Dagoreport - Sembra troppo bello per essere vero, invece è verissimo. Enrichetto Mentana alle 13 pubblica il seguente post sulla sua seguitissima pagina Facebook: "Vediamo chi sarà il primo gonzo, politico o giornalista, a usare la Costa Concordia come metafora, per frasi geniali tipo "ora raddrizziamo la nave Italia".
Pochi minuti dopo, sull'ancor più seguita pagina di Roberto Saviano, ecco il miracolo: "Dietro la morbosità dei media nell'osservare le operazioni all'isola del Giglio, forse, c'è qualcosa di più profondo della speculazione sul disastro celebre. Sembra muoversi un impronunciabile sogno da subcosciente: se si raddrizza la nave, simbolo di un paese alla deriva che lentamente affonda, c'è speranza magari che si raddrizzi l'Italia e che torni a galleggiare."
SAVIANO COSTA CONCORDIA
Si potrebbe infierire sulla solita noiosa retorica dell'autore di "Gomorra", sul fatto che dà ai media dei "morbosi" perché parlano della Concordia, proprio mentre lui fa esattamente la stessa cosa. O sul fatto che la frase usata da Saviano ("se si raddrizza la nave"), è stata perfettamente prevista da Chicco Mentana ("ora raddrizziamo la nave Italia").
Ma forse la figura peggiore deriva da quello che dovrebbe essere il suo mezzo di sostentamento: la lingua italiana. "Impronunciabile sogno da subcosciente", è impronunciabile e illeggibile come i romanzi di Saviano prima dei vigorosi interventi dei suoi editor.
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