DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

mercoledì 11 agosto 2010

DISTIMIA E CICLOTIMIA

La CICLOTIMIA è un tipo di umore che alterna momenti di depressione a fasi di mania. 
La differenza con il bipolare di 1° tipo consiste nel fatto che la ciclotimia è un disturbo più lieve e si caratterizza per la durata e, come la DISTIMIA, risultano essere di tipo CRONICO, cioè perdurano oltre i due anni senza interruzione. 
Nei disturbi unipolari si parla di depressione maggiore episodica quando l’individuo ha avuto un solo episodio nella vita oppure ha un episodio e poi non ne ha più per dieci anni; se invece questi episodi si manifestano in maniera ripetuta nel tempo si parla di depressione maggiore ricorrente 
Anche per la DISTIMIA si parla di depressione che dura almeno 2 anni e che quindi ha le caratteristiche della cronicità. 
In genere, si fissa il termine di due anni, ma in realtà queste depressioni hanno delle caratteristiche di durata per tutta la vita,; si tratta di caratteristiche della personalità. 
Persone tipicamente portate all’isolamento, scontente, pessimiste ecc... 
Le persone affette da ciclotimia hanno un umore detto DISFORICO ossia, che non è mai equilibrato, sempre alterno, che passa da fasi di iperattività a periodi di totale depressione. 
DISTIMIA e CICLOTIMIA sono aspetti tendenzialmente cronici riguardo alla durata; si possono definire un abito che l’individuo si cuce addosso. E anche se sono meno gravi degli altri disturbi, unipolari e bipolari, e hanno sintomi meno eclatanti, sono però manifestazioni che spesso sono più difficili da trattare perché, appunto, sono legate alle caratteristiche della personalità. 
Spesso può succedere che questi individui non vengono mai curati. 

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