Lettera 16
Continua l'assalto alla Mogherini. Ieri ci si è nuovamente cimentato il prode Travaglio ("Gli altri vanno ai vertici, lei resta a casa"). Ma ricordiamoci che appena nominata, i media anti-Renzi si scatenarono a dire che, tanto, il ruolo di Alto Commissario U.E. per gli Affari Esteri contava come il due di coppe. Dunque, perchè mai fingere di sorprendersi adesso se non viene invitata ai vertici e farla passare per un'inetta che, per dirla con Travaglio, se ne sta "a casa"?
In realtà è difficile stabilire quali siano state le capacità o il numero dei vertici ai quali ha partecipato la precedente Commissaria, Ashton, (che non ha fatto granchè) rispetto alla nostra attuale. Ed è difficile dire quali cose, in un ordinamento europeo perennemente in stato embrionale, anzi, sempre più indebolito, un Commissario possa fare rispetto a quelle che dovrebbe o vorrebbe fare nel suo ruolo. Di una cosa, comunque, si dovrebbe tener conto: mentre la Ashton era inglese, la Mogherini è italiana.
Cosa vuol dire questo? Vuol dire che la prima, già solo per la sua nazionalità, era tenuta in maggior considerazione dai leaders europei; e poi, che certamente non veniva sfottuta quotidianamente dagli inglesi, per i quali l'onor di patria è un qualcosa che noi italiani continuiamo a sognarci. Il fatto (non solo quello Quotidiano...) è che, diversamente dagli altri paesi, in Italia continua ad imperare il tafazzismo: siamo noi i primi denigratori di noi stessi. Possiamo pretendere che chi vede in quale considerazione teniamo la nostra rappresentante possa considerarla in modo migliore?
Vittorio NoTaf(azzi) ExInFeltrito
P.S. Per la cronaca, ieri la Mogherini non era "a casa": era in Bosnia dove, ricordiamolo, nei giorni scorsi già si son viste sventolare bandiere dell'Isis...
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