DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

giovedì 24 gennaio 2019

I valori della Ferragni

Signora mamma della Ferragni, i valori che trasmette sua figlia? Essere belle, apparire, avere tanti followers e fare un sacco di soldi senza Lavorare (con la L maiuscola).
Vittorio PoveraHarvard ExInFeltrito

Conte dà i numeri

Addì 23.1.2019, questa ce la dobbiamo segnare (e ...sognare):

CONTE A DAVOS DÀ I NUMERI: “IL PIL DELL’ITALIA PUÒ ARRIVARE A 1,5% NEL 2019"

lunedì 21 gennaio 2019

Fazio, Di Battista, il TAV, la Francia, l'Africa e ...i telespettatori che si bevono tutto



21.1.2019

DIBBA RIN-TRENATO - ''LA TAV COSTA 20 MILIARDI, LA MONTAGNA DA SCAVARE È PIENA DI AMIANTO, LA VOGLIONO REALIZZARE PER INTASCARE TANGENTI''. ''REPUBBLICA'' SMONTA LA VERSIONE CHE DI BATTISTA HA PROPINATO A UN IMPERTURBABILE FAZIO IERI SERA: ''I LAVORI ALL'ITALIA COSTERANNO 2,87 MILIARDI. QUELLA MONTAGNA L'HANNO GIÀ BUCATA PER IL FREJUS E SULLE MAZZETTE…''



La Tav costa 20 miliardi, la montagna da scavare è piena di amianto, la vogliono realizzare per intascare le tangenti. Di ritorno dal Sudamerica Alessandro Di Battista va in tv a giustificare il no grillino alla nuova linea ferroviaria tra Torino e Lione. La realtà è piuttosto diversa.
All’Italia la Tav non costa 20 miliardi ma 2,8. Il costo totale della tratta internazionale (il tunnel di base di 57 chilometri e i due chilometri di ferrovia sul versante italiano fino a Susa) è di 8,6 miliardi. Di questi 3,51 li paga l’Unione europea, 2,22 la Francia (che ha una tratta più lunga da realizzare sul suo versante) e 2,87 l’Italia. Ai 2,87 miliardi della tratta internazionale si possono sommare per l’Italia (ma non sono oggi ancora oggetto dei lavori) gli 1,7 miliardi necessari ad ammodernare la linea tra Susa e Torino.

In origine il progetto prevedeva di spendere sulla tratta italiana 4,3 miliardi. I costi sono stati abbattuti posticipando la realizzazione di alcune gallerie che verranno probabilmente realizzate dopo molti anni dall’entrata in esercizio del tunnel di base. Perché Di Battista parla di 20 miliardi? Perché in modo arbitrario somma ai costi che si accolla l’Italia anche i costi della Francia sul suo versante (7,7 miliardi), la quota dell’Unione europea (3,51) e la quota di lavori già spesa (1,4 miliardi). Inoltre considera l’adeguamento teorico all’inflazione che avrebbe potuto portare il costo della tratta internazionale dagli 8,6 miliardi del 2012 a 9,6 miliardi. Adeguamento che non si è verificato. Infatti nell’accordo internazionale approvato dai parlamenti italiano e francese nel 2016 il costo è rimasto fermo a 8,6 miliardi.
Per fare un paragone, di fronte ai 2,87 miliardi di spesa per l’Italia per la Torino-Lione, la tav Napoli-Bari costerà quasi tre volte tanto, più di 6 miliardi.

Di Battista ha evocato anche la polemica sull’amianto, antico cavallo di battaglia dei No Tav (ultimamente lasciato un po’ cadere). La montagna piena di amianto è la stessa in cui è stata scavata la galleria autostradale del Frejus. Il raddoppio di quella galleria (che consentirà di aumentare il numero dei tir in transito in val di Susa) è stato scavato in questi anni senza alcuna opposizione da parte dei No Tav e soprattutto senza problemi per la salute dei lavoratori del cantiere.
L’ultima obiezione di Di Battista è quella delle “tangenti sotto forma di consulenza” che spiegherebbero la pervicace volontà dei fautori dell’opera di proseguire i lavori. Non risultano indagini di questo genere sulla Torino-Lione. L’indagine sulle consulenze ha coinvolto il Terzo Valico. Di Battista confonde semplicemente due situazioni diverse.
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Francia, non esiste una tassa "coloniale": ecco cos'è il franco Cfa evocato da Di Maio

L'espressione usata dal vicepremier per polemizzare con Parigi circola da anni. Si tratta in realtà di un sistema monetario creato nel dopoguerra per creare stabilità finanziaria in 14 Paesi africani, su base volontaria
Anais Ginori LA SCHEDA DELL'AUTOREPARIGI - È una polemica antica quella sulla presunta tassa "coloniale" fatta pagare dalla Francia ai paesi africani. L'espressione utilizzata da Luigi Di Maio ha cominciato a girare sui social dal 2014 con le tesi di Mawuna Koutonin, autore di diversi articoli poi ripresi anche in un popolare video diffuso nel 2016 dal canale VoxAfrica. Sul tema c'è una certa confusione che deriva dal sistema del franco Cfa (Franc de la Comunauté français d'Afrique) creato da De Gaulle nel dopoguerra per quattordici paesi africani a cui si aggiunge il franco delle isole Comore.
Si tratta di una moneta che la Francia ha messo a disposizione di alcune nazioni emergenti per garantire una stabilità finanziaria e la gratuità dei trasferimenti finanziari all'interno di un unico sistema di cambio. Non è dunque una "tassa coloniale" ma una moneta, anche se è effettivamente un'eredità del ruolo coloniale della Francia nella regione (il primo appellativo era Franc des Colonies françaises d'Afrique).

La polemica sorge dal fatto che in cambio della parità fissa (prima con il franco e ora con l'euro: un Fca vale circa 0,0015 euro) la Francia chiede un deposito pari al 50% delle riserve di cambio di queste nazioni presso la sua Banca centrale. Queste somme depositate a Parigi (stimate a circa 10 miliardi di euro) non vengono utilizzate dalla Banque de France, ma secondo i detrattori del sistema Fca sarebbe meglio investire questo denaro nello sviluppo dei paesi africani.

Se è vero che non tutti i dirigenti africani sono ormai convinti della bontà del Fca è bene precisare che si tratta di un sistema su base volontaria. La risposta di Emmanuel Macron alle recenti polemiche è stata: "Se alcuni paesi non sono felici con il Fca, basta lasciarlo e crearsi la propria moneta". 
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Da Il Foglio, 21.1.2019

Non è colpa del franco CFA se i migranti arrivano in Italia.

 La bufala di Dibba e Di Maio 

I due leader del M5s attaccano i francesi per i morti nel Mediterraneo e per gli sbarchi sulle nostre coste, ma i dati ufficiali li smentiscono. Il governo di Parigi convoca l'ambasciatore italiano
Ospite a Che Tempo che fa, ieri sera Alessandro Di Battista ha accusato la Francia di essere responsabile per i migranti in arrivo in Italia. Poche ore prima, anche Luigi Di Maio aveva detto che "quello che sta succedendo nel Mediterraneo è frutto delle azioni di alcuni paesi, che poi ci fanno pure la morale. Macron prima ci fa la morale e poi continua a finanziarsi il debito pubblico con i soldi con cui sfrutta i Paesi africani". Il governo di Emmanuel Macron, sostengono i due leader del M5s, sarebbe colpevole di destabilizzare i paesi africani attraverso il franco CFA, una moneta comune a tutte le ex colonie francesi (Camerun, Ciad, Gabon, Guinea Equatoriale, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Benin, Burkina Faso, Costa D’Avorio, Guinea Bissau, Mali, Niger, Senegal e Togo), spingendo gli abitanti a partire per l'Europa. Dopo le dichiarazioni di Di Maio e Di Battista, il ministero francese per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, ha convocato l'ambasciatore italiano a Parigi, Teresa Castaldo. 
     
Come ricorda ButacLes Decodeurs, sito francese di fact-checking legato a Le Monde, ha analizzato la questione in maniera approfondita: l'idea di una fantomatica tassa coloniale che 14 paesi africani pagherebbero alla Francia è falsa.
   
“Solo due dei 14 Paesi citati hanno ancora rapporti con la Francia che prevedono restrizioni economiche di qualche tipo: si tratta della Guinea e della Repubblica Centroafricana. Nessuna tassa anche in questo caso, ma comunque qualche impedimento per i due Paesi in esame. Tutti gli altri citati non devono pagare nessuna tassa: hanno scelto, liberamente, di fare parte del gruppo di paesi che utilizza il franco CFA. Una valuta speciale, legata al valore del franco francese (quindi oggi legata all’euro) che fu istituita all’inizio della Seconda guerra mondiale”.
  
Inoltre, i dati ufficiali disponibili del ministero dell'Interno, Eurostat e Frontex smentiscono che ci sia alcuna correlazione tra le partenze dai paesi che usano il CFA e gli arrivi sulle coste italiane, come ha spiegato anche David Carretta su Twitter. Nell'elenco dei paesi da cui sono arrivati i migranti in Italia, diffuso dal ministero dell'Interno e aggiornato a dicembre 2018, il primo paese che adotta il franco CFA è la Costa D'Avorio, ottavo in lista, da cui sono arrivate 1.064 persone su 23.370. Tra i paesi di provenienza dei richiedenti asilo, invece, non c'è nessuna ex colonia francese.  
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Orbene, perché Fabio Fazio-Strazio non richiama in tv il 

Dibba a chiedergli cosa ne pensa di queste 

precisazioni???

venerdì 18 gennaio 2019

Pericolo: referendum!

Mattia Feltri, parlando del referendum inglese pro-Brexit (e della pericolosità di questo strumento!):

 MATTIA FELTRI: “IL POPOLO INGLESE È PENTITO, MA IL PIÙ PENTITO DOVREBBE ESSERE CAMERON, PERCHÉ NON POTEVA NON SAPERE CHE NOIALTRI DEL POPOLO CI FACCIAMO TRAVOLGERE DA SIMPATIE E ANTIPATIE, CAMBIAMO IDEA FACILMENTE E ARDIAMO DAL DESIDERIO DI DELIBERARE SU QUESTIONI DI CUI IGNORIAMO I CONFINI E LE CONSEGUENZE

martedì 15 gennaio 2019

Sofri e Battisti

Adriano Sofri: “Il carcere è il luogo più disadatto al vero pentimento”. Pare che trentasei anni di douce France e di spiagge brasiliane lo siano ancora meno.
Vittorio Galeotto ExInFeltrito

lunedì 14 gennaio 2019

La fortuna di Conte: tacciono anche i sindacati.

Dagosapiens, a Travaglio che deride le migliaia di persone in piazza a Torino bisognerebbe dire che trascura (volutamente?) un particolare: contrariamente ai NO-TAV, seguaci di grilliparlanti, dibattisti e sfaccendati vari che fanno proseliti nel web, nei teatri, nei centri sociali, nelle scuole, nelle piazze e in ogni dove, per quelli del SI’ non si può certo dire altrettanto. Non ci sono più partiti che possano organizzarli, né blog o influencers socio-politici attraenti; e addirittura ora se ne stanno zitti, senza portare in piazza nessuno, pure i sindacati, ammaliati anche loro dal reddito di cittadinanza e timorosi di andar contro un governo e una manovra fallimentari ma ...“del popolo”. A Travaglio bisognerebbe ricordare che, a parti invertite, non molto tempo fa, per manovre meno rovinose e governi meno disastrati sai che casini che cortei che dimostrazioni che occupazioni  e che …fattiquotidiani ci sarebbero stati?! 
Vittorio Disorganizzato ExInFeltrito

domenica 13 gennaio 2019

Travaglio e NO-TAV

A Travaglio che deride le migliaia di persone in piazza a Torino bisognerebbe dire che trascura (volutamente?) un particolare: contrariamente ai NO-TAV, seguaci di grilliparlanti, dibattisti e sfaccendati vari che fanno proseliti nel web, nei teatri, nei centri sociali, nelle scuole, nelle piazze e in ogni dove, per quelli del SI’ non si può certo dire altrettanto. Non ci sono più partiti che possano organizzarli, né blog o influencers socio-politici attraenti; e addirittura ora se ne stanno zitti, senza portare in piazza nessuno, pure i sindacati, ammaliati anche loro dal reddito di cittadinanza e timorosi di andar contro un governo e una manovra fallimentari ma ...“del popolo”. A Travaglio bisognerebbe ricordare che, a parti invertite, non molto tempo fa, per manovre meno rovinose e governi meno disastrati sai che casini che cortei che dimostrazioni che occupazioni e che …fattiquotidiani ci sarebbero stati?! 
Vittorio Disorganizzato ExInFeltrito

venerdì 11 gennaio 2019

Ma Conte fa l'avvocato o il primario di neuropsichiatria?

La fortuna di questa specie di governo-Corrida-dilettanti-allo-sbaraglio è che si ritrova con  un'opposizione allo sbando, sindacati in crisi e zitti, un Conte-PadrePio che gioca a fare il primario di una gabbia di matti, elettori-sognatori che non vogliono ancora scendere dalle nuvole di internet, Travagli-Frecceri & C. influencers di grido e, purtroppo, milioni di Italiani scontenti che non essendo di quelli che scendono nelle piazze (al massimo scrivono a Dagospia), aspettano che il governo cada per manifesta incapacità e per i suoi conflitti interni. Dicono che dureranno cinque anni: cinque anni cosììì??? Dài, sù, ragazzi, siete grandicelli ormai, basta giocare al dottore con 'sta povera ingenua bambinetta che si chiama Italia. 

Vittorio Cinqueannialmanicomio ExInFeltrito

giovedì 10 gennaio 2019

Psicanalisi costi-benefici del governo

"Consegnata l'analisi TAV". "No, è solo una bozza". Anche questo governo è una bozza. Che all'Italia sta costando una botta di miliardi. Se si facesse un'analisi costi-benefici di questo governo i signori Toninelli & C dovrebbero andarsene a casa e ritrovarsi tutti disoccupati. Forse è per questo che si preparano il reddito di cittadinanza... 
Vittorio Governodapsicanalisi ExInFeltrito

Di Freccero ce n'è uno, tutti gli altri son...

Dagosapiens, ti chiedi che cosa abbia fatto di male Freccero a Guia Soncini per meritarsi quella (godibilissima!) dose di bile. Va là, che non le ha fatto niente. E' Freccero stesso che con la sua spocchia si fa del male da solo. 
Vittorio Genietto ExInFeltrito


Ma non è mica una novità, se già nel 2014 ExInFeltrito scriveva:
Lettera 17
Toh, ora che Freccero è al potere si levano le voci critiche; ma fino all'altroieri tutti zitti a pendere dalle sue labbra sempre contese dai talk-show.  Dago, permettimi di fare come fai tu: Come da ExInFeltrito annunciato... "Ma, Freccero che tipo di erba fuma? (Vittorio Nonsonoffeseèsatira InFeltrito, 18-3-12)"; "Ma, siamo proprio sicuri che l'onoratissimo Carlo Freccero dica davvero cose importanti e illuminanti? (Vittorio Amepareunolivierotoscani ExInFeltrito, 15-5-14)"; "Dago, oggi hai scritto che Freccero ha scoperto Dagospia. Be', a lui un "ben arrivato" e a tutti quelli che reverenzialmente pendono dalle sue iconiche labbra un invito a ridimensionarlo un pochino. (Vittorio Massbanalmediologo ExInFeltrito, 18-6-14)".
Vittorio Nasofino ExInFeltrito

I maglioni di Corona

Dagosapiens: ci informi che Furbizio Corona ha scritto un libro: "Non mi avete fatto niente". E' vero: è rimasto quello di prima. Con la differenza che ora vendendo libro e vestiti farà un sacco di soldi. Perchè, purtroppo, nella nostra Italietta i coglioni che li compreranno non mancano.

Vittorio Pittiomuncolo ExInFeltrito

mercoledì 9 gennaio 2019

Cacciari o Corona?





Lettera 5

Dagosapiens, tu che sai: ma il Cacciari che si vede ultimamente è proprio il professore e filosofo di una volta oppure è il montanaro Mauro Corona vestito da professore?

Vittorio Mutante ExInFeltrito

giovedì 3 gennaio 2019

Non è che dovremo andare a riprenderci Di Battista in Congo?

DI BATTISTA ANDRÀ IN CONGO: NON È CHE SIA UN POSTO MOLTO SICURO. NON È CHE POI DOVREMO PAGARE PER ANDARLO A RIPRENDERE?
Di Battista andrà in Congo: non è che sia un posto molto sicuro. Non è che poi dovremo pagare per andarcelo a riprendere?
Vittorio Dibbabungabunga ExInFeltrito

Mandiamo Debba a raccogliere pomodori sulla Luna?

La sonda cinese sull’altra faccia della Luna a vedere se si possono coltivare pomodori. Di notte temperature a -173° e li faranno surgelati; di giorno +127°: sughi pronti. E con gli africani raccoglitori, come la mettiamo?
Vittorio Neropercaso ExInFeltrito