DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

martedì 15 marzo 2011

DISTIMIA. Signori: si scende!

Sei lì con chi ami e ti fa star bene; buon cibo; buon vino; ridi e scherzi; buon umore. Buon umore? Ad un un tratto, inizi a scendere. Hai presente i coniglietti Duracell? Camminano, suonano i loro tamburini, poi, pian piano rallentano; ancora; di più. Si fermano. Fine delle batterie. Fine del buon umore.
Domande, le solite: perchè? fino a quando? cosa posso fare per te?
Fastidio.
Disagio di entrambi.
Ciao.

Per strada piove; anche nell'animo. Buio.
A casa la gatta ti si accoccola in grembo; ti lecca la mano. Poi il viso. Ti fa pena. Ti fai pena.
Fumi una sigaretta. Accendi la TV, il computer.
Dopo un po' ti accorgi che risali. E' vero, sì: sei in risalita.
Scrivi qualche riga.
Sei tornato normale.
Ti resta soltanto il dispiacere per chi hai fatto star male.

FINE

Ma sai che è una fine senza fine.

Fine? Dopo mezz'ora esci in terrazzo a fumare. Piove ancora. La pioggia picchietta sulla tenda. E sul cuore. Senti, lontano, il rumore delle macchine sull'asfalto bagnato; ti strisciano l'anima.
Ti senti, ancora, un po' giù.

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