DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

domenica 19 giugno 2011

Che palle deve avere il marito di Concita!


Venerdì pomeriggio Dagospia, al solito informato, mette in rete la notizia secondo cui l’addio di Concita è cosa fatta. La tesi del sito di Roberto D’Agostino è la seguente: esauritasi la spinta propulsiva del duplex Veltroni-Soru che in veste il primo in veste di kingmaker ed il secondo di king doveva scalare il Pd, il domino prosegue con l’Unità. La regia dell’arrivo della De Gregorio all’Unità era stata dell’ex sindaco di Roma, deisderoso di dotare il proprio progetto di conquista dell’egemonia Democratica di adeguato supporto mediatico. Tramontato Soru e messo non tanto meglio Veltroni, dunque, si cambia.

Solo che Concita la prende male, e sull’Unità di ieri verga un editoriale sdegnato, dove copre di improperi Dagospia, accusata di rimestare nel torbido e spandere chissà quali veleni, e soprattutto smentisce la notizia dell’imminente addio: «Il mio contratto non è “in scadenza”, come direttore non ho ricevuto comunicazione alcuna». Postilla: «Diciamo pure che sono fiduciosa».

Ed è talmente ben riposta, la fiducia di Concita, che temèpo qualche manciata di ore arriva il comunicato dell’editore, con gli avverbi calibrati, le carinerie di rito e «l’augurio sincero e reciproco». Poco più di una settimana, e Concita saluterà per l’ultima volta una redazione che, giurano i soliti maligni, non è che si stia strappando i capelli per la disperazione.

di Marco Gorra
19/06/2011 Libero

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