DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

sabato 31 marzo 2012

DISTIMIA

Possibile? Così tanti giorni "alti"?
"Bassi" in vista???

venerdì 30 marzo 2012

Provini per attrice

PROVINO PER ATTRICE

"Buongiorno signorina; ha preparato qualcosa?"
"Certo, ecco qua":




giovedì 29 marzo 2012

Lo sporco sotto al tappeto

Lettera 7
I Castro Brothers & CCC (Companeros Comunistas Cubanos), da bravi atei convinti, per paura di andare all'Inferno hanno srotolato un bel tappeto rosso davanti ai piedi del Papa. Ma sotto al tappeto ci hanno nascosto quello che per loro è lo sporco: i dissidenti. Benedetto: quanti miliardi di secoli di Purgatorio gli diamo al Barbudo?
Vittorio Sbarbado InFeltrito

mercoledì 28 marzo 2012

Everest in bicicletta. O in carrozzina?


Lettera 9
Leggo di un tizio di Striscia la Notizia che sa di soffrire di sindrome d'alta montagna, che a 5mila metri ha già avuto un principio di edema cerebrale e che ora vuole andare sull'Everest in bicicletta. Libero di farlo: la vita è la sua. Se starà male, però, non rischi la vita degli altri chiamando soccorsi. Buona scalata (a una notorietà del cacchio).Vittorio Vaivai InFeltrito



martedì 27 marzo 2012

mercoledì 21 marzo 2012

Fornero al cimitero? E Diliberto dove?

E Diliberto in manicomio.
A sventolare la sua patetica bandiera rossa.


Successivamente Diliberto si è scusato: "E' ovvio che non mi ero accorto della maglietta e me ne dispiaccio".
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E' ovvio che Diliberto avrebbe detto che ...era ovvio che non si era accorto della maglietta.
Si era accorto solo delle tette?

Mentina Mentana

http://www.liberoquotidiano.it/news/962699/Pansa-Contro-Chicco-Mentana-e-il-suo-TgLa7-Senza-Silvio-Berlusconi-non-mitraglia-più.html

...in compenso, continua a fare titoli, sottotitoli e sotto-sottotitoli.

domenica 18 marzo 2012

Lui e ...Lei.

Una telefonata di fuoco, 8 minuti di insulti, volgarità, veleni e rabbia. Il direttore di Rai 4 Carlo Freccero, contattato da Francesco Borgonovo, accusa Libero per aver fatto spostare la serie tv Fisica o chimica in seconda serata. Una serie un po' troppo hot per la fascia in cui andava in onda fino a ieri, al mattino e poco dopo l'ora di pranzo:ammucchiate, bisessualità, droga, scambi di coppia. Non proprio da servizio pubblico vista l'ora. "La serie è pedagogica, cretino", inveisce Freccero. Che poi minaccia: "Fascisti, siete un giornale di merda, mi censurate. Ma io vi mando i forconi sotto la redazione". Quindi il delirio: "Fate come la Lei, prendete ordini dai cardinali pedofili".  Ma il direttore di Rai4  nega addirittura l'esistenza della telefonata: "Quella telefonata non esiste - dice al Giornale - non ha alcun valore giuridico, non è stata registrata da un pubblico ufficiale. Non sono punibile è come se qualcuno mi avesse letto nel pensiero, quella telefonata non ha valore. Anzi, sono io che dovrei fare causa alla Rai perché sono da anni demansionato.








martedì 13 marzo 2012

The Poet's Corner. W.B. Yeats


Who likes Milla Jovovich?

Here she is, in eyes and mouth...



from "A perfect getaway".

La Paz... Vega

La Paz del Signore sia sempre con noi.


E con il nostro spirito.


Amen.
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lunedì 12 marzo 2012

Affonda anche la Costa-magna

Meno male che non l'ho visto tutto, questo ennesimo "sparla-show": soltanto ciò che è stato riportato dai media, sorpresi e un po'scandalizzati.
Sorpresi di cosa, scusate? Quando questa tizia smorfieggiante la vedevate con il furbastro Telese, non avevate capito che personaggino era?

S V E G L I A ! ! !

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Selvaggia Lucarelli per "Libero"
costamagna-carfagnaCOSTAMAGNA-CARFAGNA
I momenti tv Eva contro Eva sono sempre imperdibili. E memorabile è stato anche lo scontro tra la conduttrice disperata Eva Longoria Costamagna e la sexy maliarda ex ministra Eva Mendes Carfagna. Ne è uscita, a pezzi, la Costamagna. Che ha sbagliato tutto. E più precisamente, punto per punto:
luisella la costamagna mentana veline donne tv cutLUISELLA LA COSTAMAGNA MENTANA VELINE DONNE TV CUT
a) Le argomentazioni tipo "perchè dopo che lei è diventato ministro ha cambiato immagine?" non sono materiale con cui incalzare l'avversario Carfagna. Ovvio che ‘sta donna non poteva fare il ministro conciata come quando regalava il vaso cinese ai telespettatori. Era argomento da battuta, che andava detto per prenderla amorevolmente per i fondelli, non per costruirci un'accusa.
COSTANZO jpegCOSTANZO JPEG
b) Io fossi stata la Costamagna, avrei applicato il metodo Carfagna. Un po' di trucco in meno, il boccolo più floscio, la gonna più lunga. Se sei lì a mettere i puntini sulle i in stile maestrina e l'argomento principe è che Mara è una showgirl promossa a ministro, l'abito fa il monaco. E alla prima occhiata, non devi sembrare tu, la showgirl che parlava col comitato e cantava "O sole mio" con Magalli.
carfagnaCARFAGNA
c) La mimica facciale non è un'opinione. E la comunicazione non verbale neppure. La Costamagna faceva più smorfie di Jim Carrey in Ace Ventura-l'acchiappanimali tradendo un certo nervosismo, mentre la sfinge Carfagna incassava impassibile, sorrideva, deglutiva e poi lanciava il missile.
d) Di fronte a una che dice con piglio sicuro: "Non ho mai rinnegato il mio passato", c'è poco da stare a inzigare ulteriormente. L'avesse detto la Melandri, quando Briatore giurava di averla avuta ospite a casa sua a Capodanno a Malindi, l'avesse ammesso che faceva i trenini con Fede e la Zardo a suon di Brigitte Bardot Bardot, sarebbe stata più simpatica a tutti, la sora Giovanna.
lucarelli selvaggia 0006LUCARELLI SELVAGGIA 0006luisella costamagna sexyLUISELLA COSTAMAGNA SEXY
e) Perchè dire calendario sexy se non era calendario sexy? Perchè andare a cercare lo stereotipo da camionista per svilire l'avversario? Cioè, aveva scheletri nell'armadio ben peggiori ‘sta Carfagna. Poteva dirle "Lei ha condotto un programma con Davide Mengacci!" e l'annichiliva. Altro che calendario sexy.

f) Che razza di domanda è "È più simpatico Berlusconi o è più simpatico Santoro?". Che minchia di domanda è "Berlusconi è brutto e vecchio?"? E perché non "preferisci mamma o papà" allora? "Meglio Branko o Paolo Fox"? o "Come nascono i bambini? o "Meglio al latte o fondente"? Ma chi gliele ha scritte le domande? Moccia?
g) Diciamocelo. La battuta sui pettegolezzi riguardanti la Costamagna e Santoro è stata un piccolo capolavoro di strategia bellica. Qui l'abilità della Carfagna è stata memorabile. La sensazione è questa: il modo in cui Mara l'ha appoggiata, buttata lì, quasi sussurrata ad occhi bassi, lascia intendere che era il suo asso nella manica. Che tutto sommato se la sarebbe anche risparmiata, se l'altra non fosse ricorsa ai colpi bassi. Della serie: io non la uso, ma se mi costringe, so' cazzi della bionda.
LUISELLA COSTAMAGNA E BEATRICE BORROMEOLUISELLA COSTAMAGNA E BEATRICE BORROMEOcostamagna luisella01COSTAMAGNA LUISELLA01
h) Che razza di difesa è : "Quando sono andata a lavorare con Santoro io ero già giornalista"?. Allora l'altra quando è stata nominata ministro era già consigliere regionale, se la vogliamo mettere su questo piano. Anzi, se la vogliamo mettere su questo piano, la Toffanin è giornalista, Iva Zanicchi ha scritto un romanzo e Sara Tommasi è laureata alla Bocconi.
i) Sempre a proposito di espressioni facciali. La vera notizia è che la Carfagna non ha più l'occhio sgranato di chi ha appena visto Boateng senza mutande. S'è ammorbidita. La Costamagna, invece, ha la faccia di quella che ha visto Telese, senza mutande. Della serie: meglio zitella.
CELENTANO-SANTOROCELENTANO-SANTORO
E comunque, io una spiegazione sull'accaduto ce l'ho. Il programma su Rai 3 è una copertura. Luisella Costamagna è in realtà il nuovo ufficio stampa di Mara Carfagna. Neanche Lucherini, dopo tutto quello che s'è detto di lei, sarebbe riuscito a trasformarla, dopo sei minuti di intervista su Rai 3, in una gradevole, pacata, ragazza normale. Manco se l'avesse intervistata Mollica, ne sarebbe uscito un ritratto migliore. E come ha scritto qualcuno sul mio twitter: la Costamagna è alla deriva, come tutte le Costa, di questi tempi.

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REVIVAL COSTAMAGNA:


domenica 11 marzo 2012

Satira, non offesa.

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E dunque, ditemi: se io guardassi una foto qui sopra e dicessi: "Ma guarda che faccia da culo; roba da cagarci sopra", non dico che ci guadagnerei sopra (non sono abbastanza "artista" e fortunato) ma il tizio in questione non se la potrebbe prendere con me, per la mia ...satira, vero?
Perchè, nella Giustizia bisogna avere fiducia, vero?
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sabato 10 marzo 2012

Povera Luridona!

 Non mi ricordo più che cosa volevo dire. Proprio non mi viene in mente. Ma guarda tu...


Boh. Intanto carico questo video, che è proprio forte!
La canzone di Sanremo della povera Luridona:





giovedì 8 marzo 2012

Margherita in Canàl.


Troppo carina, questa letterina sulla damina!!

per cui:

Oh, Signore! Anzi, essendo l' 8 Marzo: oh, Madonna! Sublime prosa poetica, quella della lettera 5! L'immagine di quella damina veneziana ferma in riva, con penna d'oca tra le dita e piedi a mollo nel Canal del Seminario della Gioventù, mi ha fatto sorridere e lietamente concludere la cosidetta festa della donna. E poi la ciliegina della lettera 4, di Natalie Paav, la mia Van Eyck della parola! Dago, non è che dietro di lei si nasconde Alberto Arbasino? Auguri a tutte/i.
Vittorio Ciaoluciamannucci InFeltrito 

mercoledì 7 marzo 2012

Omosessualità. Capire.



Lettera 3
La smorfia amara della bocca di Aldo Busi mi ha sempre messo una grande angoscia e tristezza, e vale più di mille trattati sull'omosessualità per raccontarci come questa sia una condizione tutt'altro che naturale, come invece si affannano a provare a convincerci da tempo i vari maestri pensatori, di solito 'de sinistra'. Lo psicoanalista Fagioli, non certamente un cattolico alla Giovanardi, lo ha sempre affermato senza esitazione, l'omosessualità attiene alla sfera psicologica, di 'naturale' non ha niente ed è il sintomo di un problema irrisolto.
LUCIO DALLALUCIO DALLA
Del resto che senso ha per la natura, creatrice suprema di tutto, mettere al mondo un cromosoma maschile attratto da un altro cromosoma maschile? Ha deciso di avviare l'estinzione di quella specie? Se è questo il segnale, forse sarebbe il caso di mettersi in allarme. Ma siamo nella fantascienza, anzi nel gioco. Per la mia esperienza personale, ho assistito all'avvio verso l'omosessualità di qualche amico, ed erano sempre ragazzi con una situazione familiare difficile, un rapporto con il padre, o con la madre, assolutamente problematici, ai limiti del disperante.
aldo busiALDO BUSI
Si obietta: ci sono gay sereni e felici, che vivono la loro condizione in assoluta soddisfazione. Non ci credo. Non ne ho ancora incontrato uno in tutta la mia ormai lunga esistenza. Si replica: se non sono sereni è per colpa dell'omofobia, del rifiuto sociale che avvertono intorno a loro. Un alibi. L'omosessualità si sviluppa dentro un psiche che non riesce a trovare vie d'uscita alle sue problematiche e ne trova una di straforo, che non risolve, ma le consente di sopravvivere. E a volte bisogna accontentarsi. Non succede solo con l'omosessualità, peraltro.
Aldo Petrocchi
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Cosa dire di questa opinione?
Fa pensare.
Che sia sofferenza, credo sia vero.
Credo.
Che nessuno sia sereno, mi pare però impossibile.
Mi pare.
Spero di no.


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Lettera 4
Caro Roberto,
Aldo Busi è indubbiamente il più grande scrittore vivente, non per il suo Seminario sulla Gioventù ma per opere somme come la rivisitazione moderna del Decamerone che gli meriterebbe un Nobel per la letteratura. Secondo me Busi ha attaccato Lucio Dalla perché geloso dell'idea che un omosessuale possa avere un amore profondo e normale, una relazione stabile e intaccabile dalla morale comune. Chiunque abbia letto le opere di Busi conosce la sua profonda solitudine, e la sua drammatica visione dell'omosessualità fatta di scopate nei cessi parigini, nei cespugli marocchini, nei cazzi presi in bocca nei cinema. Una solitune e un dolore mascherati dal sorriso.
Mario

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Qui, invece, io non ho dubbi: se Busi vive davvero


l'omosessualità solamente nel modo in cui è solito


presentarla, davvero non dev'essere un bel vivere.


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martedì 6 marzo 2012

The Poet's Corner. W.B. Yeats

Down by the Salley Gardens
W.B. Yeats

Down by the Salley Gardens my love and I did meet;
She passed the Salley Gardens with little snow-white feet.
She bid me take love easy, as the leaves grow on the tree;
But I, being young and foolish, with her would not agree.
In a field by the river my love and I did stand,
And on my leaning shoulder she laid her snow-white hand.
She bid me take life easy, as the grass grows on the weirs;
But I was young and foolish, and now am full of tears.





lunedì 5 marzo 2012

Busi Annunziati

Lucia, Lucia... al momento ho approvato; poi ho pensato che forse cercavi lo scoop.
Solo tu sai se è così.
Tu come Busi?
Scoopista?
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Lettera 20
Vabbè, abbiamo capito. Busi è il più frocio d'Italia. Anzi del mondo. Anzi della storia. Anzi l'unico Frocio degno di questo nome. Frocio come lui non c'è mai stato nessuno, e mai nessuno ci sarà. Tutti i froci sono meno froci di Busi. Busi sta alla frociaggine come Bach sta alla musica, come Borg sta al tennis, come la Callas sta alla lirica. 
Stabilito questo, si può dire che non ce ne frega un cazzo?
Paolo





Smettere di fumare

Una vita a fumare.
Una pausa di sedici anni, vanificata dalla ripresa in seguito ai problemi familiari.
Qualche altro tentativo di smettere, uno dei quali durato sei mesi; vanificato da un momento da stupido, senza nessun bisogno consolatorio o ...terapeutico.
Ogni giornata con qualche momento in cui c'è il pensiero "Devo smettere", o qualcosa di simile.
Le scatarrate nel lavandino al mattino.
Il fastidio di tante sigarette non gustate ma necessarie che cerca di vincere il piacere delle poche gustate veramente.
La moka da tre al mattino inframmezzata dalle tre sigarette.
Il nervoso dei soldi che vanno in fumo.
Ultimo, quello che dovrebbe essere il primo: il pensiero della salute.
L'ultima stecca.
L'ultimo pacchetto, centellinato e calibrato per avere l'ultima sigaretta proprio prima di andare a dormire.
E al mattino seguente, niente caffè; un tè.
E non fumo. Senza molta fatica, a dire il vero. La giornata prosegue senza grosse difficoltà, con qualche gomma da masticare presa preventivamente in farmacia; un aiuto? Mah, chissà; sembra quasi che potrebbero essere sostituite da gomme normali, visto come va. O anche da niente. Basta non bere caffè.
Due pacchetti vuoti lasciati deliberatamente in vista: non creano desiderio. Bene.

Alle sera, in macchina, toh: un pacchetto rimasto lì con quattro sigarette. Le fumo. In mezz'ora. Oddìo! E adesso? Riprendo? Che faccio? Mi fermo a comperare un pacchetto? Vado in Slovenia a fare il pieno di gasolio e delle mie buone Camel? Buone?
Proseguo verso casa. Ce la faccio. Non mi pento. Vado a letto.

Sono al sesto giorno. Pochi momenti di voglia. Superabili e superati. Uno anche poco fa. Gomma.
Ne scrivo alla mia figliola fumatrice, con la speranza che...
Mi pento di averglielo scritto: e se poi non ce la faccio? Penserà che non ce la farebbe nemmeno lei, e non proverebbe nemmeno più. Ma ormai ho scritto.
Proseguo.

Una settimana. Qualche desiderietto; represso  senza fatica. Vedere fumare in un film non fa benissimo: stavi pensando al film e ti ritrovi a desiderare una sigaretta.
Stasera cinque minuti difficili; avevo perfino l'acquolina in bocca, pensando al fumo. Stavolta me la sono vista brutta. La gomma stavolta è stata provvidenziale.
Ma anche ora...

Day 8, 10.07 pm; tragic moment:
SE AVESSI QUI UNA SIGARETTA le salterei addosso e in un attimo sarebbe in fumo. Provo a masticare. Sob...

Day 9. Ero a correre nel parco. Quante cicche
occhieggiavano invitanti qua e là sui viottoli!

Day 10. Più d'una volta oggi mi son trovato a pensare a qualche buona scusa per riprendere a fumare (non più regolare col bagno... vescichette in bocca che, ho letto, il fumo previene... )...

Day 11. Due momenti difficili: dopo pranzo e, MOLTO DI PIU', dopo cena. Uscito a far quattro passi, sapendo che passando davanti al distributore di sigarette sarei stato a rischio, ho lasciato a casa i soldi. Per fortuna.
Non ho fatto che pensare a che bello sarebbe stato fumarmi una Camel. Soprattutto passando davanti alla pizzeria, dove anche là ne vendono. L'unica è mandare via il pensiero; non soffermarsi a pensare. Così ho fatto.
Ma se avessi avuto i soldi con me?

2a settimana. Già: tra pochi minuti sono 15 giorni. Stavo guardando un film; gran brutti cinque minuti; anzi, non cinque ma quindici o venti. Forse i più brutti fino ad ora?
Ho pensato che sarebbe un gran peccato mollare e buttar via queste due settimane.
Ho pensato anche che sto risparmiando 3 o 4 caffè, 1 pacchetto abbondante di Camel e qualche mentina al giorno; diciamo 5 o 6 euro al giorno? Facciamo 6x30=180?
Davvero, 180 Euro al mese???


Day 16. FINE. Serata di pensieri, dopo la telefonata. Pensieri e un po' di sconforto per quello sconforto lontano che chiedeva aiuto.
Pensieri, e discorsi fatti a cena.
Nessun bisogno di fumare, però. Fino ad allora.
Poi, in macchina, masticando gomma, è arrivato improvviso il desiderio. E nessuna voglia di mandarlo via, questa volta.
Comincio a guardarmi intorno in cerca di un bar aperto, con sigarette. Niente.
Cerco di convincermi che è meglio così; che val la pena che io tenga duro. "Perchè?", insinua da dentro una vocina stronzetta. Le dò le solite risposte. Ma per strada continuo a cercare. Sto per fare la fesseria. Ne sono consapevole. Non me ne frega. So che potrei tener duro ancora, eppure dico "Non me ne frega". Cerco una scusa. La trovo. Ne trovo due.
Tra una decina di giorni ci sarà qui  ...qualcun'altra che fumerà; che sarà alle prese con i rimproveri di qualcun'altra che questa volta, in più, le direbbe "Vedi: ha smesso anche tuo padre", mettendola ancora più in difficoltà. Ecco ...perchè è meglio che io per adesso riprenda!
Vedo un distributore automatico. Mi fermo. Non funziona. Mi intestardisco a provare e riprovare, invece di ringraziare quel malfunzionamento. Non va. Proseguo. Tra dieci minuti troverò altro.
Niente. Devo arrivare al bar sempre aperto vicino a casa. E, proseguendo, continuo a dirmi che potrei benissimo tener duro come le altre sere fino ad ora. E che SONO CERTO che se fosse che anche mia figlia avesse smesso NON CEDEREI, PER FAR TENER DURO ANCHE LEI. E questa è la seconda scusa. Dovrà ben decidere anche lei, prima o poi; non può continuare! E allora avrà il mio aiuto: in due le sarà più facile resistere.
Ecco il bar. 23.30. Un decaffeinato e un pacchetto di Camel. 5 euro e 50. Mentre bevo, ripenso al mancato risparmio mensile.
Esco. La sera è tiepida e mi siedo fuori. Accendo e me la godo. Che buona, dopo il caffè! Ma non bevevo caffè da due settimane; e andava bene ugualmente! Ne accendo una seconda; a metà è già troppo e la finisco a fatica. Riparto. A casa. Scrivo.