DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

venerdì 12 agosto 2016

Le cos(c)e del PD e la Posta di Dagospia




Lettera 18
Lode a Mughini. In merito alla difesa del termine "cicciottella" e del direttore licenziato. Alla vignetta di Mannelli (forse non proprio orrida ma un po' idiota sì). Al suo giudizio su quelli del "Fatto" "i quali ogni cinque minuti ripetono e ribadiscono che solo loro sono vispi e intelligenti e anticonformisti laddove tutti gli altri sono bigotti e servili". E alle "nenie stucchevolissime contro Matteo Renzi".

Ma a questo proposito, Dago, lasciami dire che ce ne sono un sacco e una sporta anche nella tua "Posta": da un po' di tempo, soprattutto con oggetto "Renzi-Boschi-Mogherini & C", stai pubblicando certe letterucce con battute da Corrierino dei Piccoli. Capisco che ci vuoi dar dentro al tuo "ducetto" e che tutto fa brodo, ma che ne dici di riportare la satira nella tua "Posta" ai livelli di una volta? Sù da bravo, torna a metterci un po' più di buon gusto nella scelta. E non dirmi che non ti scrivono niente di meglio perché sarebbe proprio grave...
Vittorio Unpodisamorato ExInFeltrito

giovedì 11 agosto 2016

Ragazzi... problematici e Islam

UN 14ENNE DI ORIGINI MAROCCHINE HA APPICCATO IL FUOCO ALL’ALTARE IN UNA CHIESA IN PROVINCIA DI CUNEO - I CITTADINI: “COSA SAREBBE SUCCESSO IN UN PAESE MUSULMANO, SE UN RAGAZZINO CRISTIANO AVESSE PROVATO A DARE FUOCO AD UNA MOSCHEA?”


«Vorrei vedere se in un paese musulmano un ragazzino cristiano avesse provato a dare fuoco ad una moschea...», sottolinea qualcuno. «Ma senza andare troppo lontano, immagina se un marmocchio padano avesse fatto la stessa cosa in una moschea Italiana», scrive un altro, «il ragazzo problematico» sarebbe diventato uno «xenofobo, razzista che agiva per ritorsione».

Da "Libero quotidiano"

Parole sante

Lettera di Giampiero Mughini a Dagospia

Caro Dago, ovvio che in un Paese civile ciascun giornale fa le vignette che vuole e come vuole e contro chi vuole. Semmai sarei un po’ meno presuntuoso degli amici del “Fatto”, i quali ogni cinque minuti ripetono e ribadiscono che solo loro sono vispi e intelligenti e anticonformisti e laddove tutti gli altri sono “bigotti” e “servili”.

Un’affermazione con la quale, per quanto mi riguarda, mi pulisco allegramente le scarpe. Ovvio che il “Fatto” aveva tutto il diritto di mettere in prima pagina una vignetta che vorrebbe essere derisoria di Maria Elena Boschi, e che per farlo punta sulle sue “cosce” sguainate e cellulitiche.

Roba che quanto a gusto ed eleganza, a paragone il “cicciottelle” di un recente titolo giornalistico è un aforisma di Karl Kraus. Conosco e ho simpatia per Mannelli da qualche decennio: è un disegnatore aguzzo al quale, com’è ovvio, non tutte le vignette riescono col buco.

Questa è assieme idiota e orrida. Niente di male. Succede. Ne sto parlando da lettore del “Fatto” che ogni mattina lo compra e ne legge un bel po’ di articoli, quasi sempre molto buoni, eccezion fatta per le nenie stucchevolissime contro Matteo Renzi. Evviva le vignette, evviva il sarcasmo libero e indipendente.

mercoledì 10 agosto 2016

I Prof...ughi del Sud

Problema: non c' è bicchiere capace di contenere un litro d' acqua. I docenti meridionali sono 30.692 ma i posti a disposizione al Sud sono 14.192: «Come possono 14.192 sedi accogliere 30.692 insegnanti? Neanche Einstein avrebbe potuto inventare un algoritmo in grado di risolvere un' equazione simile».

Maestri e professori «in eccedenza» nel Mezzogiorno sono complessivamente 16.500, quelli che mancano al Centro-Nord 17.628. Di qua quasi il 67% in meno, di là quasi il 54% di troppo. Con addirittura un picco del 64,3% di insegnanti in eccesso in Sicilia. La quale copre da sola oltre un terzo dei docenti costretti ad andarsene dalla propria regione.

G. Stella

giovedì 28 luglio 2016

Eccolo qua...

...l'idolo degli scemi:



giovedì 19 maggio 2016

Stelle e chiari di luna

Lettera 18
Grillo: "In un anno o andiamo al governo o ce ne andiamo a casa". Te li vedi tu, Dago, i parlamentari grillini che tutti contenti l'anno prossimo lasciano poltrone e soldoni e, con la benedizione di Padre Beppe, se ne tornano a casa a vedere i chiari di luna?
Vittorio Lafestaèfinitaandateinpace ExInFeltrito

mercoledì 11 maggio 2016

I pollai di Freccero



Lettera 27
Freccero se la prende con Renzi perché boccia i talk-show. Io me la prendo con Freccero che, da consigliere Rai e dall'alto della sua acclamata intelligenza e cultura mass-mediatica, non capisce una cosa molto semplice: i talk-show hanno una buona parte di responsabilità nella disaffezione degli italiani per la politica.

La televisione propina quotidianamente, a tutte le ore, quel genere di programmi-pollai che costano poco (i politici ci vanno ben volentieri e gratis) e che ormai vengono fuori dagli occhi e dalle orecchie. Bla-bla, copertine di Crozza, bambini di Floris, battibecchi, risse (sempre benvenute perché aumentano gli ascolti): il risultato è che uno non ne può più di vedere quelle facce e di sentire quelle chiacchiere, di qualunque parte esse siano. Manda al diavolo tutti e, se le ha conosciute, rimpiange la concisione e la serietà delle Tribune Politiche di una volta.
Vittorio JaderJacobelli Ex-InFeltrito

mercoledì 27 aprile 2016

Dài che passi!

Dagospia


L'AUSTRIA CHIUDE IL BRENNERO. E TARVISIO E GLI ALTRI VALICHI? VIA LIBERA?


Lettera 15
L'Austria chiude il Brennero. E Tarvisio e gli altri valichi? Via libera?
Vittorio Dàichepassi! ExInFeltrito


domenica 10 aprile 2016

Travaglio non trivella

Figurarsi se Travaglio si scusa; ma quando mai? "Io son Travaglio e non sbaglio. Al massimo rigiro frittate". Certo: aveva  usato il verbo "trivellare" per i vescovi e Renzi. E forse allora non gli aveva dato una valenza sessuale. Ma non mi venga a dire, il casto Travaglio, che  usando quel verbo per la Boschi il pensierino malizioso non gli è venuto! E' troppo intelligente per non averlo avuto. Troppo furbo per non usarlo. Me lo immagino, gongolante, col sorriso all'angolo della boccuccia, mentre scrive il titolo! Ed è troppo tronfio per dire: "Ma sì, signore: potevo anche risparmiarvelo". Me lo vedo, il nostro, che sfoglia il dizionario per dirci che "trivellare" vuol dire "scandagliare", e non altro. Ma certo: omnia munda mundis; ma sono certo, Travaglio, che, oltre a te stesso, stavolta nemmeno tua moglie crede a quella tua replica ipocrituccia.

domenica 13 marzo 2016

D'Alema forever

13 MAR 2016 15:56
LET’S TWEET AGAIN – QUANTO STA SU LE PALLE BAFFINO? “RENZI È TROPPO ATTACCATO ALLA POLTRONA" DISSE QUELLO CHE È STATO IN PARLAMENTO PER 6 LEGISLATURE (26 ANNI)’’ – ‘D'ALEMA POTREBBE DARE UN GRANDE CONTRIBUTO ALLA SINISTRA ITALIANA, PER ESEMPIO SPARENDO DALLA CIRCOLAZIONE’’


“Dopo aver accusato i dirigenti PD di arroganza, mi aspetto un attacco di #Dalema ai velisti coi baffi” -


 
Arsenale K ‏@ArsenaleKappa 
D’Alema: “Partito in mano ad arroganti". Te piacerebbe. [@MikusRB]


Arsenale K ‏@ArsenaleKappa 
D'Alema accusa i dirigenti PD di arroganza. Queste merde osano far parte del suo stesso partito. [@LVIX1] #dalema


l'Omosessualizzatore ‏@DarioBallini 
"#Renzi è troppo attaccato alla poltrona" Disse quello che è stato in parlamento per 6 legislature (26 anni) #dalema


Arsenale K ‏@ArsenaleKappa 
Una volta l'ego di #dalema ha invaso l'Austria. [@antani1978]


pirata21 ‏@pirata_21
#DAlema:"#Renzi è troppo attaccato alla poltrona". Manco avesse fatto una bicamerale.


Massimo Nava ‏@massimonava50 
#D'Alema non ha capito Moretti. Di' qualche cosa di sinistra, non di sinistro


AndreaArmellin ‏@Andreaarmellin2 


Ha perso piu elezioni D'alema o Campionati Zeman ? #atrocidubbi


Enjolras ‏@lamico_dellABC
Massimo D'Alema potrebbe dare un grande contributo alla sinistra italiana, per esempio sparendo dalla circolazione.

lunedì 22 febbraio 2016

Un Eco diverso

1. I GIORNALONI OFFRONO COLATE DI RETORICA SU ECO E “LIBERO” INTONA IL CONTROCANTO
2. “SE PARLIAMO DELL’INTELLETTUALE ITALIANO PIU’ NOTO NEL MONDO C’È L’OBBLIGO DELLA VERITÀ INCLUSA QUELLA SGRADEVOLE. ECO ERA UN ABITANTE SPOCCHIOSO DEI QUARTIERI ALTI DELLA MORALITÀ: TEORIZZAVA L’INFERIORITÀ CULTURALE DI CHI VOTAVA CENTRODESTRA”
3. “PROVAVA DISPREZZO ANTROPOLOGICO PER MILIONI DI ITALIANI ED ERA ACCECATO IDEOLOGICAMENTE. L’8 MAGGIO DEL 2001 FIRMÒ UN ARTICOLO SU ‘REPUBBLICA’ IN CUI FACEVA A PEZZI GLI ELETTORI DEL POLO DELLE LIBERTÀ DEFINENDOLI ‘ELETTORI DI OFF SHORE’
4. “DI ROMANZI BRUTTI E PRETENZIOSI NE HA SCRITTI. DAL 'NOME DELLA ROSA’ E’ UNA TUTTA UNA DISCESA. L’INDIGESTO ‘PENDOLO DI FOUCAULT’, IL SUPERFICIALE ‘BAUDOLINO’, L’INGIUDICABILE ‘LA MISTERIOSA FIAMMA DELLE REGINA LOANA’, LA BIZZA SENILE ‘NUMERO ZERO’”



UMBERTO ECO
1 - IL MANICHEO CHE TEORIZZAVA L' INFERIORITÀ ETICA DELLA DESTRA
Fausto Carioti per “Libero quotidiano”

De mortuis nihil nisi bonum. Ma se il defunto è l' intellettuale italiano più noto nel mondo c'è anche l' obbligo della verità. Tutta, inclusa quella sgradevole. L' autore del Nome della rosa è stato tante cose. Politicamente parlando è stato l' intellettuale più autorevole tra coloro che hanno diviso l' Italia in due, per venti lunghissimi anni.

Da una parte chi studia, legge (preferibilmente Repubblica e Micromega) e ha una coscienza: l' Italia dei giusti. Dall' altra, l' Italia della barbarie: delinquenti, favoreggiatori di delinquenti, subumani della cultura. In parole povere: tutti coloro che hanno votato per Silvio Berlusconi. Una dicotomia che ha fatto di Umberto Eco il grande teorico della inferiorità etico-culturale degli elettori di centrodestra.

 Il difetto di Eco non era la sua antipatia viscerale per il Cavaliere, che nel 2006 lo spinse ad annunciare la fuga dall' Italia (figuriamoci) se avesse vinto Berlusconi e che è appartenuta e appartiene a tanti, anche a destra e che spocchiosi non sono (non sempre, almeno). Era invece il disprezzo antropologico dell' intellettuale illuminato per milioni di italiani.

Quel «razzismo etico» che gli è costato un giudizio durissimo da un intellettuale di sinistra senza paraocchi come Luca Ricolfi. Il quale, ricordando come si comportò nella seconda metà degli anni Novanta la categoria cui lui stesso appartiene, scrisse sulla Stampa: «Fu proprio in quell' epoca che la sinistra, tramortita e incredula di fronte a un elettorato che aveva osato preferirle Berlusconi, iniziò a rivedere drasticamente il proprio giudizio sugli italiani.

Visto che non la votavano, e le preferivano quel cialtrone di Berlusconi, gli italiani dovevano essere un popolo ben arretrato, individualista, amorale e privo di senso civico. Una teoria, questa, che raggiunse il suo apice, al limite del ridicolo, con l' appello elettorale di Umberto Eco nel 2001, in cui gli italiani che avessero osato votare Berlusconi venivano descritti con un disprezzo ed un semplicismo che, in una persona colta, si spiegano solo con l' accecamento ideologico».

Accecamento ideologico: per un intellettuale, cioè per colui la cui identità e professione sono le idee, l' accusa peggiore. È anche quella che dipinge meglio l' Eco degli scritti politici (chiamiamole pure invettive). Dall' appello firmato nel 1971 contro il «commissario torturatore» Luigi Calabresi - padre del direttore di quella Repubblica che ieri commemorava Eco - agli appelli, alle interviste, a certe "Bustine di Minerva" vergate per l' ultima pagina dell' Espresso.

L' apice, ma anche la teorizzazione che ha dato dignità a tanti deliri del progressismo italiano (vale la pena di ripeterlo: intrinsecamente razzisti, perché basati sulla superiorità antropologica dell' homo sinistriensis), è proprio l' appello che Repubblica mise in pagina l' 8 maggio del 2001. Tonitruante sin dal titolo: «Non possiamo astenerci dal referendum morale».

Lì Eco divideva «l' elettorato potenziale del Polo» in due. C'era l' Elettorato Motivato, del quale facevano parte «il leghista delirante», «l' ex fascista» e quelli che, «avendo avuto contenziosi con la magistratura, vedono nel Polo un' alleanza che porrà freno all' indipendenza dei pubblici ministeri».

E poi c' era l' Elettorato Affascinato, composto da chi legge «pochi quotidiani e pochissimi libri», persone che «salendo in treno comperano indifferentemente una rivista di destra o di sinistra purché ci sia un sedere in copertina». «Che senso ha parlare a questi elettori di off shore», inveiva Eco, «quando al massimo su quelle spiagge esotiche desiderano poter fare una settimana di vacanza con volo charter?».

Criminali e gente in malafede, dunque, assieme a ignoranti lobotomizzati dalle televisioni e da un sogno di benessere a buon mercato. Spiriti meschini, paria del suffragio universale, personaggi che nella democrazia illuminista di Eco non avevano diritto alla cittadinanza e probabilmente nemmeno allo status di rifugiato.

In quella pagina Eco scrisse anche che, se avesse vinto il Polo, «tutti i giornali, il Corriere della Sera, la Repubblica, la Stampa, il Messaggero, il Giornale, e via via dall' Unità al Manifesto, compresi i settimanali e i mensili, dall' Espresso a Novella 2000, sino alla rivista online Golem», sarebbero finiti nelle mani dello «stesso proprietario», ovviamente Berlusconi. Il quale, come noto, avrebbe vinto nel 2001 e nel 2008 per trovarseli tutti contro: la previsione dello scienziato sociale Eco fu falsificata, ma lo status dell' autore non ne risentì.

Non avrebbe mai cambiato idea. Ripubblicò il testo del 2001 in una raccolta del 2006 (anno in cui ovviamente scrisse anche l' ennesimo appello in occasione dell' ennesimo «appuntamento drammatico» elettorale) e in quell' occasione difese gli insulti che cinque anni prima aveva distribuito su metà degli italiani, paragonando se stesso agli intellettuali che resistettero al fascismo: «Come se ai loro tempi si fosse imputato (si parva licet componere magnis) ai Rosselli, ai Gobetti, ai Salvemini, ai Gramsci, per non dire dei Matteotti, di non essere abbastanza comprensivi e rispettosi nei confronti del loro avversario».

Il fatto che «oggi Umberto Eco a Ventotene ci va - se lo vuole - in vacanza», come ha scritto lo storico Giovanni Orsina, non pareva scuotere le sue certezze. Nel dibattito elettorale, argomentava Eco in quel gennaio di dieci anni fa, «le critiche all' avversario devono essere severe, spietate, per potere convincere almeno l' incerto». Ma allora è questo il compito dell' intellettuale?

Insultare, drammatizzare, umiliare il prossimo affinché voti come lui gli dice di fare? Abitante spocchioso dei quartieri alti della Moralità, quando di mezzo c' era la politica Eco non aveva nulla della leggerezza e dell' umanità di un Edmondo Berselli, per restare nella sinistra colta di matrice bolognese.

Una vita di successi, lo status di grande maestro universalmente riconosciuto, ma in fondo Eco è rimasto sempre lo stesso di quel saggio che scrisse a 29 anni, in cui Mike Bongiorno era definito «esempio vivente e trionfante del valore della mediocrità», la rappresentazione di «un ideale che nessuno deve sforzarsi di raggiungere perché chiunque si trova già al suo livello». Era già tutto lì, nel 1961. Disprezzo per l' italiano medio e accecamento ideologico inclusi.


2 - DOPO «IL NOME DELLA ROSA» È STATA UNA DISCESA LIBERA
Davide Brullo per “Libero quotidiano”


Lo ha fatto secco. Ben prima di andarsene all' altro mondo, Eco si è tolto la soddisfazione di accoppare l' amico semiologo Paolo Fabbri. Una specie di vendetta accademica... «Ha ragione. Nel Nome della rosa Umberto mi raffigura sotto le mentite spoglie di Paolo da Rimini, doctor agraphicus...». Mi tocca correggerla: «"L' abate Paolo da Rimini, un uomo curioso di cui si raccontano strane storie", scrive, "conosceva a memoria tutti i libri della biblioteca, ma aveva una strana infermità, non riusciva a scrivere, lo chiamavano Abbas agraphicus"». «Ciò non toglie che mi fa uccidere da un gruppo di briganti».

Fabbri, che ha conosciuto Umberto negli anni '60 a Parigi, «ai corsi di Roland Barthes e di Lucien Goldmann», poi gli ha fatto da assistente, all' Università di Firenze, nel 2010, introducendo la Fenomenologia di Umberto Eco, ha ideato una specifica filosofia sul successo letterario di Eco. Si chiama «teoria del QuiProQuo», ed è, più volgarmente, una variante dotta del «Fattore C». «Tutte le volte che gli è capitato qualcosa di brutto, si risolveva in gloria. Un esempio: l' Università di Torino gli preferisce Gianni Vattimo, stroncando la pianificata attività accademica di Eco. Lui va in tv. E comincia il suo enorme successo».

Se la mettiamo in letteratura, è lo stesso. «In quel caso s' innesca un altra questione. Fin da giovane Eco entra in Bompiani, diventandone il direttore letterario. Questo gli ha permesso un controllo pressoché assoluto del media-libro. E lo ha aiutato a tradurre la sua roba nel mondo intero».

Come si sa, Eco ha il merito di aver celebrato le nozze tra Tommaso d' Aquino e Mike Bongiorno. «Aveva un talento stupefacente per la scrittura, va detto; un talento che gli permetteva, anche quando esprimeva concetti non proprio originali, di giganteggiare», dice Fabbri. Sarà.

Secondo Mario Guaraldi, l'editore che gli stampa, nel 1972, I pampini bugiardi, «una clamorosa inchiesta sui libri di testo per le scuole elementari», e che due anni fa gli edita Mnemotecniche e rebus, non ci sono dubbi: «Il nome della rosa vale di più di mille libri di storia medioevale. Per me è un testo cruciale, scritto in un' epoca in cui il romanzo storico era visto dagli editori con la puzza sotto il naso».

Balle. Guaraldi parla da editore, il suo giudizio è viziato all' origine, si sa che l' unico genio narrativo di Umberto Eco è quello di tramutare il verbo in sonori soldoni, è il re Mida del mercato librario, per questo Elisabetta Sgarbi, ha già annunciato che, editorialmente parlando, Eco risorgerà nel catalogo della neonata Nave di Teseo con Pape Satàn Aleppe.

Il Nome della Rosa non vale una pagina de Il Quinto Evangelio di Mario Pomilio, scritto cinque anni prima e di cui pare un' ingenua scopiazzatura; ma il capolavoro di Pomilio, passato per Rusconi e per Bompiani, è rinato, l' anno scorso, per merito del piccolo editore L' orma di Roma: del mastino, pardon, del Guglielmo da Baskerville son pieni gli scaffali di tutto il globo. Perché?

Quanto al talento narrativo di Eco, comunque, ha detto tutto Cesare Cavalleri: «Di romanzi brutti e pretenziosi Eco ne ha scritti parecchi, praticamente tutti: da Il Nome della Rosa (che è il meno brutto, ma il più cattivo) in poi, è tutta una discesa».

Proprio così: a Eco gli si perdona (merito della cinematografia) l' errore iniziale, ma lo strazio successivo è eccessivo, ingiustificato. Da Il pendolo di Foucault, un centone che fa della Cabala, della Massoneria, dei Templari e del complottismo un liquore indigesto, a Baudolino, che ricalca (superficialmente) i resoconti dei viaggi in Terra Santa, fino a libri francamente ingiudicabili, come L' isola del giorno prima, La misteriosa fiamma della regina Loana, e l' ultimo, Numero zero, una bizza senile. Per carità, scrivere brutti libri non è il peggiore dei mali. Ma la considerazione della letteratura italiana nel resto del pianeta ne esce con le ossa rotte. Francamente, essere rappresentati da Eco non è un motivo di gloria.

venerdì 19 febbraio 2016

Per Silva

1949-2016




   "La mia vita è stata piena di gioia e affetto".  Silva.

Giulio Regeni allo sbaraglio

Giulio Regeni mandato allo sbaraglio dai suoi docenti inglesi
Il ragazzo era un outsider senza protezione: chi ha approvato la sua tesi di dottorato sapeva a quali rischi andava incontro.


.......
«Capire», non «credere» 
Il secondo aspetto preoccupante consiste nella pratica di molti studiosi di incoraggiare i loro studenti a «scegliere una parte», a schierarsi e quindi a diventare in qualche modo loro stessi attivisti sul campo. Dobbiamo insegnare ai nostri studenti che la ricerca condotta per il dottorato non deve essere confusa con l’attivismo e che l’importanza del capire deve sempre essere superiore a quella del credere. Tutti noi scegliamo certi temi di ricerca perché vogliamo contribuire a creare un mondo migliore. Da giovane anch’io mi sentivo uno «spirito attivo che abbraccia il vasto mondo», come ebbe a dire il Faust di Goethe. Ma da docente debbo farmi carico dei rischi che corrono i miei studenti e non fare l’eroe per interposta persona. 

Federico Varese
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L'intero articolo su:

http://www.lastampa.it/2016/02/19/esteri/giulio-regeni-mandato-allo-sbaraglio-dai-suoi-docenti-inglesi-sv1TscnNnGt3oBUwjPoz2H/pagina.html

mercoledì 17 febbraio 2016

Intellettuali ...nel fumetto

Lettera di Giampiero Mughini a Dagospia


Caro Dago, naturalmente hai fatto benissimo a dare risalto all’intervista che Francesco Merlo ha fatto a Milo Manara e che “Il Foglio” ha pubblicato oggi. Ho cominciato a reputare Manara un artista importante del fumetto internazionale al tempo giusto, ossia qualcosa come 35 anni fa.
 Al tempo in cui andai a casa sua, un po’ fuori Verona, e gli feci una lunga intervista per il settimanale in cui lavoravo. Come disegnatore di fumetti erotici gli è forse superiore il veneziano Paolo Eleuteri Serpieri, e comunque ringraziamo Iddio di averci dato Manara e le sue suadenti donnine. Anche a me disse che le donne più belle della sua vita le aveva intraviste un attimo per strada, in particolare una che gli scorse davanti mentre era seduto in un celebre caffè perugino.
Non c’è nulla di più intrigante di una che donna che ti passa davanti, abbigliata alla maniera di tutti i giorni, la guardi un attimo e se ne va via.A me è capitato anni fa, una ragazza in jeans e scarpe da tennis che indossava una maglietta qualunque che le lasciava scoperto il fianco. Intravista un attimo. Altro che la gran rumena di Sanremo che, seminuda, ci metteva cinque minuti a scendere giù per le scale del famoso teatro.

Ecco perché, talmente stregato come sono da Manara (che in più è una persona squisita) resto di stucco a leggere quel che lui confessa a Merlo: di non avere mai letto Solgenitsin “per stupido pregiudizio ideologico”. In quale altro Paese al mondo che non sia l’Italia, un Paese in cui i “pregiudizi” ideologici sono penetrati negli angoli i più riposti della nostra cultura, uno alla maniera di Manara non legge Solgenitsin, ossia uno degli autori-monumento del XX secolo?
    Non leggere l’autore che racconta dettaglio per dettaglio e lungo centinaia e centinaia di pagine l’orrore dell’esperienza politica che ha segnato il Novecento e ne ha acceso tutte le febbri, il comunismo reale sovietico? Pazzesco.
    Manara dice che è rimasto un po’ di sinistra, se essere di sinistra vuol dire “ritenere che la distribuzione della ricchezza dovesse essere un po’ più equa”. Ma che vuol dire? Non sembra al nostro Manara abbastanza “equo” che sui suoi e sui miei redditi noi consegniamo allo Stato il 50 per cento e passa di prelievo fiscale?
    Che vuol dire oggi essere di sinistra? L’unico comunismo possibile è stato per l’appunto il nostro, quello dei Paesi industriali dell’Occidente. 50 per cento a te, 50 per cento allo Stato. Più di così. O no?


BUSCAROLI.  DALLA PARTE DEI VINTI 


E a proposito di una cultura di sinistra che resta dominante in ogni accento e piega della nostra vita pubblica, com’è che in morte di Piero Buscaroli siano stati così avari sui nostri giornali di punta gli elogi al più grande musicologo italiano degli ultimi 40 anni, a un intellettuale talmente irto ma talmente importante?

Importante non solo perché come ha scritto lui di alcuni monumenti della storia musicale europea non ce n’è altri, ma proprio perché la sua è stata una delle voci più orgogliose dei “vinti” del 1945.
Quando uscì la sua autobiografia mi ci buttai a pesce. Il 50 per cento non lo condividevo, il 50 per cento mi era indispensabile. Indispensabile. In quanto cittadino del mondo in cui vivo, a comprenderne le radici e le memorie complesse. Onore al “vinto” Buscaroli.
 

Giampiero Mughini








Lettera 14

Marino pensa davvero di potersi rifare un' immagine e una verginità arrampicandosi sugli specchi come ha fatto da Floris? "C'è un momento per ogni cosa", ha detto. Bene. Allora c'è anche il momento di capire che si è persa la partita. E di lasciar perdere. Altrimenti i casi sono tre: 1) è un perfetto incosciente; 2) è un ingenuo-sprovveduto totale; 3) è un gran furbo che si rimette in scena allo scopo di promuovere il suo libro.


Vittorio Launoladueolatre ExInFeltrito

martedì 9 febbraio 2016

Beppe, un altro drink?

MATTIA FELTRI

Davvero stupendo. Casaleggio e Grillo faranno firmare un contratto ai consiglieri comunali di Roma: chi trasgredisce alle regole, paga una multa di 150 mila euro. Benissimo. Secondo voi che valore ha quel contratto? Poniamo che uno non paghi la multa, Grillo che fa? Va dalla polizia e dice di avere emesso una multa da 150 mila euro, per l’autorità conferitasi? Si appella al codice civile del Pianeta Gaia? Si maschera da Equitalia? Chiede un aiuto ai Casamonica? Ci beve sopra un altro drink? 

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Lo show del totalitarismo digitale
I bonzi che credevano al sogno dell’“uno vale uno” oggi si ritrovano di fronte a uno spassoso movimento padronale. La multa, il direttorio, il codice, i simboli.

mercoledì 9 dicembre 2015

Donald Trump...et

Donald Trumpet.
Vittorio Trombetta ExInFeltrito

giovedì 3 dicembre 2015

Un ponte della madonna


Lettera 16
8 dicembre, giorno di inizio del Giubileo e festa dell'Immacolata Concezione per milioni di persone che si dicono cattoliche. Qualche riflessione laica: chissà quanti di loro sono consapevoli che festeggiano un dogma tirato fuori dalla Chiesa solo nel 1854 con il quale un papa ha deciso che la Madonna (poi anche lei partoriente ma ...sempre vergine) pur essendo stata concepita dai suoi genitori nello stesso modo in cui vengono concepite tutte le creature umane, è nata esente dal peccato originale. Chissà quanti sono veramente disposti a credere a 'sta storia. Chissà il razionale Francesco-chi-sono-io-per-giudicare cosa pensa sotto-sotto della trovata di quel suo collega Pio IX ...
Vittorio Chissàperòintantosefamoerponte ExInFeltrito


mercoledì 25 novembre 2015

Buon Corano di ...pace a tutti.

Recentemente Papa Francesco ha dichiarato che «il Corano è un libro di pace». Cerchiamo allora di capire quanto ci sia di vero leggendo una dei versetti più in voga in questo periodo, confrontandoli con traduzione differenti.
«Quando incontrate gli infedeli, uccideteli con grande spargimento di sangue e stringete forte le catene dei prigionieri». (Sura 47:4).
Prendiamo ora come riferimento una delle traduzioni del Corano in italiano più diffuse e accettate da tutte le comunità islamiche in Italia, quella fatta da Hamza Piccardo (un italiano convertito all’Islam negli anni ’70).
«Quando [in combattimento] incontrate i miscredenti, colpiteli al collo finché non li abbiate soggiogati, poi legateli strettamente. In seguito liberateli graziosamente o in cambio di un riscatto, finché la guerra non abbia fine. Questo è [l’ordine di Allah]. Se Allah avesse voluto, li avrebbe sconfitti, ma ha voluto mettervi alla prova, gli uni contro gli altri. E farà sì che non vadano perdute le opere di coloro che saranno stati uccisi sulla via di Allah.»
Questa nuova versione potrebbe apparire più addolcita rispetto a quella precedente, ma non è facile intravedervi segnali di pace.
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Il Corano (che dall’arabo significa “Recitazione”) è meno un testo e più una recitazione di questo testo in arabo. È dunque, per i non-arabofoni, una lunga serie di suoni imparati a memoria, in “Scuole coraniche” (Madrassa, dove gli islamici imparano ad odiare l’Occidente). Si tratta di una vera propaganda, di un lavaggio del cervello al quale l’islamico viene sottomesso, spesso dall’età di 4 anni!

4. A FIL DI CORANO

In quanto segue, quando le parole “gli” o “loro” non verranno precisate, esse designeranno tutti coloro che non si sono sottomessi ad Allah: gli ebrei, i cristiani, gli eretici, gli infedeli, gli associatori, i politeisti e i miscredenti.



a) Chiamata all’assassinio



[Corano 2:191] “Uccideteli ovunque li incontriate
, e scacciateli da dove vi hanno scacciati: la persecuzione è peggiore dell’omicidio. Ma non attaccateli vicino alla Santa Moschea, fino a che essi non vi abbiano aggredito. Se vi assalgono, uccideteli. Questa è la ricompensa dei miscredenti.”

[Corano 4:89] “Vorrebbero che foste miscredenti come lo sono loro e allora sareste tutti uguali. Non sceglietevi amici tra loro, finché non emigrano per la causa di Allah. Ma se vi volgono le spalle, allora afferrateli e uccideteli ovunque li troviate.Non sceglietevi tra loro né amici, né alleati.
” [Corano 4:91] “Altri ne troverete che vogliono essere in buoni rapporti con voi e con la loro gente. Ogni volta che hanno occasione di sedizione, vi si precipitano. Se non si mantengono neutrali, se non vi offrono la pace e non abbassano le armi, afferrateli e uccideteli ovunque li incontriate. Vi abbiamo dato su di loro evidente potere.” [Corano 5:33] “La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l’ignominia che li toccherà in questa vita; nell’altra vita avranno castigo immenso.” [Corano 8:12]

“E quando il tuo Signore ispirò agli angeli: “Invero sono con voi: rafforzate coloro che credono. Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo [decapitateli], colpiteli su tutte le falangi!” [Corano 8:17] “Non siete certo voi che li avete uccisi: è Allah che li ha uccisi. Quando tiravi non eri tu che tiravi, ma era Allah che tirava, per provare i credenti con bella prova. In verità Allah tutto ascolta e conosce.” Altrimenti detto è l’assoluzione anticipata per un omicida, purché uccida un infedele in nome d’Allah. [Corano 9:5] “Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati. Se poi si pentono, eseguono l’orazione e pagano la decima, lasciateli andare per la loro strada. Allah è perdonatore, misericordioso.” [Corano 17:33] “E non uccidete, senza valida ragione, coloro che Allah vi ha proibito di uccidere. Se qualcuno viene ucciso ingiustamente, diamo autorità al suo rappresentante; che questi però non commetta eccessi [nell'uccisione] e sarà assistito.”

Dunque, secondo il Corano, esistono delle ragioni assolutamente valide, conformi al Diritto, per uccidere
. [Corano 33:61]

Maledetti! Ovunque li si troverà saranno presi e messi a morte [nella versione francese: “… uccisi senza pietà”]”. [Corano 47:4]

“Quando [in combattimento] incontrate i miscredenti, colpiteli al collo [decapitateli] finché non li abbiate soggiogati, poi legateli strettamente
. In seguito liberateli graziosamente o in cambio di un riscatto, finché la guerra non abbia fine. Questo è [l'ordine di Allah]. Se Allah avesse voluto, li avrebbe sconfitti, ma ha voluto mettervi alla prova, gli uni contro gli altri. E farà sì che non vadano perdute le opere di coloro che saranno stati uccisi sulla via di Allah.”



b) Odio contro gli ebrei, i cristiani e gli infedeli



[Corano 5:51] “O voi che credete, non sceglietevi per alleati i giudei e i nazareni [versione francese: “… gli ebrei e i cristiani”],
essi sono alleati gli uni degli altri. E chi li sceglie come alleati è uno di loro. In verità Allah non guida un popolo di ingiusti.” [Corano 9:30] “Dicono i giudei: “Esdra è figlio di Allah”; e i nazareni dicono: “Il Messia è figlio di Allah”. Questo è ciò che esce dalle loro bocche. Ripetono le parole di quanti già prima di loro furono miscredenti. Li annienti Allah. Quanto sono fuorviati!” [Corano 5:14]

“Con coloro che dicono: “Siamo cristiani”, stipulammo un Patto. Ma dimenticarono una parte di quello che era stato loro ricordato.

Suscitammo tra loro odio e inimicizia fino al Giorno della Resurrezione. Presto Allah li renderà edotti su quello che facevano.” 

Negli Hadith, si può facilmente fare una “messe” di propositi anti-ebraici e anti-cristiani, a volte molto violenti, come : “Un gruppo dei Banu Israele (Figli d’Israele) si era perduto. Non so cosa gli sia capitato, ma penso che si siano trasformati in ratti.” (Detto d’Abu Huraira, Muslim XLII 7135 e Bukhari LIV 524).

c) Le 3 ineguaglianze fondamentali dell’Islam

L’islamico è superiore al non-islamico [Corano 3:110] “Voi siete la migliore comunità che sia stata suscitata tra gli uomini, raccomandate le buone consuetudini e proibite ciò che è riprovevole e credete in Allah.
 Se la gente della Scrittura credesse, sarebbe meglio per loro; ce n’è qualcuno che è credente, ma la maggior parte di loro sono empi [versione francese: “… sono dei pervertiti”].”

L’uomo è superiore alla donna

[Corano 4:34] “Gli uomini sono preposti alle donne [versione francese: “… hanno autorità sulle donne”], a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l’insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande.”

Il padrone è superiore allo schiavo


L’Islam non ha ancora abrogato la Schiavitù, ancora praticata in Arabia Saudita e nel Sudan, dove la Tratta dei neri è ancora d’attualità, come l’attesta la testimonianza commovente di un sudanese nero e cristiano, di nome Simon Deng, ridotto in Schiavitù dal Regime arabo islamista di Khartoum, testimonianza raccolta dalla giornalista francese Caroline Fourest, che si può trovare sul sito Internet: http://www.occidentalis.com/article.php?sid=2738 (in francese). Se l’Islam non ha abolito la Schiavitù (lo può fare?) è semplicemente dovuto al fatto che il suo obiettivo è il Califfato mondiale dove i non-islamici avrebbero la scelta fra la conversione, la morte o, nel migliore dei casi, la Dhimmitude per le “genti del Libro” (ebrei e cristiani), che è uno statuto di sub-uomo ( http://www.dhimmitude.org/archive/articlef1.html ).



d) Pena di morte per colui che lascia l’Islam



“Ma senza alcun dubbio li avrei uccisi perché il Profeta ha detto: se qualcuno (un islamico) si allontana dalla sua religione, uccidetelo.” (Detto d’Ikrima, Bukhari LII 260). Voi ne conoscete molte, di religioni, che chiamano ad uccidere colui che desidera lasciarle?

5. MUHAMMAD (MAOMETTO), IL “BUON ESEMPIO”

Non possiamo finire senza parlare di questo simpatico “profeta” per questa simpatica “religione”. Qualche tratto del carattere di colui che qualsiasi buon islamico deve imitare, trovato negli Hadith o nel Corano:

Muhammad (Maometto) ha fatto:

“Quando l’apostolo di Allah ebbe tagliato i piedi e le mani di quelli che gli avevano rubato i cammelli e che ebbe loro levato gli occhi con dei chiodi riscaldati sul fuoco
, Allah lo ammonì e rivelò: la punizione di coloro che fanno la guerra ad Allah e al suo apostolo e che li affrontano con tutte le loro forze per seminare la discordia sulla Terra, sarà l’esecuzione (per Decapitazione) o la Crocefissione.” (Detto d’Abu Zinad, Dawud XXXVIII 4357).

Muhammad (Maometto) ha fatto:

L’apostolo di Allah ha lapidato a morte una persona della tribù dei Banu Aslam, un ebreo e sua moglie.” (Detto di Jabir Abdullah, Muslim XVII 4216).

Muhammad (Maometto) diceva e faceva:

“Quando l’apostolo di Allah aveva intenzione di condurre una spedizione per saccheggiare (Ghazw o Ghazwa in arabo, ciò che in francese si traduce con “Razzia” – nel caso del Profeta un tale Saccheggio costituiva un aspetto della Jihad
) egli impiegava una formula equivoca per far credere che andava in un’altra direzione.” (Detto di Ka’b ibn Malik, Bukhari LII 197). “Ti interrogheranno a proposito del bottino. Di’: “Il bottino appartiene ad Allah e al Suo Messaggero”. Temete Allah e mantenete la concordia tra di voi. Obbedite ad Allah e al Suo Messaggero, se siete credenti.” [Corano 8:1].

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Note : Tale è l’Islam da quattordici secoli! È un’ideologia che strumentalizza una religione e che mira a sottomettere l’umanità allo stesso titolo che il Nazismo o il Comunismo. L’Islam è dunque incompatibile con la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino costitutiva delle leggi della (nostra) Repubblica francese. Si possono trovare gli Hadith (in inglese) sul sito della Muslim Students Association of South California University: http://www.usc.edu/dept/MSA/reference/searchhadith.html.

Per sapere se una Sura è medinese o meccana, visitate il sito: http://www.islamophile.org/spip/rubrique5.html. Potete trovare questa presentazione (in francese) in formato .pdf su: http://www.grouik-grouik.org/sita/presentation_islam.pdf o http://www.coranix.org/action/presentation_islam.pdf. Questo documento è stato verificato da uno specialista dell’Islam. Alcune URL sono soggette ad essere provvisoriamente disattivate.

Diffondete questo documento in forma stampata o elettronica!
tratto dal sito 

http://sitamnesty.files.wordpress.com/2010/03/evviva_il_corano_v1.pdf
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Poi, su huda.it, invece si legge:

....alla luce della concezione islamica dell’universo e della pace...
i musulmani sentono una grande responsabilità nei confronti dell’umanità, proprio perché devono realizzare la pace sulla terra, nel loro intimo, nelle loro famiglie... 
L’Islam suggerisce ai credenti la moderazione, che è una via di mezzo tra gli estremismi... 
l’Islam non è una religione arbitraria che si prefigge di costringere anche gli altri ad adottarla.... 
L’Islam esorta infatti ad una totale tolleranza... 
La dottrina islamica è rivoluzionaria, e rappresenta la lotta contro l’egoismo dell’uomo, contro l’ingiustizia e contro i pregiudizi politici, economici, razziali e religioni; è l’impegno per stabilire la vera pace tra le nazioni, nelle quali l’Islam mira al ristabilimento della dignità dell’uomo ed alla sua emancipazione dalla schiavitù... incoraggia il mutuo rispetto, l’amicizia e la pietà tra gli esseri umani... 

http://www.huda.it/cent_it/libri_islam_pace_03.htm
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NON UCCIDERE (Corano 5:32)

Chiunque uccida un uomo, sarà come se avesse ucciso l'umanità intera . E chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l'umanità. Il Nobile Corano, 5:32
Si sprecano le citazioni di questo versetto coranico, da chi sostiene che l'Islam è una religione di pace, ma arricchito del suo contesto il significato è opposto, con buona pace dei ben pensanti. Ecco il testo completo:
32 Per questo abbiamo prescritto ai Figli di Israele che chiunque uccida un uomo che non abbia ucciso a sua volta o che non abbia sparso la corruzione sulla terra, sarà come se avesse ucciso l'umanità intera . E chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l'umanità.
I Nostri messaggeri sono venuti a loro con le prove! Eppure molti di loro commisero eccessi sulla terra.
33 La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l'ignominia che li toccherà in questa vita; nell'altra vita avranno castigo immenso(Il Nobile Corano, traduzione di Hamza Piccardo, UCOII)
Ecco il commento di Robert Spencer ai due Versetti, che chiudono il racconto Coranico dell'uccisione di Abele:
Quello che non viene mai menzionato da tutti quelli che citano questo Versetto come se condannasse la violenza della jihad Islamica, sono molti fatti rilevanti: è inserito in un contesto di ammonimenti per gli Ebrei e non è presentato come un principio universale; contiene questa importante eccezione "a meno che non sia un assassino o un malfattore", ed è seguito dal Versetto 33, che specifica la pena per i malfattori: "Il castigo per chi muove guerra ad Allah e al suo Messaggero, e lotta con forza e sparge misfatti e corruzione sulla terra è: esecuzione o crocifissione o amputazione di mani e piedi di lati opposti o l'esilio dal paese: questa è la loro ignominia in questo mondo e subiranno una terribile punizione nell'altro".
Questo brano sta solo spiegando che cosa bisogna fare ai Giudei che rifiutano Maometto, non sta prescrivendo principi di alta moralità. Ibn Warraq lo riassume così: "I presunti nobili sentimenti sono in realtà un monito agli Ebrei. Il messaggio è : 'Comportatevi bene, altrimenti...'. Ben lontani dal condannare la violenza, questi Versetti evidenziano aggressivamente che chiunque si opporrà al Profeta sarà ucciso, crocifisso, mutilato o esiliato!".
http://www.webalice.it/pvmantel/articoli/contesto.html
E' così oppure si tratta di interpretazioni sbagliate???
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POI, PERO', ANCORA LEGGIAMO:


Cosa dice l'Islam sul terrorismo?

L'Islam è una religione di misericordia e non consente il terrorismo. Dio disse nel Corano:
 Dio non vi proibisce di essere buoni e giusti nei confronti di coloro che non vi hanno combattuto per la vostra religione e che non vi hanno scacciato dalle vostre case. Dio ama coloro che si comportano con equità. (Corano, 60:8)
Il profeta Mohammed proibiva ai soldati di uccidere donne e bambini 1 e li avvisava: {...Non tradire, non essere eccessivo, non uccidere un neonato.}2  Disse anche: {Chiunque abbia ucciso una persona che ha un contratto con i musulmani non profumerà come il Paradiso, sebbene la sua fraganza si sentirà per un periodo di quarant'anni.}3
Il profeta Mohammed  aveva anche proibito la punizione con il fuoco.4
Egli elencò l'omicidio come il secondo di tutti i peccati 5 e avvisava anche che nel giorno del giudizio, {I primi casi a essere giudicati tra persone nel giorno del giudizio saranno quelli di spargimento di sangue.6}7
I musulmani sono anche incoraggiati a essere gentili con gli animali ed è proibito maltrattarli. Una volta il profeta Mohammed disse: {Una donna fu punita perchè imprigionò un gatto finché morì. Per questo motivo, fu condannata all'Inferno. Quando il gatto era imprigionato, essa non gli diede né cibo né acqua e non lo lasciò libero di nutrirsi degli insetti della terra.}8
Disse anche che un uomo diede da bere a un cane, così Dio dimenticò i suoi peccati a causa di questa buona azione. Fu chiesto  al profeta: “Messaggero di Dio, saremo ricompensati per la gentilezza verso gli animali?” Egli disse: {Esiste una ricompensa per la gentilezza verso ogni forma di vita, animale o umana.}9
In aggiunta, quando i musulmani macellano gli animali è loro imposto di farli spaventare e soffrire il meno possibile. Il profeta Mohammed disse: {Quando macellate un animale, fatelo nel modo migliore. Uno affili il suo coltello per ridurre la sofferenza dell'animale.}10
Alla luce di questi e altri testi islamici, l'atto di incitare al terrore nei cuori dei civili senza difese, la distruzione completa di edifici e proprietà, il bombardamento e lo storpiare uomini innocenti, donne e bambini sono atti proibiti e detestabili secondo l'Islam e i musulamni. I musulmani seguono una religione di pace, misericordia e perdono e la maggior parte non ha nulla a che vedere con i violenti eventi che sono associati ai musulmani. Se un musulmano commette un atto di terrorismo, questa persona sarà colpevole di violare le leggi dell'Islam.
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CONCLUSIONI ???

giovedì 19 novembre 2015

SPINOZA & C.

TEOLOGO MUSULMANO DICHIARA: "LA TERRA E'FERMA. E' IL KEBAB CHE GIRA".

I 59 indagati di Mafia Capitale saranno processati tutti insieme. Speriamo si trovi un'asta da selfie abbastanza lunga.
[paniruro]


E invece a me quel funerale è piaciuto. Di Casamonica dovrebbero morirne più spesso.
[stark]


Agnese Renzi tampona un camion. Urlando "Matteo è grande!"

Stavo per farmi un bidet, poi mi hanno fermato ricordandomi che siamo di nuovo tutti francesi.

L'ex abate di Montecassino assumeva ecstasy. Se ricordo come funziona, ora bisogna chiudere l'abbazia. 

Angela Merkel: "Le fabbriche automobilistiche diano lavoro ai profughi". Producendo auto senza tergicristalli.
[sofino]

Due arresti per la diffusione di documenti della Santa Sede. Ma è tardi, ormai la Bibbia ha fatto troppi danni. SPINOZA
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Thomas Scoledi Scoperta la talpa che ha fornito i documenti, pare sia un certo Padre Spio.


Guardo Crozza @CrozzaTweet e penso: "Minchia, qui ci vorrebbe la satira!"


Esce il libro di Bobo Vieri. È' il primo libro coi sottotitoli.



L'ISIS MINACCIA "PRENDEREMO ROMA ".
LE RISPOSTE DEI ROMANI :

1. NUN PIJATE ER RACCORDO CHE RESTATE IMBOTTIJATI...!!
2. SE TE PORTI VIA MJ MOJE A CROCE CE L'HAI TU A VITA...!!
5. RICORDATEVE CHE NELLA ZTL SE ENTRA SOLO DOPO E 19,00...!!!
9. ROMA NUN SE TOCCA...PIJATEVE A LAZZIO !!
16. SE VENITE A ROMPE LI COJONI NUN VE COMPRAMO PIÙ ER KEBAB !!!
12. OCCHIO CHE NE LA METRO CHE VE SE 'NCULANO LA BORSA CO TUTTE LE BOMBE...!!!