È stato poi un grave errore il rifiuto di andare a vedere il gioco di Renzi quando l’ex sindaco si era detto disposto a rinunciare alfinanziamento pubblico se il M5s avesse discusso con lui le riforme. Ed è infine stato sbagliato continuare a alzare i toni, quando era possibile rappresentare un’opposizione intransigente senza per forza ricorrere al dileggio o all’insulto dell’avversario. Apparire autorevoli e seri in una nazione popolata da una classe dirigente improbabile è un valore al quale non è più il caso di rinunciare.
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