DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)
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lunedì 25 febbraio 2013

Guatemala solo andata

"Ehh... dunque ...sò Ntonio Ngroia,vorrei un bieetto pel Uatemala, pe favore".
"Andata o andata e ritorno?"
"Mah... ce lo dirò a tempo debito".
Vittorio Ingroiato InFeltrito

mercoledì 30 gennaio 2013

Chi è senza peccato...






Rivoluzione civile, Ingroia e l’impresentabile


In lista un medico indagato 

per associazione a delinquere


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E la Boccassini, ora che Ingroia fa paura al
PD, si sveglia:
"Come ha potuto Ingroia paragonare la sua piccola figura di magistrato a quella di Giovanni Falcone? Tra loro esiste una distanza misurabile in anni luce. Si vergogni". 

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Però nel Fatto Quotidiano quel "Si vergogni" sparisce. 
Il giornale  vicediretto da Marco Tra-raglio non riesce a parlare male del leader di Rivoluzione Civile nemmeno quando a farlo è la Boccassini.

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Ma quante cose dice di sapere e non dice, questo

personaggio?

Viva la trasparenza...

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giovedì 24 gennaio 2013

Rivoluzioni furbe

Largo ai giovani, nelle liste furbe della Rivoluzione Civile di Ingroia!
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«Ero sindaco, membro del partito (il Pci anni ’80, un colosso, una corazzata anche a Ferrara, ndr) e ciò che chiedevo io era necessario per la città. Ero titubante, perchè Donigaglia aveva già fatto tanto e salvato aziende, ma non poteva dirmi di no». «Magari a malincuore», lo riprende la Mitaritonna. Soffritti per la sua vicinanza con Donigaglia e la Coopcostruttori e la conoscenza di Fausto Tarsitano, avvocato storico del Pci, di D’Alema e di Donigaglia (scomparso anni fa) si interessò anche della restituzione dei soldi del prestito sociale ai soci truffati: «Con lo studio Tarsitano e l’onorevole Nicola La Torre concordammo un incontro con la LegaCoop».




Dar ragione a D'Alema...


Per quanto si schermisca definendosi «un esodato della politica», Massimo D'Alema non solo è in campo, ma in prima linea attaccando Antonio Ingroia e la sua lista «Rivoluzione civile», «quintessenza della peggiore cultura dell'estremismo» impregnata di «moralismo che è cosa diversa della moralità» e a caccia di voti solo «con il nobile compito di impedire al centrosinistra di avere la maggioranza al Senato per costringerci all'alleanza con Monti e poi gridare che siamo traditori».
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Questa è una comitiva notissima - Diliberto, Ferrero, Pecoraro Scanio... - che non ha dato gran prova di sé nel governo del Paese ma ha creato una certa quantità di danni alla sinistra. Ero ministro quando manifestavano contro il governo di cui facevano parte, ora sono impegnati a creare difficoltà al Pd. Spero non siano danni eccessivi».
.....
«Da ministro degli Esteri, so cosa ha significato riuscire a ottenere dall'Onu l'incarico in Guatemala per un italiano. E so cosa vuol dire per la credibilità del Paese che l'incaricato stia lì solo una settimana, per giunta in collegamento con Santoro, e poi se ne vada. Quindi da Ingroia lezioni di moralismo non ne accetto».

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In questo caso, con grande fastidio, tocca dar ragione al "Grande Saccente", Mago Dalemix.
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"Da ministro degli Esteri, so cosa ha significato riuscire a ottenere dall'ONU l'incarico in Guatemala per un italiano". Così dice D'Alema, criticando Ingroia per aver lasciato quel posto, dicendo all'ONU che accettava un incarico politico che gli era stato "proposto" in Italia. A suo tempo agli Italiani aveva detto che il posto in Guatemala non l'aveva chiesto ma che gli era stato "offerto". Cercando di capire come sia andata veramente questa faccenda, l'ho chiesto -senza risposta- anche allo stesso ex-magistrato, appellandomi alla trasparenza che un candidato Presidente del Consiglio dovrebbe avere. Ebbene, a questo punto non è il caso che non solo D'Alema ma anche qualche altro Italiano sappia come sono andate veramente le cose? 
Vittorio Guatemalteco InFeltrito


MA IL POSTO PER INGROIA IN GUATEMALA È STATO CHIESTO O OFFERTO?...



Lettera 13
"Da ministro degli Esteri, so cosa ha significato riuscire a ottenere dall'ONU l'incarico in Guatemala per un italiano". Così dice D'Alema, criticando Ingroia per aver lasciato quel posto dicendo all'ONU che accettava un incarico politico che gli era stato "proposto" in Italia. A suo tempo agli Italiani aveva detto che il posto in Guatemala non l'aveva chiesto ma che gli era stato "offerto".

Cercando di capire come sia andata veramente questa faccenda, l'ho chiesto -senza risposta- anche allo stesso ex-magistrato, appellandomi alla trasparenza che un candidato Presidente del Consiglio dovrebbe avere. Ebbene, a questo punto non è il caso che non solo D'Alema ma anche qualche altro Italiano sappia come sono andate veramente le cose? 
Vittorio Guatemalteco InFeltrito
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giovedì 17 gennaio 2013

L'economia di Ingroia

Gli chiedono di debito pubblico, di ripresa, di occupazione, di rilancio dell'economia. E lui risponde serafico: "Basta sequestrare i beni dei mafiosi". Bastasse così poco!? Ma non gli hanno spiegato che non è più un magistrato?

mercoledì 9 gennaio 2013

Debo retornar...


“...fui propuesto a un cargo político en Italia, el cual he decidido aceptar y por tal razón debo retornar... ”. (vedi link).
Queste le parole con cui Ingroia ha lasciato, dopo un paio di mesi, il suo posto in Guatemala. Insomma, ai guatemaltechi ha detto che in Italia gli è stato offerto un incarico politico (!). Così come agli italiani aveva detto che era stata l'ONU che gli aveva "offerto" l'incarico in Guatemala. Ma quanto se la tira quest'uomo? Tutti lo vogliono, tutti gli offrono tutto, a 'sto Ingroia. Ma chi è: l'uomo Denim che non deve chiedere mai?
http://cicig.org/index.php?mact=News,cntnt01,detail,0&cntnt01articleid=318&cntnt01returnid=67&cntnt01returnid=67

Vittorio Antonioparolaio InFeltrito