4 maggio 2011
Osama non c’è più. L’islamismo radicale non c’è più. Ciancimino junior non c’è più. Il Terzo livello non c’è più. Ingroia e Scarpinato non ci sono praticamente più. La P3 non c’è più. La P4 non c’è più. La trattativa dello stato con la mafia non c’è più. La Fiom dice sì al referendum, che è come dire che la Fiom non c’è più. La crisi di governo non c’è più. Il popolo italiano già perduto, in quanto irrimediabilmente rintronato dalla televisione, ha scritto ieri Serra che non è più perduto. Pare che si sia ritrovato ballando l’Inno di Mameli a piazza San Giovanni il Primo maggio. Ma vuol dire che la plebe non c’è più. Il Berlusconi che fugge dai processi non c’è più. Montezemolo è come se non ci fosse. La Ferrari non c’è più. La Ducati non c’è più. I referendum non ci sono più. Con la Francia non litighiamo più. Non c’è più nemmeno Masi, se n’è andato anche lui, e una noia di piombo incombe così sulle nostre prossime giornate estive. O dite che quelle zanzare birbantelle potrebbero ancora rompere i coglioni allo zio Gad?
© - FOGLIO QUOTIDIANO
Nessun commento:
Posta un commento