DiStImIcAmEnTe

QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)
...ma ora...
STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)
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mercoledì 30 dicembre 2020
DAGOSPIA, lettera 1: Monti dice a Conte cosa fare nel suo futuro
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Lettera 1
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Dagosapiens, Mario Monti, sul futuro di Conte, dice: “Valuti come potrebbe contribuire al meglio”. Memore della sua Scelta Civica intendeva dire: “Torni all’insegnamento”.
Vittorio Ebuonanottealsecchio ExInFeltrito
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sabato 29 dicembre 2018
Mari e Monti e Conti
I pensionati? "Protestino pure liberamente...". Oh, molto gentile: grazie, signor avvocato del popolo! "Li ricordo silenti quando fu approvata la legge Fornero"; bè, ammesso che fossero stati proprio silenti, il fatto è, signor Conte, che Monti non aveva illuso la gente come hanno fatto i suoi amici Di Maio e Salvini. Capisce la differenza?
Vittorio Avarodimoliere ExInFeltrito
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sabato 29 settembre 2018
La manovra del popolo bue.
Ora che il «governo del cambiamento» ha preso in mano il Paese, punta a farlo crescere di più mediante disavanzo e debito ancora maggiori e l' inversione del percorso avviato dagli ultimi quattro governi per rimuovere alcuni ostacoli alla crescita. Inoltre, la manovra è effettivamente azzardata. Pur con ipotesi prudenziali, Federico Fubini nel Corriere di ieri ha quantificato quell' azzardo in un probabile accumulo di oltre 100 miliardi di euro aggiuntivi di debito pubblico nei prossimi tre anni, con una preoccupante conseguenza.
(M.Monti)
(...) portare a una crescita nel 2019 di circa il 2 per cento e crescere ancora di mezzo punto percentuale all’anno, raggiungendo quella soglia minima del 3 per cento necessario per guardare al futuro dell’occupazione e della stabilità finanziaria del Paese che una crescita intorno all’1 per cento annuo non garantirebbe.
Se la sostenibilità del debito pubblico italiano viene giudicata sulla base del rapporto tra debito pubblico e Pil, va constatato che esso si ridurrà nel corso dell’intero triennio, dato che la crescita del Pil nominale resterà in modo permanente al di sopra del 2,4 per cento del deficit di bilancio. Ciò vale nella peggiore delle ipotesi, quella di una mancata crescita, ma ancor più in quella di un successo della combinazione di spesa come quella indicata nella Nota di aggiornamento.
Poiché il governo è composto da persone che capiscono i rischi finanziari, ma anche avvertono i gravi pericoli dovuti a un peggioramento della crescita, l’attuazione del programma di governo sarà oggetto di un costante monitoraggio per verificare se gli andamenti dell’economia e della finanza restano coerenti con gli strumenti attivati; tutto ciò a cominciare dal 31 dicembre 2018, ancor prima dell’avvio del programma. Sono certo che il mercato valuterà in positivo le scelte fatte riconoscendo al governo il beneficio della razionalità che alimenta la speranza del mantenimento di una stabilità politica non meno preziosa della stabilità di bilancio.
(P. Savona, ministro per gli Affari europei)
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mercoledì 5 marzo 2014
Ollio-Friedman e i "gacciopàdi"
05-03-2014
Lettera 8
"Il gacciopado è dapeciucio", dice Alan-Ollio-Friedman a Piazza Pulita, cavalcando il suo scoop su Monti (il quale durante le interviste con "Ollio" era uno Stanlio quasi perfetto: mancava solo che si fosse grattato un po' il ciuffo). Ma cioootamente, Ollio-Friedman: i gattopardi sono dappertutto. E siamo ciuci gacciopadi; forsi anchi ciù, che sei sempe in tiliviscione a facci le ciue anglosassoni pediche; magari in compagnia di un redivivo come quel tale Casarini, ex del Centro Sociale "Pedro", poi "Tuta bianca", poi "Disubbidiente", poi "No-global", poi consulente di marketing, poi scrittore per la Mondadori di Berlusconi, ora richiestissimo opinionista nei pollai televisivi.
"Il gacciopado è dapeciucio", dice Alan-Ollio-Friedman a Piazza Pulita, cavalcando il suo scoop su Monti (il quale durante le interviste con "Ollio" era uno Stanlio quasi perfetto: mancava solo che si fosse grattato un po' il ciuffo). Ma cioootamente, Ollio-Friedman: i gattopardi sono dappertutto. E siamo ciuci gacciopadi; forsi anchi ciù, che sei sempe in tiliviscione a facci le ciue anglosassoni pediche; magari in compagnia di un redivivo come quel tale Casarini, ex del Centro Sociale "Pedro", poi "Tuta bianca", poi "Disubbidiente", poi "No-global", poi consulente di marketing, poi scrittore per la Mondadori di Berlusconi, ora richiestissimo opinionista nei pollai televisivi.
E comunque grazie, Ollio, per averci fatto vedere Stanlio-Monti e il gattopardo Maxim Dalemovich, ex-velista di lusso (ma sempiterno veleggiatore), ora "lavoratore della terra" nella sua dacia.
P.S. Ma ci sarà ancora qualcuno che avrà il coraggio di farsi intervistare-distruggere da Friedman?
Viccioio Gacciopado InFelcicio
P.S. Ma ci sarà ancora qualcuno che avrà il coraggio di farsi intervistare-distruggere da Friedman?
Viccioio Gacciopado InFelcicio
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venerdì 15 febbraio 2013
Massimo e minimo D'Alema
"Dopo le elezioni Monti potrà ottenere al massimo quello che non candidandosi avrebbe potuto ottenere al minimo."
Parole di D'Alema; che mente, quell'uomo...
Parole di D'Alema; che mente, quell'uomo...
martedì 5 febbraio 2013
PD e Monti. E Vendola...
Ecco, uno dice proviamo a votare il PD e vediamo come va. E già si vede come va...
Carta degli Intenti del centrosinistra:
Scusi, Vendola: l'aveva letta, vero? E allora perchè ora cade dalle nuvole e soltanto adesso pronuncia anche lei il suo bel "Io non ci sto"?
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venerdì 1 febbraio 2013
mercoledì 23 gennaio 2013
Il Maestro Monti e la sua orchestra
Monti si è montato la testa. O forse l'ha persa. Da quando è "salito" in politica ogni sua nuova dichiarazione è una conferma. Dunque: il professore è arrivato quatto-quatto; è passato un attimo da Napolitano a chiedergli una poltrona da senatore a vita con relativo vitalizio; ai suoi ministri ha imposto serietà e sobrietà per poter sobriamente imporre rigore agli Italiani; questi -stranamente, per essere Italiani- hanno coscienziosamente accettato il suddetto rigore. Poi, ha portato in giro per il mondo la sua faccia seria a far dimenticare i cucù e le corna berlusconiane, a dire che l'Italia era rinsavita e a farsi dire bravo. Poi, però, capendo che più di tanto non era capace di fare, ha deciso di condividere le responsabilità con la politica militante: "Salgo in politica". E, dovendo salire, da bravo prof è salito al top, in cima all'Everest della politica italiana, in excelsis: nell'empireo celeste di cherubini e serafini del calibro di Casini e Fini... . Ora, assiso lassù, collegato con le varie tivù, suona un berlusconianissimo piffero per convincersi e convincerci che la sua è davvero stata un'ascesa e non una rovinosa discesa. Ex persona seria e concreta, lassù in alto il Maestro Monti suona sì un piffero, però accompagnato dalle cetre di quei due eccelsi suonatori professionisti, nonchè da un coro di voci imbiancate. Maestro Monti, intanto questa sua musica tre risultati li ha dati:
1) un bel po' di gente è passata ad ascoltare un suonatore di strada, un tal Bersani, con la sua "gloriosa e comunista" fisarmonica;
2) diversi fracassoni preferiscono star a sentire i petardi di Grillo e di Ingroia;
3) troppa gente ha cominciato addirittura a rimpiangere la chitarra di Apicella. Contento, Maestro?
Vittorio Exmontanaro InFeltrito
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lunedì 21 gennaio 2013
Li Cameronacci tua, Financial Times!
Ora anche Monti, secondo il Financial Times è "unfit" a governare l'Italia. Non che adesso che il professorone è "salito" in politica meriti grandi riguardi, ma 'sto cacchio di Financial Times pare proprio che sia "very fit to break the Italians' balls".
Vittorio LiCameronaccitua InFeltrito
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martedì 8 gennaio 2013
Sempre a turarsi il naso, qui in italia...
"Proviamo con Renzi?"; era il 6 Novembre.
A Pordenone, nel seggio delle primarie del PD c'era un'aria d'altri tempi; mica tanto rassicurante per uno che ha deciso di andarci a cercare "il nuovo", in nome di un suo sogno bipolarista impossibile in un'Italia di Italiani (anzi, và: italiani con la minuscola) irrimediabilmente individualisti e pronti a creare ognuno il suo partitino, movimento o "rassemblement" che dir si voglia.
Da una parte, una sala dove un bel numero di anziani ballavano il liscio sulla musica di Casadei. Disagio. Come fa a non venirti subito in mente l'Emilia rossa, Peppone, Bersani?
Come pensare che da quel seggio, e da tutti gli altri, riesca a venir fuori un Renzi?
Dall'altra parte dell'edificio, la sala dove votare.
E voto. Renzi.
Così è andata.
E così ora mi ritrovo, dopo aver cercato la mia agognata, impossibile socialdemocrazia nordeuropea (già, non dimentichiamoci che siamo più nordafricani che scandinavi noi italiani con la "i") a non saper ancora per chi votare. In una situazione politica pre-elettorale resa ancora più incasinata da quell'individuo-Ingroia, il quale se ci tenesse davvero al bene del suo Paese e non solo alla sua immagine (di Ingroia, intendo), invece di farsi il suo proprio partitino "rompiballe-al-pd" del quale proprio non c'era bisogno essendoci già Vendola e la sua SEL, si metterebbe con Bersani nell'ottica di dare più forza ad un Partito Democratico "costretto" a vincere; costretto e destinato a vincere da un centrodestra che lo stesso Berlusconi-sultano ha ucciso. Ucciso da un Berlusconi che con le sue debolezze e frivolezze ha sciupato la sua grande occasione: quella di passare alla storia come fondatore di un neo-liberalismo che all'Italia mancava e continuerà a mancare. Un neo-liberalismo che avrebbe dovuto essere ILLUMINATO e che invece è stato illuminato dai bagliori dei finti vulcani di Villa Certosa e dalle abat-jours di Palazzo Grazioli e della discoteca di Arcore. E le abat-jours non servono certo a dissipare ombre bensì a crearne delle altre.
Ma, porca puttana, Berlusconi, Lazzaro, è risorto dal suo sepolcro; ha ripreso a predicare alle genti. Porca puttana: imprecazione spontanea ed appropriata, parlando di quell'uomo...
Quell'uomo è incredibile: il PDL, pur spezzettato, all'italiana, in tanti pezzettini-movimentini, sta crescendo nei sondaggi!
Tuttavia, quell'uomo sarà incredibile ma non è più ...credibile.
Come si fa a pensare che QUEL suo PDL, QUESTO PDL, possa servire al bene dell'Italia?
Era Fini, prima, che gli impediva di fare le riforme? Era la Lega? Ma ora, indebolito e sputtanato (gira e rigira, ancora puttane qui...) cosa mai riuscirebbe a fare, sia in Italia che in Europa?
Ma suvvia...!
Non può e non deve vincere.
E neppure merita, se vogliamo essere onesti, centrodestri! Non farebbe bene all'Italia. Farebbe un illusorio ed effimero bene soltanto alle convinzioni politiche di centrodestra personali, di chi non sa riconoscere che è ora di passare la mano. Passare la mano a qualcuno che, certo, non ci convince del tutto; a qualcuno che per colpa di quelli che si ostinano ...a ballare il liscio non ha potuto passare la mano a quel Renzi che forse, FORSE, poteva svecchiare 'sto cazzo di disgraziato e anormale paese, "socialdemocraticizzandolo" in modo tale da rendere meno forte la necessità pratica, e la mancanza idealistica, di un liberalismo nuovo. O forse, con Renzi, si sarebbe poi giunti anche a quello?
FORSE...
Forse nemmeno Renzi sarebbe stato ..."un renzi" giusto?
FORSE...
Ora non c'è più nemmeno Monti; sembrava il meno peggio, se non addirittura il meglio. Ma forse (un altro bel FORSE!) era solo perchè presiedeva un governo slegato dalla politica. Ora che anche lui (un po' troppo presuntuosamente, Marietto!) decide di "salire" in politica, con chi cacchio si metterà? In che razza di pastoie politiche all'italiana si ritroverebbe un suo eventuale nuovo governo, sostenuto da quattro gatti incerti?
Fatto sta che il bisogno primario è avere un governo, che un governo deve uscire dal Parlamento, che il Parlamento va eletto, che bisogna votare, che in questa situazione (come sempre nella nostra italia con la minuscola) siamo costretti a votare il meno peggio, e che ora come ora, nella situazione attuale interna ed estera, il meno peggio sembra essere ...'sto cazzo di PD.
Sempre turandosi il naso, certamente, caro, vecchio e anche tu voltagabbana di un Indro.
venerdì 28 dicembre 2012
Dopo le elezioni? Il solito casino!
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mercoledì 12 dicembre 2012
Professoroni e professorini
Uhhh, ragazzi, che soddisfazione!!!
12-12-12, ecco la fine del mondo: Maxim Dalemovich alias Mago Dalemix, si lamenta perchè Monti tratta gli altri "con un atteggiamento professorale quasi fossero tutti ignorantoni che devono imparare da lui"!!!
Sììì, ha detto proprio così il Conte Max! Evviva, forse ora può capire cosa provano gli italiani quando lui (pardon, Lui) distilla da sotto ai suoi baffini, con le sue smorfiette spocchiose, parole di verita (senza accento, alla "Figlio di Menuel", vero Dago?)!!! Oh come sono contento che il Mago Dalemix invidi le magie di un mago più bravo di lui!!! Uhhh, stasera stappo una buona bottiglia!!!
12-12-12, ecco la fine del mondo: Maxim Dalemovich alias Mago Dalemix, si lamenta perchè Monti tratta gli altri "con un atteggiamento professorale quasi fossero tutti ignorantoni che devono imparare da lui"!!!
Sììì, ha detto proprio così il Conte Max! Evviva, forse ora può capire cosa provano gli italiani quando lui (pardon, Lui) distilla da sotto ai suoi baffini, con le sue smorfiette spocchiose, parole di verita (senza accento, alla "Figlio di Menuel", vero Dago?)!!! Oh come sono contento che il Mago Dalemix invidi le magie di un mago più bravo di lui!!! Uhhh, stasera stappo una buona bottiglia!!!
Vittorio Noncipossocredere InFeltrito
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lunedì 10 dicembre 2012
Dàgli a Monti
Sì, ma mica solo due, eh ...
Aggiungiamoci Di Pietro, Vendola, Grillo...
E Monti non fa, e fa troppo poco, e non è un governo eletto democraticamente...
Bene, ora vedremo che cosa sapranno fare di meglio i congiurati, democraticamente, of course.
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Vittorio Feltri per "il Giornale"
Insensato il fiume d'indignazione che inon¬da i giornali per le dimissioni di Mario Monti propiziate dal Pdl. La legislatura ormai era conclusa: settimana più, settimana me¬no, non cambia nulla. Vorrà dire che le elezioni, anziché il 10 marzo 2013, si svolgeranno in feb¬braio. Non è una tragedia. Tanto più che le leggi di stabilità e di bilancio passeranno regolarmen¬te. Quindi, dov'è il problema?
Se i mercati faranno le bizze, sarà solo perché è venuto meno il loro garante, l'uomo del quale si fidano, colui che ha salvato il sistema (che ha nel¬le banche il proprio braccio armato) a scapito del Paese, dei ceti medi e di quelli bassi, impoveriti dalle tasse più salate del mondo e dalla disoccu¬pazione crescente. Ciò detto, è utile ricordare che la grana dello spread è stata sciolta da Mario Draghi, non dal nostro governo.
I tecnici, transeunti per definizione, si sono li¬mitati a usare il randello fiscale. Pensioni a parte, non hanno sfornato una sola riforma sostanzia¬le: quella del lavoro è un pasticcio, nessuna libe¬ralizzazione, nessun provvedimento in favore dell'agognata (e illuso¬ria) ripresa, zero tagli alla spesa pub¬blica, nonostante le roboanti pro¬messe di spending review. E allora, peggio per peggio,cos'hanno da te¬mere gli italiani dall'uscita dei professori? Forse il risultato elettorale. Se vincesse Pier Luigi Bersani, sa¬rebbe una sciagura.
Se si esclude la breve parentesi di Massimo D'Alema,succeduto a Ro¬mano Prodi grazie al famigerato ri¬baltino sotto l'egida di Oscar Luigi Scalfaro, sarebbe il primo ex comu¬nista a Palazzo Chigi. Già questo fa venire i brividi. Se si aggiunge che ci andrebbe sostenuto dal Sel di Ni¬chi Vendola e dai centrini scentrati di Pier Ferdinando Casini, e che la sua politica sarebbe fortemente condizionata dalla Cgil, di cui cono¬sciamo l'arretratezza culturale, non c'è da scommettere un centesi¬mo sulla sua l¬unga permanenza al¬la presidenza del Consiglio.
L'espe¬rienza insegna che maggioranze di sinistra del tipo descritto non dura¬no: Prodi ha provato due volte a ge¬stire simili ammucchiate e ha falli¬to nel giro di un anno e mezzo, due al massimo, in tempi peraltro assai più tranquilli del presente.
A parità di imbarcazioni, non si capisce perché Bersani possa com¬piere l'impresa di navigare in ac¬que politiche dove Prodi è naufra¬gato. Il nostro non è un augurio di colare a picco, per carità, è solo un mero calcolo di probabilità.
Vi im¬maginate il segretario del Pd, tirato per la giacchetta a sinistra da Ven¬dola e da Susanna Camusso, e a de¬stra da Casini e da Fini, costretto a decidere se introdurre o no la patri¬moniale? Oppure se effettuare un prelievo forzoso, come fece Giulia¬no Amato all'inizio degli anni No¬vanta, sui conti correnti di tutti i cit¬tadini con due o dieci soldi depositati in banca?
Con quale faccia Luca Cordero di Montezemolo e i suoi amici dareb¬bero il benestare a rapine del gene¬re? E la gente come reagirebbe? Ve lo figurate Bersani che sburocratiz¬za gli apparati statali, che riordina la sanità e la scuola, che riduce ai minimi termini gli sprechi della ca¬sta?
Un ex comunista che tradisce lo statalismo dopo averlo ingrassa¬to per lustri non è ancora nato. Il no¬stro Paese ha bisogno di una robu¬sta terapia liberale. È in grado Ber¬sani di predisporla andando con¬tro le aspettative del proprio eletto¬rato? Un conto è vincere le prima¬rie col trucco, un altro è governare con un occhio al bilancio (e al debi¬to pubblico) e l'altro alla piazza già abbastanza in subbuglio.
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giovedì 6 dicembre 2012
Adesso mi incazzo
Berlusconi, se adesso, senza altre serie prospettive, fai cadere il governo Monti che qualcosa sta facendo, MI INCAZZO!
martedì 6 novembre 2012
Una svolta, una svolta, per carità!
Fin che viveva, pur in salute molto malferma, il governo Berlusconi andava sostenuto. E in molti lo facevamo; non solo montanellianamente turandoci il naso ma anche cercando di distogliere lo sguardo dai casini politici di un centrodestra arruffato e arruffone che esisteva solo perchè esisteva Berlusconi e che resisteva solo perchè resistevano ancora le doti ipnotiche del mago Silvio. Riuscivamo anche a sorvolare sul casino, in senso letterale, che lo stesso Berlusconi aveva messo sù; a minimizzare sulle ruby-mubarak, le minetti, le olgettine mantenute a 2500 euro al mese "per aiutarle", su uno stile di vita che il sultano che si nasconde in ogni uomo fa desiderare ad ogni uomo e che Silvio Berlusconi era riuscito a realizzare. Dimenticandosi, però, che siamo in Italia, non in qualche emirato arabo; nel presente di crisi che si susseguono inesorabili, non nel passato delle favole alla Aladino o alla Mille e una notte. In Italia, dove chi stenta, fatica e dissente può non solo mugugnare ma anche parlare, urlare e far amplificare la propria voce da una rete internazionale di megafoni e altoparlanti mediatici.
In Italia e in un presente dove uno, per quanto sultano, viene assediato da ogni parte fino a perdere moglie, credibilità e potere. Ed è già tanto che gli resti l'harem...
In Italia, dove, alla fine, un poverocristo può non poterne più, accettare un Monti pur piovuto dall'alto ma che lo fa godere di un'aria più respirabile, di un clima di serietà politica da tempo dimenticata.
Ma è un governo tecnico; dovrà essere sostituito; si dovrà votare.
Ma PER CHI ?
Il centrodestra rantola, o meglio, dài: è morto. E gli sta bene, così impara...
I Fini-Casini-Tonini-Montezemoli & C. ? Ma ti prego...
Il centrosinistra in ammucchiata di Bersani, D'Alema, Rosibindi, Vendola, Franceschini & Compagni ancora rossi ma non di vergogna? Così com'è, certamente no; sai quanto durerebbe un governo di quel genere?
E provare con Renzi?
Vedere se con lui si riesce a fare di quell'ammucchiata un qualcosa di fresco, di giovane, di non paludato, di meno "pepponiano" (dato che DC Don Camillo non c'è più)?
Qualcosa che assomigli ai partiti socialdemocratici di tipo nordeuropeo?
Provare?
Ci sono 'ste benedette primarie del PD; iscriversi? Andare a votare Renzi?
Dài, andiamo. Proviamo.
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giovedì 13 settembre 2012
italiani, con la minuscola.
Lettera 20
Perchè non riusciamo ad avere un partito progressista credibile ed affidabile, una social-democrazia concreta e seria come nei paesi nord-europei?
Perchè non siamo nord-europei.
Perchè non riusciamo ad avere un partito progressista credibile ed affidabile, una social-democrazia concreta e seria come nei paesi nord-europei?
Perchè non siamo nord-europei.
Perchè siamo i "terroni" d'Europa; con scarso senso civico, individualisti, indolenti, buonisti, litigiosi, diffidenti, cavillosi, bizantini, levantini; nord-africani col vestito buono.
Perchè sia il fascismo che i decenni di minaccia comunista che abbiamo alle spalle sono una soma che impedisce alla nostra politica di esprimersi più spontaneamente.
Perchè, da bravi carnevalai, sappiamo così bene portare una maschera che non sappiamo più, o mai, distinguere chi "scende in campo" per i propri interessi o per ambizione da chi lo fa per gli interessi della nazione.
Perchè sia il fascismo che i decenni di minaccia comunista che abbiamo alle spalle sono una soma che impedisce alla nostra politica di esprimersi più spontaneamente.
Perchè, da bravi carnevalai, sappiamo così bene portare una maschera che non sappiamo più, o mai, distinguere chi "scende in campo" per i propri interessi o per ambizione da chi lo fa per gli interessi della nazione.
Lo stesso Monti, in questo, ha peccato: se non avesse CHIESTO a Napolitano di essere nominato senatore a vita sarebbe stato più meritevole di credito e fiducia. Peccato che abbia peccato. Anche lui è italiano, scritto con la minuscola. Perchè gli Italiani con la maiuscola non esisteranno mai. E Cavour, pur sapendolo, si illudeva. Oppure anche lui fingeva. Di crederci.
vittorio italiano infeltrito
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giovedì 19 luglio 2012
Sconfitto (o pagato?) il terrorismo.
Lettera 11
La Urru finalmente libera; bene. Trenta milioni ad Al Quaeda. Monti: "Sconfitto il terrorismo". Professore, è stato sconfitto o rimpinguato? Pagare qualcuno vuol dire sconfiggerlo?
Vittorio Machediciprofessò InFeltrito
La Urru finalmente libera; bene. Trenta milioni ad Al Quaeda. Monti: "Sconfitto il terrorismo". Professore, è stato sconfitto o rimpinguato? Pagare qualcuno vuol dire sconfiggerlo?
Vittorio Machediciprofessò InFeltrito
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