Dai microchip all'11 settembre
Tutte le verità del grillino | Video
Paolo Bernini, deputato M5S, in aula ha spiegato perché
l'attacco alle Torri Gemelle «fu un lavoro interno»
BOLOGNA - «Mi si accuserà di complottismo, ma ci sono abituato». In principio furono i microchip ora tocca all'11 settembre. Paolo Bernini, deputato bolognese del Movimento Cinque Stelle, nel giorno degli anniversari del Golpe contro il governo Allende e dell'attentato alle Torri Gemelle ha preso parola alla Camera per un «intervento personale» su «corsi e ricorsi storici». Pochi mesi fa furono le rivelazioni choc sui microchip («In America hanno cominciato a mettere microchip nel corpo umano per controllare la popolazione») a farlo diventare famoso. Ora è arrivata una nuova puntata della saga del complotto su scala globale.
IN AULA - Oggi il deputato pentastellato si è reso protagonista di una sorta di lezione di storia sulla politica estera a Stelle e strisce. In aula Bernini ha parlato prima di Pearl Harbor, della Guerra del Golfo poi del Colpo di Stato cileno («Avvenuto anche grazie agli Usa») ma soprattutto dell'attentato a New York del 2011. Dove, ricorda Bernini, «persero la vita 3.000 persone». «Mi preme sottolineare solo una cosa - ha spiegato - la versione ufficiale di quell'evento è stata smentita da tutti i punti di vista. È palesemente falsa e ormai il mondo se n'è accorto, la verità probabilmente non la sapremo mai ma è sicuramente è molto diversa da quella che i media main stream ci raccontano. In questo caso si può dire che "tutto quello sai è falso" e, detta all'americana, è "It was an inside job" tradotto "fu un lavoro interno"». Poi, su Twitter, il deputato è tornato sull'argomento: «Se qualcuno mi mostra un video dove si vede bene l'aereo che colpisce il Pentagono (il luogo più sorvegliato al Mondo)... mi dimetto».
11 settembre 2013
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Antibufala: Obama rende obbligatori i microchip impiantati nel corpo
C'è un piano del Nuovo Ordine Mondiale per inserire in tutti gli abitanti del mondo un microchip, e la recente riforma sanitaria di Obama ne è il primo passo, perché prevede l'inserimento di questi microchip per scopi medici dal 23 marzo prossimo nei cittadini americani. Poi arriverà il turno del resto del pianeta. Non ridete: questa è la tesi di complotto che sta ricominciando a girare in Rete.
Infatti l'idea di un complotto mondiale per impiantare microchip nelle persone è una vecchia storia di origine religiosa, le cui tracce risalgono ad almeno dieci anni fa: l'impianto del microchip (più specificamente un RFID, simile a quello che si usa per l'identificazione dei cani e dei gatti) sarebbe un “marchio della Bestia”, cioè di Satana, secondo un'interpretazione della Bibbia che cita il libro dell'Apocalisse, nel quale si parla di un “marchio sulla mano destra o sulla fronte” messo dalla Bestia su “tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi” in modo che “nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio”.
Anni fa questa storia prendeva di mira specificamente due marche di RFID impiantabili: Mondex e VeriChip. Lo sbufalamento meticoloso delle asserzioni riguardanti il caso Mondex è qui su Urban Legends e qui su Snopes e si applica pari pari al caso VeriChip. Adesso l'allarme è ritornato alla carica con un aggancio alla riforma sanitaria statunitense, l'Obamacare.
Nella versione corrente, infatti, si “dimostra” la veridicità della tesi citando con precisione un documento governativo statunitense. Siccome molti non vanno a controllare le citazioni, questo fa sembrare credibile l'appello. In particolare viene citato il disegno di legge HR 3962, approvato nel 2009 e disponibile qui in formato PDF: un malloppone di 1990 pagine nel quale però non c'è nessuna menzione di chip o di RFID. La parola“CHIP” (in maiuscolo) presente nel documento è una sigla che sta per Children's Health Insurance Program, ossia una copertura assicurativa sanitaria per bambini. Non c'entra nulla con i microchip.
Altre versioni dell'appello citano un altro documento, HR3200, che però è un disegno di legge che non è mai stato approvato, non faceva parte del progetto Obamacare e comunque non parlava di obblighi d'impiantare microchip, ma soltanto di istituire un registro nazionale dei dispositivi impiantati (pacemaker, protesi mammarie, eccetera). I dettagli della questione sono su Snopes.com, che spiega da dove viene la data del 23 marzo prossimo: è semplicemente la data entro la quale entra in funzione il registro in questione, presente anche nel disegno di legge HR3962 approvato.
In sintesi, la tesi dell'imminente microchippatura dell'umanità da parte del Nuovo Ordine Mondiale si basa su un brano della Bibbia interpretato a capocchia e su un disegno di legge che non dice quello che gli si attribuisce e comunque non è mai stato approvato. Questo è il livello di serietà di chi spara queste tesi di complotto. Ma se per caso non vi basta e avete ancora qualche dubbio, non c'è problema: il 23 marzo è vicino. A quella data, quando non succederà assolutamente niente, esattamente come non è successo niente il 21 dicembre 2012, sarà interessante vedere le reazioni di quest'ennesima categoria d'imbecilli menagramo.
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