Si impenna anche il rendimento dei decennali italiani che ieri, per la prima volta da luglio 2018 era tornato sotto la soglia del 2,6% e adesso è tornato al 2,74%.
L'Italia "perde colpi ipotecando il 2019". Lo afferma il Centro studi della Confindustria nella sua Congiuntura flash. "I dati negativi in Italia nella seconda metà del 2018 - scrive - aritmeticamente, contano molto nel calcolare la crescita annua del Pil nel 2019: il trascinamento è -0,2%. La dinamica a inizio 2019 sarà debole. Il PMI manifatturiero a gennaio cade molto sotto soglia 50, nei servizi è poco sopra, la produzione è stimata quasi piatta.
Anche se il Pil risalisse dal 2° trimestre - avverte - è alta la probabilità di una crescita annua poco sopra lo zero".
L'Italia è entrata in recessione.
Dopo tutto ciò, Giuseppe Conte dice: «Ci sono tutte le premesse per un bellissimo 2019 e per gli anni a venire. L’Italia ha un programma di ripresa incredibile. C’è tanto entusiasmo e tanta fiducia da parte dei cittadini e c’è tanta determinazione da parte del governo».
Meglio che vada a farsi vedere. E non serve nemmeno uno bravo per la diagnosi.
Per una possibile terapia è un altro discorso.
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