Lettera 20
Si parla di 700 o 900 migranti morti. Leggo, ascolto, guardo le immagini e rimango distaccato da questa strage. E rifletto. Temo di essere un mostro. I 150 morti dell'aereo Germanwings mi avevano colpito e toccato molto. Dunque non sono un mostro insensibile. Ragiono ancora cercando di capire il perchè del mio distacco dalla sciagura di ieri. Che sia perchè lo stillicidio di migranti morti è ormai quasi quotidiano mentre i disastri aerei sono più rari? Non mi convince. Continuo a riflettere.
E arrivo a una conclusione che mi disturba; una conclusione certamente politically-incorrect; ma che temo sia anche socialmente e umanamente scorretta. Penso che i morti dell'aereo erano persone normali totalmente incolpevoli; non altrettanto i migranti. Penso che pochissimi di questi scappino veramente da guerre e possano avere lo status di rifugiati mentre tutti gli altri sono degli sbandati avventurieri che (pagando cifre enormi) cercano fortuna in un modo che sanno benissimo (dalla televisione, dai cellulari, ecc.) quanto rischioso e pericoloso è, oltre che illegale.
A questo punto, mi rimprovero e ricordo a me stesso che anche i nostri bisnonni si mettevano in mare in cerca dell' ...america; ma con navi, mi dico, che arrivavano; non con gommoni di delinquenti assassini che fanno morire senza scrupoli. Questi lo sanno cosa rischiano, mi ripeto. E così nel giornale passo ad altre notizie. Ma cercando ancora di convincermi che non sono un mostro; e chiedendomi in quanti siamo, con questi dubbi.
Vittorio Diversamentemorto ExInFeltrito
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