DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

venerdì 1 luglio 2011

I furbetti del ...televisorino. 2

Il furbetto Santoro non incanta La7




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È ufficiale. La 7 non assume Miche le Santoro, neo disoccupato di lus so. E adesso come la mettiamo? Vuoi vedere che nell’annosa e nota disputa i cattivi non erano la Rai e Berlusconi, bensì il conduttore?

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È ufficiale. La 7 non assume Miche le Santoro, neo disoccupato di lusso. E adesso come la mettiamo? Vuoi vedere che nell’annosa e nota disputa i cattivi non erano la Rai e Berlusconi, bensì il conduttore, fazioso capopopolo, che pretendeva di fare gli affari suoi con i soldi degli altri? Un vizietto al quale evidentemente Santoro non vuole rinunciare. Solo che a differenza di quanto accade in una azienda pubblica dove u n giudice ha potuto imporre Annozero per sentenza, nelle imprese private è il proprietario a mettere re gole e paletti. Ciò non si chiama cen sura ma libertà di impresa. Il Michele nazionale voleva fare lo sbruffone anche nella tv targata Telecom? Lo hanno accompagnato alla porta.
Ora lui accusa il suo mancato editore di aver ceduto a pressioni berlusconiane. Dice: non ho le prove ma è così. Frase in linea con il santorismo, cioè spacciare suoi teoremi per verità. Evidentemente Santoro intende che Mentana, Gad Lerner, la Gruber e Telese sono servi di Tele­com. La seconda notizia è che Lucia An nunziata ha lasciato Rai Tre. Di fatto era stata accantonata dal capo della rete, quel Paolo Ruffini che in­neggia alla libertà di espressione (contro il governo) ma non ha perdonato alla giornalista di aver detto che Rai Tre è un covo di mafie.
Prova che critiche e fango hanno cittadinanza solo se rivolte al berlusconismo e a Minzolini. Altrimenti scatta l’editto, che in confronto Berlusconi è un dilettante. In compenso la Corte di Cassazione ha riabilitato il collega Renato Farina. La sentenza di radiazione che gli ha inflitto l’Ordine dei giornalisti era illegittima. L’arroganza dei tribunali politici è stata punita, uno spicchio di verità e libertà recuperato. Non è poco.

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