DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

venerdì 22 maggio 2015

Io saboto, tu saboti, Erri non sabota.

Bè, Erri De Luca ha il diritto di scrivere «La Tav va sabotata, ecco perché le cesoie servono, sono utili a tagliare reti... il sabotaggio è l’unica alternativa»; e poi anche di cincischiare linguisticamente, e pavidamente, sul termine "sabotaggio"; e anche di tergiversare dicendo che lui, come scrittore, al massimo incita a leggere, o a scrivere. Ma da scrittore -e pure da  esperto di "cattivi maestri" che hanno provocato gli "anni di piombo- dovrebbe sapere quanto pesano (soprattutto per chi non sa pesarle!) le parole che scendono dai pulpiti. E, coraggiosamente, assumersene la responsabilità, invece di nascondersi dietro ad un dito.

Vittorio IosabototusabotiErrinonsabota ExInFeltrito

Io saboto Erri De Luca


Ma sì, assolvetelo. Le opinioni non sono reato, non sono istigazione a delinquere. La settimana scorsa, dopo un intervento televisivo su Erri De Luca da parte dello scrivente, sono scomparse da wikipedia alcune voci che lo riguardavano: quelle dei suoi appelli per l’assassino Cesare Battisti, per esempio, e quelle in cui negava che le Brigate Rosse fossero terroristi, o quelle in cui spiegava che i poliziotti uccisi negli Anni di piombo erano banalmente dei «caduti, alla stessa stregua dei caduti della sinistra rivoluzionaria». Non conta se ora le giudicaste delle idiozie: sono comunque opinioni, e le opinioni non sono reato.

ERRI DE LUCA PROCESSOERRI DE LUCA PROCESSO
L’altro giorno Paola Porrini Bisson, vicepresidente della Fondazione Erri De Luca e sua presunta manager - una così calata nella realtà italiana da vivere in California da 12 anni: a Laguna Beach, altro che Valsusa - mi ha definito «calunniatore» e ha preannunciato che muoverà «non solo i miei legali italiani, ma anche quelli americani» contro le mie opinioni, che evidentemente, invece, sono reato.

Anche quelle di Silvio Viale sono reato: l’ex compagno di Erri De Luca in Lotta Continua, infatti, aveva scritto che De Luca in effetti aveva istigato al sabotaggio. La Porrini Bisson dice di aver querelato anche lui. E Wikipedia? «Considero inattendibile la pagina di Wikipedia a me dedicata» ha scritto De Luca su Twitter. «Dunque», gli ha chiesto l’altro ieri in aula l’avvocato Alberto Mittone, «ci sono limiti alla parola?». Risposta di De Luca: «Quelli del codice penale». E siamo al punto.

ERRI DE LUCA PROCESSOERRI DE LUCA PROCESSO
A parte quel modesto limite, infatti, tu puoi dire qualsiasi cazzata: ma attenzione, dipende anche chi sei. De Luca? Impossibile: «Le parole di un intellettuale non possono costituire reato»: lo hanno detto i suoi avvocati in varie dichiarazioni.

Al Festival del giornalismo di Perugia, del resto, De Luca era circondato da giovani e futuri disoccupati che gli chiedevano l’autografo, e lui si concedeva, sorrideva da dietro i suoi baffi da nostromo buono; l’altro ieri in tribunale gigioneggiava con un drappello di ammiratori che indossavano la maglietta «#iostoconerri», la stessa sfoggiata da alcuni cosiddetti vip del Salone del libro di Torino: scrittori, editori, jazzisti e cantautori, i vari Gad Lerner, Concita De Gregorio, Sandro Veronesi e altri opinatori dalla parte giusta.

guja sospisio erri de lucaGUJA SOSPISIO ERRI DE LUCA
Perché le opinioni non sono reato: sono cazzate, magari, come quando rilasci un’intervista (1° settembre 2013) e dichiari «la Tav va sabotata, ecco perché le cesoie servono, sono utili a tagliare reti... il sabotaggio è l’unica alternativa». Pretendendo, poi, di presentarti in tribunale col vocabolario, e spiegare le sfumature linguistiche del termine «sabotaggio»: così da far passar i giudici, nelle intenzioni, per mezzi deficienti. «La Tav va sabotata» continua a scrivere su twitter la manager dello scrittore, anche in questi giorni.

erri de luca e carmen lieraERRI DE LUCA E CARMEN LIERA
«Sabotav» hanno scritto sui muri di Torino. E gli operai della Tav - che poi si direbbe il Tav, perché T sta per Treno - avevano già risposto il 23 aprile con una lettera pubblica: «Siamo gli operai e i tecnici del cantiere di Chiomonte, l’unico in Italia che ha dovuto essere protetto dalle forze dell’ordine per gli attacchi NoTav. Qualche intellettuale ha inneggiato al sabotaggio dell’opera in nome della libertà di espressione, ma non ha parlato con noi sabotati, non si è curato delle nostre espressioni e si è ben guardato dal venire in cantiere. Eppure siamo noi quelli che hanno vissuto gli assalti con cesoie, sassi, molotov e bombe carta, con un nostro collega ferito e un militare invalido per tutta la vita... per noi il verbo nobile è lavorare e quello ignobile è sabotare».

erri de lucaERRI DE LUCA
La lettera fu riportata da tutti i giornali, ed è autentica: ma Erri De Luca - intervistato da Linkiesta il 28 aprile - rispose così: «Di questo non se ne parla proprio», «questo non esiste, è una cosa che non esiste, cioè, è una notizia che non esiste. Non esiste proprio. È una balla. È una lettera anonima, e non è nemmeno rivolta direttamente a me. È proprio una cosa di cui non posso parlare. Non mi riguarda affatto». E le cesoie, egregio De Luca? «Servono a ripristinare la legalità», ha poi detto a Skytg24. E ha pure detto che, se condannato, non proporrà appello «per non sprecare denaro pubblico». E già. Anche se difendere il cantiere della Tav - cioè la legalità vera - sinora è costato 20 milioni di euro, e purtroppo, almeno questa, non è un’opinione.

F. Facci

martedì 19 maggio 2015

Slurp. ...A Travaglio.


Lettera 12

Salon Frou-Frou, ieri sera a Ottoemezzo: Lillibotox, Beppe Caschetto e Marcolino So-Tutto-Io. Lì per slurpare "Slurp", l'ultima opera letteraria del Vate Quotidiano nella quale Egli (per dirla alla Di Pietro, che Egli ha tanto amato) trascrive le "leccate" che a vari personaggi è capitato di ricevere. La Gruber è tra quelli che ancora non si sono stufati degli spettacolini del Sommo-Senza-Macchia e mica gli ha chiesto se nel suo libro Travaglio ha riportato anche qualcuno dei commenti entusiastici e osannanti che su di lui scrivono i suoi fans, o leccaculo, per usare il suo termine.
Vittorio Slurpandotravaglio ExInFeltrito

martedì 12 maggio 2015

Le bufale scientifiche di Grillo


"C'è del metodo in questa follia". Tutte le bufale scientifiche di Grillo

di Luciano Capone | 11 Maggio 2015 ore 17:10
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Beppe Grillo (foto LaPresse)
Pochi giorni fa Beppe Grillo ha attaccato l’oncologo Umberto Veronesi dicendo che “pubblicizza in tv le mammografie così ha le sovvenzioni per il suo istituto”, aggiungendo che esiste una propaganda che dice “che bisogna fare una mammografia ogni due anni e le donne la fanno perché si informano male: del resto la differenza di mortalità tra chi la fa e chi non si sottopone alla mammografia ogni due anni è di due su mille”. L’affermazione del capo del Movimento 5 Stelle è stata molto criticata dal ministro della Sanità Beatrice Lorenzin, da tutte le forze politiche e soprattutto dalla comunità scientifica che ha ribadito l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce nella cura del tumore alla mammella e del cancro in generale. E' grazie agli sforzi di medici come Veronesi e alla prevenzione se il tumore alla mammella viene curato in circa il 90 per cento dei casi.

Il Movimento 5 Stelle ha ormai una consolidata tradizione nella diffusione di bufale, dalle teorie del complotto sull’11 settembre ai microchip sottopelle, dall’esistenza delle sirene alle scie chimiche, dall’idea che dietro le stragi degli anni di piombo ci sia il Bilderberg alla convinzione che lo sbarco sulla Luna sia stato una finzione della Cia. Ma le bufale più pericolose sono quelle in ambito scientifico e sanitario, perché oltre ad inquinare il dibattito pubblico rischiano di causare danni irreparabili alle persone che si fidano del verbo di Beppe. E parliamo di milioni di persone, visto che il partito di Grillo rappresenta circa un quarto dell’elettorato italiano. Non è la prima volta che il leader del M5S accusa gli scienziati di speculare sulla salute dei malati e di essere al soldo delle multinazionali farmaceutiche: tempo fa aveva affibbiato all’ex ministro della Sanità Veronesi il nomignolo “Cancronesi” e aveva insultato Rita Levi Montalcini con epiteti irripetibili, insinuando che avesse ottenuto il Nobel non per merito ma grazie all’aiuto di una multinazionale farmaceutica. E non è neppure la prima volta che il comico genovese diffonde informazioni false sul cancro e sulla medicina in generale.

ARTICOLI CORRELATI Dietro le lacrime del grillino collettivo Quante bufale Doc sugli OgmSi può convivere con il cancro. Screening, esami e diagnosi precoci sono pericolosi” – In uno dei suoi spettacoli Grillo sosteneva che in Svizzera avevano scoperto che il “100% dei morti novantenni aveva il tumore alla tiroide ma non era morto di tumore alla tiroide”, stessa cosa per il tumore alla prostata, concludendo che “si può convivere” con il cancro e pertanto “bisogna informarsi prima di fare screening, esami e diagnosi precoci perché sono pericolosi”. Grillo non dice di quale studio si tratta, ma sarebbe stato più interessante sapere quante delle persone morte di tumore non avevano fatto screening e avuto diagnosi precoci. Tutti gli oncologi e le organizzazioni internazionali che si occupano della cura del cancro sono concordi nel dire che la prevenzione è uno dei fattori più importanti nell’abbattimento della mortalità per tumore.

Per quale motivo devo farmi un esame di tumore preventivo al pancreas?” – Anche in un altro show Grillo si scaglia contro la prevenzione del cancro, nel caso specifico del pancreas: “Prevenzione, diagnosticare…Berlusconi dà 10miliardi delle vecchie lire per la prevenzione del tumore al pancreas. Per quale motivo devo farmi un esame preventivo di tumore al pancreas? Sto bene, non ho nessuna necessità. Il tumore al pancreas è un tumore rarissimo: undici casi su centomila, tasso di mortalità cento per cento. Nei cinque anni muori sicuro e non c’è la cura. Che cazzo di esame preventivo mi devi fare? Non lo voglio sapere”. E' la stessa teoria espressa nei giorni scorsi sul tumore alla mammella, ma applicata al pancreas.

"Per curare il cancro alla prostata basta trombare” -  Recentemente, in un comizio delle elezioni amministrative del 2014, dopo aver attaccato Angelina Jolie per essersi fatta asportare i seni in quanto predisposta ad avere il tumore, Grillo comunica alla piazza il miglior metodo scientifico per guarire il cancro alla prostata: “l’unico modo per curare la prostata è trombare”.

Metodi Di Bella, Bonifacio e Pantellini: “Il tumore si cura con il limone e la cacca di capra” – Il Movimento 5 Stelle negli ultimi mesi è stato probabilmente il più grande sponsor politico del metodo Stamina per la cura di alcune malattie neurodegenerative, una pseudocura priva di validità scientifica formulata dallo scienziato della comunicazione Davide Vannoni. Ma prima di Stamina e Vannoni, che nell’ambito dell’inchiesta sulla sua “cura” ha patteggiato la pena di un anno e 10 mesi, Beppe Grillo negli anni passati aveva apertamente difeso le “cure alternative” di altri “ciarlatani”. Grillo ha descritto il professor Luigi Di Bella, che aveva elaborato una cura per il tumore senza efficacia e validità scientifica, come un “eretico” messo al rogo dalla medicina ufficiale. Ma oltre a Di Bella, Grillo descriveva nei suoi spettacoli come un perseguitato anche Liborio Bonifacio, un veterinario che riteneva di poter curare il cancro attraverso un siero ricavato dalle feci e dall’urina di capra. Un altro genio incompreso fatto fuori dalle multinazionali di Big Pharma secondo Grillo era un tale Pantellini che “curò la moglie, malata terminale senza più speranza, con succo di limone e ascorbato di potassio. Guarì dal cancro”. Sembra superfluo ribadire che la scienza non ha trovato riscontri sufficienti a dimostrare che la cacca di capra e il succo di limone guariscano il cancro, ma ovviamente secondo Grillo si tratta di un complotto delle multinazionali farmaceutiche che nascondono le “vere cure” per vendere le loro porcherie. Il vero problema è che non è stata trovata ancora una cura contro il complottismo e le paranoie.
 
L’Aids è la più grande bufala del secolo” – Grillo, che evidentemente oltre che di oncologia è esperto anche di virologia, nei suoi spettacoli ha più volte sostenuto che “l’Aids è la più grande bufala del secolo”. “Veltroni va in Africa e scopre i malati di Aids – diceva Grillo nei suoi spettacoli – arriva qui e dice che ha la soluzione: ‘Bisogna mettere a tutti il preservativo’. Ma lui non dice che ci sono seri sospetti che l’Aids sia una bufala”. Su un altro palco il comico lo dice chiaramente: “L’Aids è la più grande bufala del secolo!”. Grillo è convinto che non ci sia connessione tra l’Hiv e l’Aids e che la malattia sia una bufala, un complotto delle multinazionali farmaceutiche per spillare soldi e vendere i medicinali, che sono la vera causa dell’immunodeficienza. In pratica: “Chi causa l’Aids è la cura”. In un’intervista del 1997 il leader di una delle principali forze politiche del nostro paese diceva: “Io ho la convinzione che l’Aids non esiste, che questa malattia è stata un modo per prendere fondi, miliardi di dollari. Mai è stato provato che esista il virus Hiv, nessuno l’ha mai visto”.

I vaccini sono inutili” (o dannosi) – Lo screening e la prevenzione non servono a nulla, la prostata si cura trombando, dal cancro si guarisce con cacca di capra e limone, l’Hiv non esiste e i vaccini sono inutili. Sempre nei suoi spettacoli Grillo ha ribadito diverse volte che i vaccini non servono a nulla, in quanto le malattie vanno e vengono da sole: “Là dove hanno fatto le vaccinazioni le malattie sono scomparse, là dove non le hanno fatte le malattie sono scomparse lo stesso”. Se i vaccini non servono a nulla, l’unico motivo per cui esistono è per farli vendere alle solite multinazionali farmaceutiche. Naturalmente la comunità scientifica la pensa all’opposto, i vaccini sono stati essenziali per debellare alcune malattie, ma nel Grillo pensiero questi scienziati sono tutti prezzolati da Big Pharma, pagati per dire ciò che fa gli interessi delle solite sporche multinazionali. La guerra contro i vaccini è diventata anche una battaglia politica del Movimento 5 Stelle che ha depositato una proposta di legge sul “diniego dell’uso dei vaccini per il personale della pubblica amministrazione” nella convinzione, in contrasto con qualsiasi evidenza scientifica, che esista un collegamento tra le vaccinazioni e “leucemia, intossicazioni, infiammazioni, immunodepressioni, mutazioni genetiche trasmissibili, malattie tumorali, autismo e allergie”.

Un pomodoro ogm ha ucciso 60 persone” – In un altro dei suoi spettacoli Beppe Grillo sosteneva che alcuni scienziati avevano inventato un ogm facendo incrociare un pomodoro “con un merluzzo del mare del nord perché così resiste al freddo. In 4 mesi sono morti 60 ragazzi di shock anafilattico perché hanno mangiato quel pomodoro ogm ma erano allergici al pesce”. Questa sarà una delle principali motivazioni per cui i grillini sono ostinatamente contrari agli ogm e come loro probabilmente anche molti italiani che da anni subiscono questo tipo di terrorismo informativo. Per fortuna nessuno è morto per colpa del pomodoro ogm, per il semplice fatto che il pomodoro-pesce-antigelo non lo ha mai mangiato nessuno, perché semplicemente non è mai esistito. E' anche questa una bufala, l’ingrediente più utilizzato nella dieta mediatica grillina.

martedì 5 maggio 2015

Magistratura artistica





Lettera 19

Joseph L., 25 anni, inglese: insieme alle bombolette di vernice aveva alcol, torcia e mazza da baseball. La questura ne chiede l'espulsione; il magistrato italiano lo lascia libero perchè "è solo un artista". Quello svizzero, invece, lo aveva messo per 5 mesi in galera. Ma, già: gli svizzeri che condannano e i milanesi che ripuliscono non capiscono l'arte.

Vittorio Magistraturartistica ExInFeltrito