Lettera 21
Imperversano, quotidianamente, critiche, lamentele e sfottò su Presidente del Consiglio, ministri, governatori e politici in generale. Chissà se tutti quelli che si lamentano, quando ci sono le elezioni vanno a votare; o se invece fanno parte di quei milioni di astenuti i quali, con la scusa "Tanto sono tutti uguali", se ne stanno a casa rinunciando a trovare un "meno uguale" da votare.
Non capiscono che astenendosi lasciano che decidano gli altri, quelli che a votare ci vanno, magari turandosi il naso? Quei milioni di astenuti si rendono conto che poi non ha molto senso arrabbiarsi e prendersela con i politici che loro stessi, standosene a casa, hanno contribuito ad eleggere?
Vittorio Nasoturato ExInFeltrito
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