DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

mercoledì 7 marzo 2012

Omosessualità. Capire.



Lettera 3
La smorfia amara della bocca di Aldo Busi mi ha sempre messo una grande angoscia e tristezza, e vale più di mille trattati sull'omosessualità per raccontarci come questa sia una condizione tutt'altro che naturale, come invece si affannano a provare a convincerci da tempo i vari maestri pensatori, di solito 'de sinistra'. Lo psicoanalista Fagioli, non certamente un cattolico alla Giovanardi, lo ha sempre affermato senza esitazione, l'omosessualità attiene alla sfera psicologica, di 'naturale' non ha niente ed è il sintomo di un problema irrisolto.
LUCIO DALLALUCIO DALLA
Del resto che senso ha per la natura, creatrice suprema di tutto, mettere al mondo un cromosoma maschile attratto da un altro cromosoma maschile? Ha deciso di avviare l'estinzione di quella specie? Se è questo il segnale, forse sarebbe il caso di mettersi in allarme. Ma siamo nella fantascienza, anzi nel gioco. Per la mia esperienza personale, ho assistito all'avvio verso l'omosessualità di qualche amico, ed erano sempre ragazzi con una situazione familiare difficile, un rapporto con il padre, o con la madre, assolutamente problematici, ai limiti del disperante.
aldo busiALDO BUSI
Si obietta: ci sono gay sereni e felici, che vivono la loro condizione in assoluta soddisfazione. Non ci credo. Non ne ho ancora incontrato uno in tutta la mia ormai lunga esistenza. Si replica: se non sono sereni è per colpa dell'omofobia, del rifiuto sociale che avvertono intorno a loro. Un alibi. L'omosessualità si sviluppa dentro un psiche che non riesce a trovare vie d'uscita alle sue problematiche e ne trova una di straforo, che non risolve, ma le consente di sopravvivere. E a volte bisogna accontentarsi. Non succede solo con l'omosessualità, peraltro.
Aldo Petrocchi
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Cosa dire di questa opinione?
Fa pensare.
Che sia sofferenza, credo sia vero.
Credo.
Che nessuno sia sereno, mi pare però impossibile.
Mi pare.
Spero di no.


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Lettera 4
Caro Roberto,
Aldo Busi è indubbiamente il più grande scrittore vivente, non per il suo Seminario sulla Gioventù ma per opere somme come la rivisitazione moderna del Decamerone che gli meriterebbe un Nobel per la letteratura. Secondo me Busi ha attaccato Lucio Dalla perché geloso dell'idea che un omosessuale possa avere un amore profondo e normale, una relazione stabile e intaccabile dalla morale comune. Chiunque abbia letto le opere di Busi conosce la sua profonda solitudine, e la sua drammatica visione dell'omosessualità fatta di scopate nei cessi parigini, nei cespugli marocchini, nei cazzi presi in bocca nei cinema. Una solitune e un dolore mascherati dal sorriso.
Mario

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Qui, invece, io non ho dubbi: se Busi vive davvero


l'omosessualità solamente nel modo in cui è solito


presentarla, davvero non dev'essere un bel vivere.


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