chi ha assorbito la filosofia hubbardiana fino a questo punto sarà in grado di osservare l'ovvio? Di avere il coraggio per dire pubblicamente ciò che ha osservato? Io credo che uno scientologo sia solo uno scientologo, cioè una persona gradualmente indottrinata in base a un codice che gli dice che cosa pensare. E più si avanza nell'addestramento più prontamente si reagirà al meccanismo stimolo-risposta a cui si è stati indottrinati, e che suggerisce che cosa dire e che cosa pensare. Lo si farà con apparente calma, con proprietà di linguaggio, sicurezza e velocità di pensiero. Ma senza rendersi pienamente conto che la capacità di osservazione e analisi è stata alterata dalla serie di "dati falsi" frutto dell'indottrinamento subito, dati che impediscono di fare scelte veramente libere.
Lo scientologo risponderà spesso in questi termini: «Ok! Ho capito! Va bene! Ottimo!», anche se non è per nulla ok, anche se non ha capito, anche se non c'è niente che va bene e nessun motivo per dire "ottimo!". Qualsiasi cosa diciate, indipendentemente dal suo senso, vi sentirete rispondere «Ok! Ho capito! Va bene! Ottimo!». Il vostro pensiero non verrà nemmeno preso in considerazione, poiché lo scientologo parte dal presupposto che è a voi che è stato inserito un programma aberrato che altera la vostra percezione delle realtà e la vostra capacità di pensare liberamente. Siete voi che state inconsapevolmente rispondendo a un macchinario stimolo-risposta che vi dice cosa pensare in base alle immagini che in quel momento vi stanno scorrendo nella mente senza che ne siate coscienti. Per rendersene conto è sufficiente ascoltare la conferenza del 1950 in cui L. Ron Hubbard dice: «Un thetan non usa energia per pensare, un thetan postula e agisce! Se usa energia per pensare, restimola qualcosa e quel qualcosa gli dice cosa pensare!». Capite? In realtà L. Ron Hubbard sta dicendo che analizzare, pensare, calcolare, osservare ecc. sono tutte manifestazioni di un qualcosa di estraneo ma interno alla vostra mente che vi dice cosa dovete pensare.
Poniamo che un registrar vi chiami sul lavoro per proporvi l'acquisto di qualcosa. Con cortesia lo pregate di chiamarvi in un altro momento visto che state lavorando, e lui vi risponderà: «Ok! Ho capito! Va bene! Ottimo!», e vi ritelefonerà il giorno successivo alla stessa ora, sul posto di lavoro come se nulla fosse stato detto.
Poniamo che uno staff vi cerchi per invitarvi all'ennesimo event, e gli fate gentilmente notare che siete in piedi dalle 6 del mattino, siete stanchi e non avete ancora finito di lavorare, e vi risponderà «Ok! Ho capito! Come facciamo?». Cercate di spiegargli che quella sera avete tutt'altro programma, avete già un impegno, l'org dista 80 km e proprio non ce la fate. E che vi hanno già chiamato altri 5 o 6 staff a cui avete comunicato che non sareste stati presenti all'event, che siete stati all'org in mattinata per la seduta quotidiana di auditing ecc. La risposta è la medesima: «Ok! Ho capito! Come facciamo?», peggio di un disco rotto. E con ogni probabilità vi spiegherà "l'unico motivo per cui" state frapponendo "controintenzioni", come ha appreso da L. Ron Hubbard.
Una delle citazioni che mi sono sentite fare più spesso, e che ritengo di una stupidità totale, è: «Il motivo per cui una persona non trova il tempo per mettersi a posto è che non è a posto». E sono quelle cose che fanno venire voglia di trascendere la buona educazione e sbattergli la testa al muro per vedere se dentro c'è qualcosa o il vuoto pneumatico. Mi sento stupido a raccontarvi queste cose, ma sento di doverlo fare perché questa È Scientology.
Le cose che vi sto raccontando non sono invenzioni del momento, ma episodi che mi sono accaduti personalmente e in più di un'occasione. Vorrei raccontarvi qualcosa di bello, dirvi che Scientology ha tanti lati positivi e che se fosse davvero usata per migliorare le persone, per aiutarle a superare le difficoltà della vita sarebbe una cosa utile e divertente. Ma Scientology non è coerente e non mantiene le promesse che vi fa. All'inizio irretisce con i suoi buoni propositi, la sua apparente saggezza e la innumerevoli risposte ai mali della vita. Ma una volta risucchiati nel suo ingranaggio vi mostra il suo volto spietato, amorale, insensibile e perfido. Voi aderite per la sua promessa di aiutarvi a risolvere i vostri problemi o anche solo per curiosità, perché vi sembra un approccio interessante. Ma nel giro di breve tempo vi ritroverete nei guai con le persone che amate, con le vostre finanze e infine con voi stessi. Ricordate queste mie parole: quando entrate in Scientology vi state mettendo nei guai. Non state cercando di risolverli, ma vi state cacciando in un mare di guai.
Per quella che è stata la mia esperienza, il vero scopo di Scientology è la sua continua e spasmodica raccolta di soldi di cui nessuno conosce destinazione e utilizzo. Se alla dirigenza di Scientology, da quella internazionale a quella locale, interessasse davvero fare dei Clear e degli OT la gente non verrebbe buttata giù dal "Ponte" alla prima critica o lamento, dopo averle fatto spendere centinaia di migliaia di euro per raggiungere "una maggior consapevolezza". In fondo la consapevolezza consiste anche nel saper fare le giuste critiche e nel lamentarsi se le cose non sono come dovrebbero essere. Se il prodotto consegnato corrispondesse davvero alle promesse, chi per anni ha incassato fior di quattrini dalla sua vendita non avrebbe bisogno di cercare di diffamare e denigrare chi ha ridotto sul lastrico. Innanzitutto perché quella persona non sarebbe finita sul lastrico per pagarsi corsi e servizi del tutto inutili alla sua crescita e al suo successo. Purtroppo, però, Scientology vende a caro prezzo un prodotto inesistente. Vende il nulla, un nulla condito da mille promesse, gonfiato da un'enorme quantità di aspettative e dalla pretesa di onnipotenza. Ti dice che è in grado di "elevarti a più grandi altezze"; la verità è che ti schianti al suolo al minimo refolo di vento, un refolo a loro dire "da te stesso causato".
Questo piccolo grande "tu" che può incenerire le montagne, far deviare un uragano, guarire le persone a distanza, comunicare con chi ha "abbandonato il corpo" e spostare gli oggetti con la sola forza del pensiero è in realtà quanto di più fragile possa esistere, perché ha perso la sua vera identità e la sua vera causatività, sostituite dalla dottrina scientologica. E alla fine, quando trova il coraggio per dire: «non intendo più rispondere, come un automa "ok! Ho capito! Va bene! Ottimo!" » si ritrova citato per nome e cognome su un foglio giallo appeso nella bacheca in org, i suoi presunti "crimini" - quelli "confessati" a forza durante i lunghi e inutili "cicli di etica" - esposti alla pubblica riprovazione e bollato come "persona soppressiva".
L. Ron Hubbard dice che solo i Clear e gli OT si salveranno. Ma non spiega da che cosa dovrebbero salvarsi. Da una esplosione nucleare? Dal marciume sociale? Dall'oblio eterno? Ma se davvero Clear e OT si salveranno, se sono il "popolo eletto", perché tanti Clear, OT3, OT5, OT7 e OT8 lasciano il gruppo e ne diventano coraggiosi e tenaci critici? Se fosse vero che hanno trovato la salvazione e che sono diventati esseri immortali consapevoli - mentre il povero "homo sapiens" è solo un povero mortale inconsapevole - quale motivo avrebbero di attaccare Scientology? Al più potrebbero dire: «Grazie Ron è stato bello, noi grazie a te ce l'abbiamo fatta» e andarsene pacificamente per la loro strada. Invece raccontano di oppressione, di raggiri, inganni, minacce, sotterfugi, truffe con le carte di credito e quant'altro. Si direbbe che non hanno raggiunto ciò che era loro stato promesso da anni e per anni, e per cui hanno sopportato sacrifici personali e finanziari. E immagino sia questo che, alla fine, dà loro il coraggio di liberarsi dalla tirannia di Scientology.
Prima ho scritto che la trappola di Scientology è farti sempre sentire in colpa. L. Ron Hubbard spiega molto dettagliatamente il punto a pagina 386 del suo libro "Introduzione all'Etica di Scientology. Nel parlare dell'etica e del "tocco lieve", scrive:
"Come è stato dimostrato dall'osservazione diretta del suo uso, l'etica di Scientology produce effetti così potenti, che ne basta un pochino per arrivare lontano. Cercate di usarla dapprima nella sua forma più lieve. Come risulta da effettive osservazioni, gli studenti fanno cave-in (crollano al punto di non essere più causativi) in modo considerevole quando viene impiegata. Le nostre linee sono così potenti e dirette , e ciò che significhiamo per il futuro di una persona,anche se fa natter (lagnarsi, cercare mancanze negli altri) le è tanto chiaro nell'intimo, che un'azione di etica rappresenta una minaccia ben peggiore di una legge wog, (gergo: qualsiasi cosa non sia Scientology). Nel peggiore dei casi, può causarle solo un po' di dolore, o la perdita del corpo tramite esecuzione, o la perdita della libertà per l'arco di una vita, noi invece costituiamo una minaccia per la sua eternità. Persino quando ci urla contro, nel suo intimo lo sa. Il primo esempio di ciò l'ho avuto con una psicotica molto pericolosa, in gran parte responsabile di un sacco di trambusto pubblico nel 1950. Quando un suo amico non dianeticist le suggerì l'idea che lei costituiva una minaccia per l'intera umanità, essa desistette e fece cave-in. Di colpo si rese conto che era la verità e smise immediatamente di attaccare e di fare dichiarazioni. Perfino il tizio che potrebbe premere il bottone per scatenare una guerra atomica, in realtà sa che quello che fa saltare in aria è solo una delle vite di ogni persona, quella che sta per distruggere è solo una delle fasi dell'esistenza della terra. Il fatto che noi siamo qui potrebbe effettivamente frenarlo. La mera distruzione di un pianeta, no, dato che è temporanea. Le nostre misure disciplinari sono veramente capaci di far uscire di senno una persona, a causa di ciò che essa sta attaccando. Perciò, noi possiamo fin troppo facilmente far sentire colpevole una persona anche solo con un sussurro. Ho visto uno studente, a cui etica aveva semplicemente posto una domanda,arrendersi immediatamente e richiedere una commissione d'inchiesta e l'espulsione. Non aveva fatto altro che uno scadente lavoro di auditing. Nessuno stava parlando di commissione d'inchiesta o di espulsione, e in lui non c'era neanche un briciolo di sfida. Aveva semplicemente fatto cave-in. L'espulsione da Scientology è, per una persona, la minaccia di una condanna all'oblio per l'eternità. Rendetevi conto quindi che un'azione di etica non ha bisogno di essere molto pesante per produrre i risultati più sorprendenti. Nel loro intimo quelle persone lo sanno, anche quando ci urlano contro. Una persona soppressiva che aveva commesso un alto crimine di una certa portata, dopo essersi allontanata da Scientology ed essersi resa conto di ciò che aveva fatto, impazzì alquanto. Perciò, usare l'etica con mano leggera è come un fulmine" - LRH.
Lascio a voi trarre le conclusioni. Faccio però notare che Ron parla di "tocco lieve". E se in Scientology si può far sentire colpevole una persona anche solo con un sussurro, e ci si vanta che il solo procurare un cave-in è già un risultato sorprendente e che le misure disciplinari di Scientology sono in grado di fare uscire di senno una persona, allora vi lascio immaginare cosa succede quando dentro una org le misure di etica si fanno pesanti, come quelle che tanti si sono ritrovati ingiustamente a dover subire.Ciò che si nota nella Policy Letter "Tocco lieve" è che, come nella tortura fisica, la minaccia del dolore è più efficace del dolore stesso. In Scientology la minaccia della punizione è più efficace della punizione stessa. Fogli gialli, assegnamento di condizioni, disconnessioni (imposte) dalle persone care, minacce di condanna all'oblio eterno ecc.: sono tutti metodi usati abbondantemente per esercitare coercizione psicologica. Questa è, secondo la mia esperienza, l'anatomia della trappola chiamata Scientology. E lo conferma Ron stesso in uno scritto che citerò tra un attimo.
Ma a questo punto il nocciolo della questione è racchiuso in una domanda semplice che viene spesso rivolta allo scientologist attivo e che, in base alla risposta, qualifica il suo valore: «DOV'E' IL PRODOTTO?». Spesso questa domanda mette con le spalle al muro lo scientologist che si ritrovi a dover avere a che fare con la sezione di Etica. Ma a nessuno viene in mente di porre questa domanda a Scientology e a chi ne manovra i fili. Bene, credo sia giunto il momento di porre questa domanda al Management, a OSA, alla SEA ORG e, in poche parole, a Scientology tutta. Temo però che nessuno risponderà. Quindi, prima di cercare di dare io stesso una risposta a questa domanda, dovrò citarvi un altro scritto di Ron Hubbard tratto dalla conferenza "La Strada Della Verità" del 01.11.1962. In essa LRH dice testualmente: «In Scientology noi siamo probabilmente l'unica organizzazione che possiede una qualche capacità di dirigersi verso una terza dinamica Clear e stiamo andando in questa direzione. Usiamo oggi Overt e Withhold per parcheggiare una persona finché non diventiamo capaci di occuparcene. Io non dimentico mai che mi sto occupando di un individuo. Non mi sto occupando della "Gente"! Mai. Mi sto occupando di te e di te e di te. Perché tu sei la verità. Non mi importa che cosa sia per te la verità all'inizio, né che cosa tu considererai verità alla fine. Se c'è una verità da scoprire, sei tu. Se c'è una verità da conoscere sarai tu a conoscerla. Al di là di questo, fuori di questo, non c'è nessuna verità».
Sempre nella stessa conferenza, LRH dice: «Non ci sono fermate intermedie sulla strada della verità ed è il solo percorso che si deve continuare sino in fondo. Una volta che avete messo i piedi su tale via, dovete percorrerla fino alla fine. Diversamente, sarete assediati da ogni genere di turbamento e difficoltà». È chiaro il discorso? "USIAMO OGGI OVERT E WITHHOLD PER PARCHEGGIARE UNA PERSONA FINCHÉ NON DIVENTIAMO CAPACI DI OCCUPARCENE". A questo punto è arrivato il momento di provare a rispondere alla domanda: «DOV'È IL PRODOTTO?». Visto che la Tech fa acqua da tutte le parti, ed è ormai sempre più lampante l'incapacità di Scientology di occuparsi efficacemente delle persone, la risposta è: «Il prodotto di Scientology negli ultimi 50 anni è una infinita di persone "miswithhold" di niente, parcheggiate da qualche parte. In attesa che "Dio - Standard - Tech" un giorno possa occuparsi di loro». Nei miei otto anni di affiliazione ho visto solamente una organizzazione che si intromette nella vita altrui con metodi di coercizione psicologica e, fingendo aiuto, esce vincitrice e "intoccabile" - con tanto di premio in denaro - da una disputa da lei stessa creata.
Scientology si propone di "mettere in" l'etica di tutto il pianeta al fine di instaurare la sanità mentale. Ma a me sembra che Scientology per prima non è etica, ed e perciò carente in sanità mentale. Scientology fa promesse che non mantiene, non si prende responsabilità del suo operato, scarica malamente chi è in stato di bisogno solo perché non ha più un soldo - avendoglieli già dati tutti -, prospera sull'inganno, la menzogna, la credulità; propugna e alimenta desideri di onnipotenza. Possiamo dire che tiene un comportamento etico, vale a dire "sano di mente"?
Nei miei otto anni di frequentazione ho osservato prevalentemente tre fenomeni:
  1. La maggioranza di chi studia Scientology crede a cose che vengono raccontate e alimentate in ogni forma, ma che non ha mai visto accadere. Crede davvero che gli OT abbiano poteri tali da spazzar via l'atmosfera terrestre, da muovere gli oggetti con la sola forza del pensiero, da operare in stato di "esteriorizzazione permanente". Ed è interessante notare come la maggior parte di chi crede a queste cose non abbia mai sperimentato su di sé il vero auditing di Scientology;
  2. Tanti tra coloro i quali hanno invece sperimentato l'auditing, prima o poi si disilludono e diventano critici del gruppo e delle sue pratiche. Molti però non parlano pubblicamente della loro uscita per paura di ritorsioni. Per verificare quanto sopra è sufficiente provare a fare mente locale sulla quantità di persone che avete visto "scomparire nel nulla" nel corso degli anni della vostra frequentazione, gente che magari aveva manifestato entusiasmo e "successi" ma che poi non si è più fatta vedere. Certo, se avete chiesto che fine avessero fatto vi sarete sentiti dire che avevano dei problemi di "fuori etica", che erano PTS o addirittura "soppressivi". Ma vi siete mai presi il disturbo di contattarli e chiedere a loro PERCHE' sono spariti?
  3. Chi ha avuto il coraggio di rendere pubblica la propria disillusione e i motivi di critica è stato molestato, diffamato, in certi casi perseguitato o fatto oggetto di cause legali.
Probabilmente non sto raccontando nulla di nuovo, in Internet si possono trovare le testimonianze di chi ha lasciato Scientology nei più diversi angoli del mondo. L'intento del mio scritto - oltre a voler testimoniare la mia esperienza personale - è cercare di far capire com'è strutturata la trappola e quali sono le conseguenze.
Ritengo che l'offerta vera di Scientology sia promettere al seguace un futuro radioso, giocando sporco sugli errori e le tribolazioni del suo passato. Ciò che non dice, però, è che il PRESENTE sarà fatto di rinunce, sacrifici e sofferenze; il presente, così come l'immediato futuro, sarà buio, fatto di umiliazioni. E anche, spesso, di rimpianti per ciò che si è perso all'inseguimento di una chimera. Inoltre quanto più una persona ha sbagliato in passato tanto più verrà spronata a mettersi a nudo nella speranza di riscattarsi, rendendosi così estremamente ricattabile.
La maggioranza di chi si avvicina a una religione o a un ente umanitario è costituita da persone di buon cuore, gente che desidera essere di aiuto al prossimo. Oppure si tratta di persone con un passato travagliato che si sono prese responsabilità dei propri errori e vorrebbero espiare aiutando il prossimo. Ed è questo il motivo principale per cui ho iniziato a scrivere.
In Dianetics Ron scrive che una teoria è valida nella misura in cui funziona. Visti i risultati, credo che su questo punto sarebbe necessaria una giusta riflessione. Nessun altro gruppo religioso o umanitario elenca un così alto numero di fuoriusciti che lamentano di essere stati rovinati finanziariamente, emotivamente, moralmente e psicologicamente. Forse la teoria di facciata di Scientology è valida, così come può essere valida qualsiasi altra teoria, ma è nella pratica che Scientology mostra le sue carenze e i suoi limiti.
Ho visto con i miei occhi tante persone diventare perfide, insensibili, ciniche ed egoiste verso i propri cari e il prossimo in generale. Dopo aver subito l'indottrinamento di Scientology si diventa freddi, si assume un atteggiamento del tipo: «Non mi importa nulla di ciò che succede agli altri, in fondo è solo una loro condizione e se non vogliono risolverla sono fatti loro. Se stanno male hanno fatto qualcosa per meritarselo». Negli scritti interni si riscontrano numerosi suggerimenti a pensare male di chiunque non sia scientologo. Il pregiudizio, la valutazione, l'ostilità nascosta e la diffamazione, unite alla frustrazione dovuta agli insuccessi, sono all'ordine del giorno.
In tanti, una volta immersi in quell'ambiente e in quella dottrina, cominciano a pensare cose perfide e maligne che prima non avrebbero mai pensato. Tenetelo a mente quando incontrate il "sorriso di plastica" di uno scientologo. Se non riuscirà a vendervi un libro o a farvi iscrivere a un corso vi dipingerà, a se stesso o ai suoi colleghi, con considerazioni del tipo: «Che condizione, quel tizio! È proprio messo male. Certo che Ron ha ragione quando dice che questo pianeta è pieno di matti». Le stesse cose penserà di sua madre, della fidanzata, degli amici e di chiunque non accetti o condivida Scientology.
Durante tutta la mia affiliazione l'unico modo per ottenere qualcosa da me è sempre stato farmi sentire in colpa, farmi sentire sbagliato. Ogni piccolo dubbio, ogni piccola esitazione era degna di una inquisizione. Ma quando, dopo aver "confessato tutti i tuoi crimini", aver dimostrato più e più volte di avere la coscienza a posto, aver dimostrato di avere buone intenzioni nei confronti di ciò che in quel momento è il tuo credo e, in poche parole, aver dimostrato di avere cuore e mani pulite, ti accorgi che hai a che fare con una struttura unicamente interessata al tuo portafoglio beh. È troppo tardi. Il danno è fatto.
Che siate o meno scientologi ciò che ritengo dobbiate sapere è che quando avete a che fare con un seguace di Hubbard, anche se apparentemente dà riconoscimento a ciò che dite, vi sembra che vi dia ammirazione, che vi stimi e vi tenga in considerazione, anche se a volte vi citerà come esempio, la pugnalata alle spalle è sempre in agguato e arriverà quando più fa male, cioè quando avete davvero bisogno di aiuto. Non importa quanto sia stato grande il vostro contributo nel passato o quanto avete fatto per dimostrare al gruppo che farne parte è un onore. Prima o poi vi arriverà, e potrebbe essere così profonda da uccidervi. Non è una pugnalata nella carne, una sberla in pubblico o "una scazzottata nel porto di Hong Kong" (definizione di felicità dal libro Dianetics). Sarà una pugnalata direttamente nell'anima, là dove siete scoperti, vulnerabili, il centro di voi stessi, il vostro io più profondo.
Non è dolore fisico, per intendersi. Il dolore fisico si sopporta, passa, molto spesso si guarisce in fretta. Sto invece parlando di qualcosa che potrebbe farvi impazzire per il resto dei vostri giorni. Nessuna delusione amorosa, nessun lutto, nessun fallimento potrebbe ferirvi quanto il fatto di scoprire che questa cosa chiamata Scientology, a cui avete dedicato e immolato tutto ciò che di più prezioso avevate, altro non è che un inganno spirituale, una truffa di enormi proporzioni perpetrata per lo più nei confronti di persone di buon cuore e di buona volontà. Credo che un colpo di pistola alla testa sarebbe meno doloroso dello sconcerto e dell'amarezza, della disperazione che questo tipo di tradimento è in grado di provocare.
Se vi trovate davanti la mafia o qualsiasi altra organizzazione criminale sapete subito chi sono i buoni e chi i cattivi, potete decidere da che parte stare. Mentre in Scientology si viene ripetutamente traditi in nome dell'aiuto. Credi di far parte di un gruppo che sta aiutando e migliorando le persone e invece poi scopri che non è così, ma è troppo tardi. Scopri che l'ingiustizia dilaga e che i migliori sentimenti sono stati sostituiti da sentimenti di disprezzo, menefreghismo, astio e rancori vari. Scopri che in nome del maggior bene stai facendo molto male.
Scientology tradisce continuamente i propri accoliti in nome dell'aiuto, e la facilità con cui si sbarazza di chi si è messo nei guai all'unico fine di aiutare ne è l'esempio più lampante. Ad esempio Scientology ha trovato il modo di sfuggire alla legge addossando la colpa agli staff, che si limitano semplicemente ad applicare correttamente le regole imposte. Scientology dice che anche la religione cattolica ha i suoi guai (preti pedofili); che l'Islam ha i suoi guai (fondamentalismo) ecc. Ma il Papa non promuove l'amoralità, come invece viene fatto in alcune policy interne di Scientology. In Scientology ci sono direttive pro-bene e direttive pro-male, che però non vengono rese accessibili al pubblico. Gli staff di Scientology applicano alla lettera, perché così gli è stato insegnato. Devono applicare le disposizioni del fondatore e, in caso di rigida applicazione di una policy interna pro-male (ma per il maggior bene di Scientology), la Chiesa di Scientology dovrebbe risponderne e assumersi le sue responsabilità.
Faccio un esempio: Hitler avrebbe potuto difendersi dicendo: «Non li ho mica uccisi io gli ebrei!» Però ha armato la sua gente e l'ha aizzata contro il popolo di Israele, ha dato disposizioni alle sue forze armate di attuare la deportazione e lo sterminio. Allo stesso modo è il management della Chiesa di Scientology che si assicura che gli scritti del fondatore siano seguiti alla lettera e gli ordini vengano eseguiti correttamente.
L'ufficio degli Affari Speciali di Scientology tiene monitorati i fuoriusciti di un certo peso, la stampa negativa, i critici, i siti internet, i gruppi antisette e ogni personaggio pubblico che abbia osato criticare Scientology. Contro di loro viene fatto di continuo un lavoro di intelligence e spionaggio al fine di trovare "qualcosa di scomodo" da portare alla luce, per poi attaccarle e ridurle al silenzio. Ma che razza di religione è questa? Che razza di religione è quella che si fonda sulle scritture di un autore di fantascienza paranoico, che pretende dagli altri il rispetto di regole e che è la prima a violare? Che fa profitti enormi ingannando e inducendo il prossimo all'errore?
Scientology sostiene di essere una "filosofia religiosa applicata", ma le sue mille contraddizioni la rendono del tutto inapplicabile e le promesse non tornano. A me sembra soltanto un metodo magistralmente congegnato per ingannare e rendere schiavi, senza segno visibile di violenza. È una fantascienza spacciata per scienza, una pseudoreligione spacciata per religione che si diffonde in base agli schemi delle società in cui si insinua, società di cui ignora e disprezza la cultura e i successi e a cui cela le sue vere intenzioni.
Le mete di facciata di Scientology sono: «una civiltà senza pazzia, senza criminali e senza guerre, in cui le persone capaci possano prosperare e gli esseri onesti possano avere dei diritti, in cui l'uomo possa innalzarsi a più elevate altezze». Ma una volta entrati nell'ingranaggio si scopre che le mete sono in realtà la conquista radicale di questo pianeta e degli altri settantacinque che costituirebbero questa "confederazione galattica". Si scopre che tutti i governi, compresi i più moderni e democratici, sono in realtà soppressivi e utilizzano le forze dell'ordine per tenere intrappolati gli abitanti di questo pianeta. Nel libro "Storia dell'Uomo" L. Ron Hubbard scrive: «Vi prego non fate giochi di prestigio fino a che non saremo in tanti, poi ci riuniremo da qualche parte e decideremo cosa fare di questa gente». In altri scritti Hubbard consiglia ai propri seguaci di infiltrarsi nei posti di comando della società. Scientology si dichiara ufficialmente apolitica per natura e dichiara di accogliere qualsiasi individuo di qualsiasi credo, razza o nazione. In realtà non è così, e mira invece a destabilizzare l'apparato politico ed economico, i valori familiari e tutti i valori sanciti con sacrificio dalle società moderne. E' intollerante verso polizia e forze dell'ordine, infatti è vietato dare procedimenti di auditing ai loro rappresentanti e anche ai loro parenti, se prima non hanno disconnesso.
È intollerante verso le religioni e verso qualsiasi filosofia che non sia Scientology. Scientology si arroga il diritto di violare la privacy di chiunque al fine di imporre le sue leggi e i suoi dogmi, con il malcelato intento di impossessarsi di ingenti somme di denaro che non verranno mai ridistribuite a fin di bene. Al contrario, secondo numerose testimonianze reperibili in Internet il gruppo spende quantità enormi di danaro per attaccare, diffamare e distruggere le vite dei fuoriusciti importanti e di chiunque abbia il coraggio di criticarla apertamente.
Scientology ama propiziarsi artisti e personaggi famosi che promuoveranno la sua causa. Non solo questi personaggi sembrano del tutto ignari delle reali intenzioni del gruppo e di come al suo interno vengono schiavizzate le persone comuni, ma non sembrano nemmeno a conoscenza di ciò che Hubbard pensava di loro. Dice infatti un uno dei suoi tanti scritti: «Gli esseri più degradati su questo pianeta viaggiano su auto lussuosissime». E ancora: «Di questi tempi il successo va a braccetto con romanzi di nessun valore». Mi sembra però che a fronte di alcune star conclamate già famose prima di entrare in Scientology, nessuno abbia mai conquistato la celebrità grazie allo studio e all'applicazione delle sue tecniche.
Nonostante le molto decantate scoperte su come liberare abilità dimenticate, le promesse di riacquisizione di poteri magici, di successo e felicità, di guarigione da ogni malattia, anche grave, e di sopravvivenza all'olocausto nucleare, l'amara verità che scoprirete una volta dentro è che si tratta di una filosofia (o di una religione) basata unicamente su statistiche di produzione. Un essere è di valore solo nella misura in cui porta ricchezza nelle casse di Scientology. È una religione in cui, a parole, per poter "qualificare per il paradiso" bisogna essere a posto con le tasse, con l'etica, non essere PTS e via dicendo. Salvo poi scoprire che se il "paradiso" è giù di statistica, tasse, etica e tutto il resto possono andare a quel paese.
Lungi dall'essere meritocratica e giusta, quando cominciate a fare certe domande Scientology mostra la sua vera faccia. Provate a chiedere: «E ciò che mi avete promesso? I poteri magici? Le guarigioni? Il successo nelle finanze?». Sono certo che contemporaneamente inizieranno anche i vostri guai.
Scientology non ha volontà autocritica, l'autocritica non è stata scritta nel suo verbo. Ed è per questo che si trova nell'impossibilità di riformarsi o correggersi. Ma allo stesso tempo è fortemente critica nei confronti dei propri fedeli e sopratutto del mondo esterno. Non è possibile essere scientologi a metà: o si è amici o si è nemici.
Credo poi sia necessario sapere che le vittime di Scientology sono persone comuni e di buona volontà, il più delle volte bravissime persone che in virtù della scarsa disponibilità economica vengono indotte ad entrare a far parte del suo staff fornendo così manovalanza gratuita ad un'organizzazione amorale di portata internazionale.
Esiste un altro aspetto di Scientology a mio avviso molto pericoloso e sovversivo, cioè la sua paranoica guerra contro psichiatria, psicologia, psicoterapia e medicina in generale. L. Ron Hubbard sostiene ripetutamente di avere la soluzione per tutte le malattie mentali e di origine psicosomatica, basta utilizzare le sue tecniche per rivolgersi allo spirito umano anziché al corpo. Secondo Hubbard noi tutti siamo malati e inconsapevoli di esistere in quanto spirito; di conseguenza staremmo vivendo una vita sotto l'effetto inconsapevole dell'ipnosi in cui qualsiasi ragionamento sarebbe il frutto di un calcolo mentale innescato in automatico. Non c'è alcuna consapevolezza e nessuna autodeterminazione.
Ciononostante in Scientology si continua a fingere di non vedere come molti Clear o addirittura OT continuano ad ammalarsi come qualsiasi altro comune mortale. Esistono numerose testimonianze di persone che si sono ammalate di cancro mentre si trovavano sui livelli OT ed io stesso sono testimone della morte per tumore di una persona che da anni aveva attestato il quinto livello (OT5). Ma Scientology ha una spiegazione per qualsiasi cosa e non si prende alcuna responsabilità sulle conseguenze dell'applicazione dei suoi procedimenti o dell'operato dei suoi "esperti". Vorrei esplicitare il suo pensiero di fondo, e per farlo devo citare uno scritto di Ron Hubbard, uno di quelli a cui si può accedere solo dopo aver superato diversi corsi e "gradi di consapevolezza" del suo percorso. Dice:
"L'unica cosa che non va in questo universo sono le persone soppressive, che si specializzano nel far crollare le persone. Sono tra di noi, senza essere notate, nascoste dietro i veli della patina sociale. E usano queste maschere per diffondere confusione e turbamento in tutto il pianeta".
Questo è il vero pensiero di Ron Hubbard e della sua Scientology. Per risolvere tale paranoia Hubbard ha sviluppato una "tecnologia" per frantumare tali "maschere" e rivelare con chiari dettagli il vero volto della soppressione. Si tratta del corso "Come affrontare e frantumare la soppressione", in cui si legge tra l'altro: «Considerando che la soppressione è la sola cosa che ti può fermare in qualsiasi parte della vita, il tuo futuro ha completamente a che fare con il conoscere la tecnologia per frantumare la soppressione».
Ma non è finita: quando a Ron fu chiesto chi esattamente dovesse fare questo corso, rispose: «Tutti!! Vivono negli Stati Uniti? Vivono in Inghilterra? Hanno dei governi? Sono sul pianeta Terra? Tutti devono fare questo corso.»
In esso Hubbard dice che le persone soppressive sono il 20% della popolazione mondiale, ma solo il 2,5% è veramente pericoloso. Ma i conti non mi tornano. Se TUTTI dobbiamo studiare quel corso significa che i sei miliardi di persone che popolano il nostro pianeta sono in contatto con una persona soppressiva. E dove si nasconderebbero questi soppressivi? Su un altro pianeta?
Credo che essere scientologi significhi soprattutto credere a delle sciocchezze e imparare a giustificare, con se stessi e con gli altri, tali sciocchezze e le numerose contraddizioni che si riscontrano negli scritti di Ron Hubbard. Esempio: se gli si fa notare che i conti non tornano vi sentirete rispondere che avete delle parole malcomprese sul soggetto. Se insistete e li sbugiardate vi diranno allora che siete delle persone soppressive. Paranoia pura.
Negli ultimi 30 anni Scientology ha dichiarato "soppressive" un numero incredibilmente alto di persone che in realtà hanno contribuito alla sua diffusione. E per aiutarla ad espandersi si sono rovinati finanziariamente ed emotivamente. Alcuni si sono poi suicidati, altri sono impazziti. Dove sono la sanità mentale e la felicità eterna promesse in cambio di quelle ingenti somme che dovrebbero essere destinate all'aiuto dell'umanità, e che poi vengono usate per distruggere i propri stessi fedeli? E ancora: se chi ha dato tutto ciò che aveva alla causa di Scientology e viene dichiarato persona soppressiva, come dovremmo definire i vari Totò Riina, Bernardo Provenzano, le Brigate Rosse, i rapinatori, gli stupratori, Saddam Hussein, George Bush, Bin Laden, i delinquenti di Caracas, Napoli, Palermo, New York ecc.? Loro cosa sono?
Se Scientology dichiara "soppressive" le persone oneste e di buona volontà credo vi sia qualcosa di profondamente sbagliato. Come vi sentireste se una persona che considerate amica vi chiedesse aiuto per una buona causa, restasse a casa vostra tutta la notte a supplicarvi finché, sfibrati da tanta insistenza, cedete alle sue richieste e poi la medesima persona tornasse alla carica la settimana successiva, e quella dopo ancora, e ancora, ancora, ancora trasformando la vostra vita una tortura psicologica senza fine, per poi scoprire che quella stessa persona vi diffama o sparla alle vostre spalle le uniche volte in cui non avete aderito alle sue richieste? Come vi sentireste se, una volta scoperto che non ve la raccontava giusta e per l'unico motivo di avere scoperto i suoi misfatti veniste esclusi dal gruppo di cui avete fatto parte, e foste etichettati "persona soppressiva", "antireligiosa" e "criminale"? Cosa fareste?
Per mia esperienza personale, QUESTA è Scientology. Queste cose succedono ogni giorno in ogni organizzazione di Scientology del pianeta. In Scientology non si fa formazione alla sanità mentale e al buonsenso, non si rendono felici le persone. Esse vengono piuttosto addestrate, in modo subdolo e sotto il livello della coscienza, ad ingannare il prossimo con giochi di comunicazione, indifferenza e molta faccia tosta. Quello che loro non sanno è che a fronte di tutto questo, e dopo essersi spesso giocati la famiglia, il lavoro, la credibilità e la dignità, ognuno di loro verrà fregato come ha fregato il suo prossimo. Se non è ora sarà tra un anno, due, cinque, dieci, vent'anni. Ma è inevitabile.
Purtroppo per ognuno che esce un altro vi entra, il turn over naturale è alto e dipende dal fatto che al mondo esistono miliardi di persone che non hanno idea di che cosa sia realmente Scientology, e innamorarsene è facile.
I media ne sanno poco, i governi meno ancora e per avere una buona conoscenza dei suoi meccanismi occorre studiarla attentamente, o averne fatto parte per almeno qualche anno.
Riassumendo al massimo e lasciando perdere le belle frasi filosofiche rubacchiate qui e là e le tecniche mentali sviluppate sulle scoperte, poi accantonate, di Sigmund Freud, le credenze di Scientology sono:
  • Noi tutti siamo esseri irrazionali in possesso di una mente che ci fa agire senza analizzare;
  • una volta liberatici di questa mente "aberrata", dovremo liberarci della mente "aberrata" di altre entità aliene che in numero non quantificabile ci portiamo appiccicate addosso;
  • a dispetto dell'asserzione hubbardiana che "l'uomo è fondamentalmente buono", in realtà siamo tutti dei mezzi criminali pieni di overt e scopi malvagi, e stiamo espiando le nostre colpe su questo pianeta-prigione;
  • ci libereremo da tale triste condizione solo dopo avere aderito e "applicato" Scientology alla nostra vita, "senza nessuna malcomprensione" sul soggetto;
  • siamo soggetti a molte controintenzioni nei confronti del bene e di conseguenza la maggior parte delle nostre azioni va in direzione del male;
  • solo Scientology è in possesso della conoscenza superiore e della tecnologia mentale capace di eliminare per sempre i nostri pensieri cattivi, affinché i poteri "sovrannaturali" di cui siamo dotati per nascita, cioè poteri divini in quanto noi siamo Dio, possano manifestarsi con naturalezza.
Il problema è che Scientology si scontra quotidianamente con il buon senso e la razionalità umana, quella che lei stessa nega. Sono tanti coloro i quali rifiutano Scientology semplicemente per intuito o ragionamento, e individuano subito le sue forti contraddizioni e i suoi veri scopi: denaro e potere.
Ai più sfortunati, o più ingenui, o più stupidi che come me se ne sono usciti dopo otto anni con le ossa rotte, non resta che rendere pubblica la propria testimonianza.
L'aspetto che ritengo più assolutamente deleterio e pericoloso di Scientology è la confusione che fa su concetti fondamentali quali: bene-male, giusto-sbagliato, pro-sopavvivenza/contro-sopravvivenza ecc. Scientology impone ai suoi fedeli definizioni di proprio conio di che cos'è giusto o sbagliato, rendendoli confusi su azioni che per l'uomo sono fonte di piacere, soddisfazione, motivazione, insomma... fonte di vita (es. famiglia, amicizia, amore, sesso, vacanze, sport, tipo di lavoro, studio, interessi culturali ecc..), paragonandole ad azioni che per l'uomo potrebbero essere fonte di dolore, (furto, truffe, inganni, adulterio, droga, depravazione sessuale ecc..). Infatti la definizione Scientology di overt è:
Azione contro-sopravvivenza. Un qualcosa che non doveva essere fatto che invece è stato fatto, Oppure qualcosa che doveva essere fatto che invece non è stato fatto.
Nessuno credo avrebbe da obiettare salvo che, una volta dentro Scientology, andare al cinema, far visita alla famiglia lontana, uscire a cena con gli amici invece che andare a studiare all'org o presenziare all'event di turno, andare in ferie, fare sesso con la tua donna nel modo che più vi piace, avere altri interessi culturali, fare sport ecc. diventano tutti overt, perché in quel momento stai facendo altro invece di dedicarti a "salvare il pianeta", cioè studiare o propagandare il verbo di Scientology. E quelle azioni ti vengono fatte pesare come se avessi rubato, truffato, rapinato ecc.. Poi scopri che persone che hanno commesso davvero degli overt disgustosi (pedofilia, truffe, spaccio di droga) ma che per pura fortuna non sono state individuate e punite dalla legge, continuano ad essere accettate in Scientology. Magari ne scalano i vertici dirigenziali dopo aver confessato i loro misfatti ed aver promesso di dedicare la vita alla causa di Scientology. Mentre persone oneste e di buona volontà vengono additate come criminali solo perché stanno esercitando un loro sacrosanto diritto di libertà di pensiero, di parola e di azione, e si ribellano alla rigida e fanatica disciplina mentale imposta dalle scritture di Ron Hubbard.Ci ritroviamo perciò davanti ad un'organizzazione che cerca di diffondere in tutto il mondo il suo concetto alterato di giusto-sbagliato, senza che nessuno al suo interno possa metterlo serenamente in discussione.
Bene. Ho finito. Prima di concludere e di salutarvi vorrei ringraziare pubblicamente alcune persone:
-Maria Pia Gardini, per l'aiuto fattivo che mi ha dato e per i suoi preziosissimi consigli sotto il profilo pratico ed emotivo. Senza di lei la strada sarebbe stata sicuramente più dura.
- Martini, sul cui sito ho reperito preziose informazioni che mi hanno permesso di uscire definitivamente dalla trappola Scientology. Sapere di non essere i soli a provare sconcerto, rabbia, senso di impotenza aiuta a rimettere assieme i cocci.
- Alessia Guidi, che ha pazientemente rieditato il mio scritto originale - molto "di getto" - dandogli forma e leggibilità.
- Tutti e tre per la discrezione che hanno avuto nell'anno e mezzo di contatti privati intercorsi tra noi mentre stavo "nascosto a leccarmi le ferite", cioè in un momento di grossa vulnerabilità. È importante sapere di poter contare sulla serietà delle persone a cui ci si rivolge per aiuto e consigli.
Infine un ringraziamento ai partecipanti di free.it.religioni.scientology: sono stato lurker per tanto tempo e da voi ho imparato tanto, e mi sono sentito infinitamente meno solo nel mio travaglio. Sappiate che c'è gente che vi legge in silenzio, vi stima e apprezza il vostro quotidiano contributo.
Spero di essere stato di aiuto a qualcuno, se volete contattarmi questa è la mia e-mail:
cartoncolor@hotmail.it
Ciao a tutti,
Giacomo Sotgia

giovedì 10 settembre 2015

Una zappa per Furbizio Corona


Lettera 18


Quel tizio Fabrizio Corona ha chiesto al magistrato di sorveglianza, tale dottoressa De Rosa, e al famoso don Mazzi se poteva andare al bagno. Loro, naturalmente, per evitare che si facesse la pipì addosso, lo hanno lasciato andare. Ma forse non si erano capiti bene: Furbizio voleva FARE un bagno. Di folla.  

E pare che i due lo faranno uscire ancora per i suoi prossimi impegni di "lavoro", che forse considerano socialmente utile; anche perchè lui dice che vuol diventare un uomo migliore. Come? Continuando ad abbindolare certa gente che va a vederlo e contribuendo ad abbassarne ulteriormente il livello intellettuale? Complimenti. A tutti e tre.


Vittorio Lazappaaa! ExInFeltrito

giovedì 3 settembre 2015

D' Alema internescional



Lettera 3
Lunga intervista del Corriere a D'Alema; una sola su diciotto risposte era di politica internazionale. Ma alla domanda: "Il Pd è a rischio scissione?" il Mago risponde: "Non è a me che deve fare questa domanda. Mi occupo di problemi internazionali".
Vittorio Addatornàbaffino ExInFeltrito