DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

giovedì 29 maggio 2014

Travaglio e i "poveretti"



Lettera 7
Su chi ha osato criticarlo, così scrive Travaglio: "Questi poveretti non sanno che un giornalista o sta all'opposizione di chiunque stia al potere, oppure semplicemente non è un giornalista: è qualcos' altro". Io, poveretto, allora chiedo al Sommo: se il suo beneamato Grillo avesse vinto le elezioni lei si sarebbe ipso facto messo con l'opposizione? O avrebbe smesso di fare il giornalista?
Ma si rende conto di ciò che ha scritto? E ancora: lei ha detto che la vittoria di Renzi è un risultato degno di un approfondimento psicologico o psichiatrico. Questo è essere giornalista o qualcos'altro? Non pensa che forse sta diventando lei un "poveretto", vittima della sua spocchia, della sua supponenza e del suo narcisismo sconfinato? Ma chi diavolo si crede di essere? Il depositario della verità?
E sì che dovrebbe ricordarsi di come sono finiti i suoi Di Pietro e Ingroia! Forse dovrebbe prendere qualche lezione di modestia; provi dal suo serio collega Peter Gomez. O è anche lui un "presunto collega"? O teme che toni e modi normali farebbero perdere successo a lei e copie al suo Fatto Quotidiano?

Vittorio Poveretto Distimicamente ExInFeltrito

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