DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

lunedì 5 marzo 2012

Smettere di fumare

Una vita a fumare.
Una pausa di sedici anni, vanificata dalla ripresa in seguito ai problemi familiari.
Qualche altro tentativo di smettere, uno dei quali durato sei mesi; vanificato da un momento da stupido, senza nessun bisogno consolatorio o ...terapeutico.
Ogni giornata con qualche momento in cui c'è il pensiero "Devo smettere", o qualcosa di simile.
Le scatarrate nel lavandino al mattino.
Il fastidio di tante sigarette non gustate ma necessarie che cerca di vincere il piacere delle poche gustate veramente.
La moka da tre al mattino inframmezzata dalle tre sigarette.
Il nervoso dei soldi che vanno in fumo.
Ultimo, quello che dovrebbe essere il primo: il pensiero della salute.
L'ultima stecca.
L'ultimo pacchetto, centellinato e calibrato per avere l'ultima sigaretta proprio prima di andare a dormire.
E al mattino seguente, niente caffè; un tè.
E non fumo. Senza molta fatica, a dire il vero. La giornata prosegue senza grosse difficoltà, con qualche gomma da masticare presa preventivamente in farmacia; un aiuto? Mah, chissà; sembra quasi che potrebbero essere sostituite da gomme normali, visto come va. O anche da niente. Basta non bere caffè.
Due pacchetti vuoti lasciati deliberatamente in vista: non creano desiderio. Bene.

Alle sera, in macchina, toh: un pacchetto rimasto lì con quattro sigarette. Le fumo. In mezz'ora. Oddìo! E adesso? Riprendo? Che faccio? Mi fermo a comperare un pacchetto? Vado in Slovenia a fare il pieno di gasolio e delle mie buone Camel? Buone?
Proseguo verso casa. Ce la faccio. Non mi pento. Vado a letto.

Sono al sesto giorno. Pochi momenti di voglia. Superabili e superati. Uno anche poco fa. Gomma.
Ne scrivo alla mia figliola fumatrice, con la speranza che...
Mi pento di averglielo scritto: e se poi non ce la faccio? Penserà che non ce la farebbe nemmeno lei, e non proverebbe nemmeno più. Ma ormai ho scritto.
Proseguo.

Una settimana. Qualche desiderietto; represso  senza fatica. Vedere fumare in un film non fa benissimo: stavi pensando al film e ti ritrovi a desiderare una sigaretta.
Stasera cinque minuti difficili; avevo perfino l'acquolina in bocca, pensando al fumo. Stavolta me la sono vista brutta. La gomma stavolta è stata provvidenziale.
Ma anche ora...

Day 8, 10.07 pm; tragic moment:
SE AVESSI QUI UNA SIGARETTA le salterei addosso e in un attimo sarebbe in fumo. Provo a masticare. Sob...

Day 9. Ero a correre nel parco. Quante cicche
occhieggiavano invitanti qua e là sui viottoli!

Day 10. Più d'una volta oggi mi son trovato a pensare a qualche buona scusa per riprendere a fumare (non più regolare col bagno... vescichette in bocca che, ho letto, il fumo previene... )...

Day 11. Due momenti difficili: dopo pranzo e, MOLTO DI PIU', dopo cena. Uscito a far quattro passi, sapendo che passando davanti al distributore di sigarette sarei stato a rischio, ho lasciato a casa i soldi. Per fortuna.
Non ho fatto che pensare a che bello sarebbe stato fumarmi una Camel. Soprattutto passando davanti alla pizzeria, dove anche là ne vendono. L'unica è mandare via il pensiero; non soffermarsi a pensare. Così ho fatto.
Ma se avessi avuto i soldi con me?

2a settimana. Già: tra pochi minuti sono 15 giorni. Stavo guardando un film; gran brutti cinque minuti; anzi, non cinque ma quindici o venti. Forse i più brutti fino ad ora?
Ho pensato che sarebbe un gran peccato mollare e buttar via queste due settimane.
Ho pensato anche che sto risparmiando 3 o 4 caffè, 1 pacchetto abbondante di Camel e qualche mentina al giorno; diciamo 5 o 6 euro al giorno? Facciamo 6x30=180?
Davvero, 180 Euro al mese???


Day 16. FINE. Serata di pensieri, dopo la telefonata. Pensieri e un po' di sconforto per quello sconforto lontano che chiedeva aiuto.
Pensieri, e discorsi fatti a cena.
Nessun bisogno di fumare, però. Fino ad allora.
Poi, in macchina, masticando gomma, è arrivato improvviso il desiderio. E nessuna voglia di mandarlo via, questa volta.
Comincio a guardarmi intorno in cerca di un bar aperto, con sigarette. Niente.
Cerco di convincermi che è meglio così; che val la pena che io tenga duro. "Perchè?", insinua da dentro una vocina stronzetta. Le dò le solite risposte. Ma per strada continuo a cercare. Sto per fare la fesseria. Ne sono consapevole. Non me ne frega. So che potrei tener duro ancora, eppure dico "Non me ne frega". Cerco una scusa. La trovo. Ne trovo due.
Tra una decina di giorni ci sarà qui  ...qualcun'altra che fumerà; che sarà alle prese con i rimproveri di qualcun'altra che questa volta, in più, le direbbe "Vedi: ha smesso anche tuo padre", mettendola ancora più in difficoltà. Ecco ...perchè è meglio che io per adesso riprenda!
Vedo un distributore automatico. Mi fermo. Non funziona. Mi intestardisco a provare e riprovare, invece di ringraziare quel malfunzionamento. Non va. Proseguo. Tra dieci minuti troverò altro.
Niente. Devo arrivare al bar sempre aperto vicino a casa. E, proseguendo, continuo a dirmi che potrei benissimo tener duro come le altre sere fino ad ora. E che SONO CERTO che se fosse che anche mia figlia avesse smesso NON CEDEREI, PER FAR TENER DURO ANCHE LEI. E questa è la seconda scusa. Dovrà ben decidere anche lei, prima o poi; non può continuare! E allora avrà il mio aiuto: in due le sarà più facile resistere.
Ecco il bar. 23.30. Un decaffeinato e un pacchetto di Camel. 5 euro e 50. Mentre bevo, ripenso al mancato risparmio mensile.
Esco. La sera è tiepida e mi siedo fuori. Accendo e me la godo. Che buona, dopo il caffè! Ma non bevevo caffè da due settimane; e andava bene ugualmente! Ne accendo una seconda; a metà è già troppo e la finisco a fatica. Riparto. A casa. Scrivo.

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