DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

martedì 29 ottobre 2019

Travaglio fa il freeclimber sugli specchi dell'Umbria

Travaglio, famoso scommettitore sui cavalli sbagliati, ieri, per dimenticare, e per riuscire ad arrampicarsi sugli specchi, deve aver alzato il gomito. 
Scrive infatti il Vate: "Quando si perde con 20 punti di distacco, ogni recriminazione è tempo perso". Ma poi: "Le alleanze inedite non si giudicano da un primo, frettoloso e disperato esperimento". E anche: "I 5Stelle hanno migliorato tutta la politica. Inclusi se stessi".  A seguire: "ll Conte 2 esce non indebolito, ma paradossalmente rafforzato".  Ma poi: "Il Conte 2: ... se non ci credono le forze che lo compongono, non possono pretendere che ci credano i cittadini." E, arrampicata finale: "L'Umbria passerà, tra due giorni nessuno si ricorderà più di quel voto".
Vittorio Cin-cin! ExInFeltrito

venerdì 18 ottobre 2019

Vaffa...anziani!


Lettera 15
Dagosapiens, ora Grillo lancia il suo “Vaffa!” contro gli anziani: vuole privarli del voto ed eliminarli dalla scena politica. Cominci lui e si autoelimini! Poi, in quanto al voto ai sedicenni: perché mai a 16 anni uno, con il suo voto, dovrebbe rendersi responsabile del futuro del suo Paese rimanendo però minorenne per tutto il resto?


Vittorio Vaffanziano ExInFeltrito

giovedì 17 ottobre 2019

Il Bullo del Fatto e il Bullo di Rignano


Lettera 12
Dagosapiens, giorni fa Travaglio ha scritto che Renzi esiste solo perchè ne parlano sempre i giornali, i quali non dovrebbero più parlare di lui. Verso sera sul Fatto-online un bel titolone di apertura su Renzi da Vespa; più giù, altri due articoli. Ieri un altro articolo. Oggi ancora. Come la mettiamo, Travaglio? Il Fatto non è un giornale? O può avere l’esclusiva sul Bullo di Rignano?
Vittorio IlBullodelFatto ExInFeltrito

lunedì 14 ottobre 2019

Il professor Di Maio



 Già nel Febbraio 2018 Di Maio era andato alla ormai famigerata Università Link a parlare di politica estera.  Ma di che cosa avrà mai parlato Giggino: di Napoli-Real Madrid? Del prezzo della Coca Cola al San Paolo? Del Venezuela di Pinochet? Ma dico: il ...dottor Scotti -va bè che il riso fa buon sangue- ma com’è che non ha pensato di invitare qualcuno più illuminato del bibitaro nel suo presti(digi)toso Ateneo? Oppure già sapeva che sarebbe diventato -ahimè- Ministro degli Esteri?
Vittorio DottorScotti! ExInFeltrito

domenica 6 ottobre 2019

Greta Thunberg è una "testa calda"?





Lo scienziato Franco Prodi, climatologo e studioso dell'atmosfera di fama mondiale, è convinto che la battaglia portata avanti dalla sedicenne svedese Greta Thunberg e dal movimento Fridays For Future, non stia andando nella giusta direzione: “Con Greta - dice- siamo di fronte a un abbaglio mondiale”.


Perché, Professore?
Perché questo movimento incanala nella direzione sbagliata, cioè la lotta al riscaldamento globale, quella che è in realtà un’urgenza giusta, ovvero la salvaguardia del pianeta. 
Perché sarebbe la direzione sbagliata?
Perché, al momento, nessuna ricerca scientifica stabilisce una relazione certa tra le attività dell’uomo e il riscaldamento globale. Perciò, dire che siamo noi i responsabili dei cambiamenti climatici è scientificamente infondato.
Il cambiamento climatico è un falso?
No, io non nego affatto che ci siano i cambiamenti climatici. La storia del nostro pianeta è anche la storia dei cambiamenti climatici che si sono susseguiti nel tempo.
Quali, per esempio?
Nel tardo Medioevo, intorno all’anno 1200, è noto che la temperatura della Terra aumentò significativamente. Così come sappiamo che a metà del diciassettesimo secolo ci fu un fenomeno inverso, ovvero una piccola glaciazione. In entrambi i casi, l’uomo non aveva ancora sviluppato tutte quelle attività industriali che oggi sono considerate responsabili dei cambiamenti climatici. Come si può dire, dunque, che per il 95 per cento è colpa dell’uomo?
Ma il riscaldamento globale c’è o non c’è?
I dati che abbiamo a disposizione dicono che, dai primi anni dell’ottocento (quando sono state state impiantate le prime stazioni meteorologiche in diverse parti del mondo), la temperatura media globale è cresciuta ogni secolo di un decimo di grado. Questo è innegabile, nessuno lo contesta. Ciò che è in discussione, nella comunità scientifica, è la causa di questa crescita.
Cosa si sa per certo?
Che il clima terrestre è il risultato dello scambio di due flussi di fotoni: uno che dal Sole va verso la Terra, e l’altro che sale dalla Terra verso l’esterno. Come sa, il Sole è un corpo che misura quasi 6 mila gradi kelvin. La Terra, invece, ha una temperatura di 300 gradi kelvin, circa 25,5 gradi centigradi. È come se da una parte ci fosse una lampada, e dall’altra una palla di vetro. In mezzo a esse, l’atmosfera.
Cosa significa concretamente?
Che la temperatura della palla di vetro dipende da una molteplicità di fattori, tra cui la distanza che c’è tra la lampada e la palla di vetro. Una distanza che non è sempre costante, e che dipende da una molteplicità di fattori che non sono facilmente calcolabili. Per questo, non possiamo stabilire con esattezza quanto il riscaldamento climatico sia responsabilità dell’uomo e quanto, invece, dipenda da altri fattori. 
Perché la scienza è così incerta?
Perché la scienza del clima è ancora nell’età dell’infanzia. È nata nel 1800. Prima non esisteva nulla di paragonabile. E con i modelli che ha a disposizione, può solo elaborare degli scenari incompleti. Incompleti, soprattutto, se qualcuno intende basare su di essi il destino dell’umanità. Farlo, non sarebbe un atto di coscienza ecologica. Piuttosto, di incoscienza scientifica.
Ma lei si allarma o no quando legge che una parte del Monte Bianco si sta sciogliendo?
Sinceramente no, non mi allarmo. Sono fenomeni che abbiamo già conosciuto. La pianura padana, per dire, era un’enorme ghiacciaio. Poi, la vita è ripresa.
Perché lei è uno dei pochi scienziati a dire queste cose?
Sono uno dei pochi, ma non sono l’unico: sia in Italia, sia nel mondo. Peraltro, non è nella mia natura essere controcorrente. Le confesso che, a volte, mi sento anche a disagio nel ruolo di grillo parlante.
Però?
Perònon posso fare a meno, quando parlo, di parlare facendo riferimento alle conoscenze scientifiche che abbiamo a disposizione, e che non dicono quello che il regime catastrofista che domina il discorso pubblico vorrebbe che dicessi. Tutto qui.
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

“I GIOVANI SI METTANO A STUDIARE POI NE RIPARLIAMO” - FRANCO PRODI , FRATELLO DI ROMANO E STUDIOSO DI FISICA DELL’ATMOSFERA, SCIOGLIE LE TRECCE A GRETA E AI GRETINI: “NON CAPISCO GLI SCIENZIATI CHE INSEGUONO UNA RAGAZZINA DI 16 ANNI. REGNA UN CONFORMISMO CHE MI FA PARLARE QUASI DI REGIME. FIORAMONTI DOVREBBE INVITARE I RAGAZZI A STUDIARE. HO VISTO MOLTI SCENDERE IN PIAZZA SENZA…"

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-giovani-si-mettano-studiare-poi-ne-riparliamo-rdquo-franco-215670.htm