M5s-Pd, il solo fatto che Fico discuta con il nemico giurato è una presa in giro.
Blog di Andrea Viola, su Il Fatto Quotidiano, 24.4.18
Le novità politiche sono talmente tante e quasi rivoluzionarie per il partito di Luigi Di Maio che sarebbe troppo facile continuare a evidenziare tutto le contraddizioni degli esponenti grilini. Il solo fatto che in questo momento Fico, a nome dei Cinquestelle, stia discutendo con il nemico giurato chiamato Pd, è un fatto di per sé beffardo. Gli spunti di riflessione sono enormi. Si potrebbe dire ad esempio: nascono tutti incendiari e poi muoiono pompieri. Ma troppo banale. In circa 50 giorni dalle passate elezioni politiche non si sente più volare una mosca contro il Pd.
Tutto dimenticato. Ma a parte queste facili critiche è forse importante analizzare alcuni aspetti fondamentali della vicenda politica di questi mesi. La giustificazione di tutto è il fantomatico Contratto politico che offre il partito di Di Maio. Dieci punti privi di reale e concreto approfondimento ma che soprattutto non tengono più conto delle enormi promesse elettorali fatte in precedenza.
In tutto questo, sembra che finalmente gli ex antisistema siano scesi dalla Luna e approdati sulla Terra. Insomma, si sono accorti che non hanno vinto le elezioni e che per governare occorre allearsi con qualcuno. Il caro e vecchio inciucio. Ma ora per evitare facili ironie si cambia anche il lessico a quello che sta accadendo.
Le domande al popolo grillino sono e sarebbero tante. Ad esempio, siete stati interpellati e avete votato per scegliere l’alleanza di governo? Avete, per caso assistito in streaming alle discussioni o alle telefonate fra Di Maio e Salvini? State per caso sentendo i dialoghi fra Fico e il Pd? Avete votato in Rete per scegliere i dieci punti del fantomatico Contratto politico da sottoporre agli altri partiti? Insomma la risposta la conosciamo: assolutamente NO.
Ora, le solite risposte dovranno essere evitate. Perché, se per caso il Pd (spero personalmente di no) si alleasse con il Movimento 5 Stelle, automaticamente i miei post tanto odiati dai tifosi grillini dovrebbero diventare bellissimi e condivisi. Diventeremmoalleati di governo. Una grande burla.
Scherzi a parte il problema è serio perché riguarda l’Italia e non le poltrone. Se in questi anni non ci fosse stata un’esagerata guerra contro Matteo Renzi e contro il Pd questa situazione oggi non sarebbe così drammatica ed imbarazzante. Si è voluto, con l’aiuto di una parte dell’informazione, colpire il vero cambiamento e la novità portata avanti con coraggio da Renzi.
Si è voluto boicottare il referendum costituzionale per fare un dispetto a Renzi mentre in realtà ci ha solo perso l’Italia e lo stesso Movimento 5 Stelle. Oggi se il referendum fosse passato ci sarebbe stato un chiaro vincitore e forse un governo 5Stelle. Invece, ha prevalso la logica della distruzione ad ogni costo per influenzare l’opinione pubblica e cercare di ottenere consensi sulle ceneri del Pd. Ma guarda il destino, ora il Pd è diventato un ipotetico e unico alleato per dare vita a un governo del Movimento 5Stelle.
Tutto sarebbe lecito e possibile. Però lasciatemelo dire. In questi anni solo perché si apparteneva al Partito democratico eravamo irrisi e demonizzati senza alcuna distinzione.
La guerra politica è finita? Avete deciso così?
Benissimo, abbiate almeno l’umiltà di chiedere scusa e forse qualcosa per l’Italia ancora è possibile farlo.
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Di Battista: "Mai alleanze con chi ha distrutto il Paese o lascio il M5S"
https://www.youtube.com/watch?v=Z5kyeXqzEfQ
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“Traditori, se andate col Pd veniamo a prendervi a casa”. La rabbia nel mondo pro M5S.
La torsione improvvisa del Movimento verso il Pd è stata, forse, un po’ troppo improvvisa persino per i suoi standard. È indicativo che i commenti del blog delle stelle, quello rimasto alla Casaleggio (dopo la migrazione di Grillo altrove), siano spessissimo di questo tenore: «Dopo 11 anni, prendo atto che si è passato dal vaffanculo, al Pd. Credo che il prossimo vaffanculo gli italiani lo daranno a voi. Che delusione». Oppure: «Ritorniamno al vaffa e ci prendiamo il 50%». O ancora: «La più grande cazzata dopo il week-end è questa qui (storpiando una famosa canzone di Jovanotti). Sono contrario a qualsiasi accordo con il Pd e se il Pd dovesse dire di si io andrò via e mi tessererò con la Lega».
(La Stampa, 25.4.18)
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