Lettera 11
Egregio signor Dago,
leggo delle dichiarazioni della signora Presidente della Camera che avrebbe osservato che in televisione solo il 2% delle donne presenti parlerebbe, mentre il restante 98% sarebbe costituito da "donne nude o mute".
Avrei alcune brevi considerazioni da porre:
BOLDRINIEgregio signor Dago,
leggo delle dichiarazioni della signora Presidente della Camera che avrebbe osservato che in televisione solo il 2% delle donne presenti parlerebbe, mentre il restante 98% sarebbe costituito da "donne nude o mute".
Avrei alcune brevi considerazioni da porre:
1 - non mi è più chiaro quale sia il ruolo istituzionale del Presidente della Camera che ricordavo essere un ruolo di controllo e verifica delle attività svolte dalla Camera dei Deputati e non di commentatore più o meno preparato o accreditato sulle vicende di costume di questo nostro Paese;
3 - la quota del 98% di donne televisivamente mute mi pare sia ottimamente controbilanciato dalle continue e spesso discutibili uscite della stessa Presidente della Camera.
2 - in ogni caso conosco molte persone anche influenti che preferirebbero che la signora in questione facesse parte del 98% di donne mute;
4 - personalmente mi sono davvero stufato di vivere in un Paese in cui i vertici politici interferiscono continuamente con il linguaggio e le abitudini dei cittadini da loro amministrati, imponendo agli stessi cittadini schemi linguistici e di comportamento sociale. Non mi pare un meccanismo molto diverso da quello utilizzato dal MinCulPop che aveva il compito di controllare la cultura e organizzare la propaganda negli anni Trenta.
Anacleto Mitraglia
3 - la quota del 98% di donne televisivamente mute mi pare sia ottimamente controbilanciato dalle continue e spesso discutibili uscite della stessa Presidente della Camera.
2 - in ogni caso conosco molte persone anche influenti che preferirebbero che la signora in questione facesse parte del 98% di donne mute;
4 - personalmente mi sono davvero stufato di vivere in un Paese in cui i vertici politici interferiscono continuamente con il linguaggio e le abitudini dei cittadini da loro amministrati, imponendo agli stessi cittadini schemi linguistici e di comportamento sociale. Non mi pare un meccanismo molto diverso da quello utilizzato dal MinCulPop che aveva il compito di controllare la cultura e organizzare la propaganda negli anni Trenta.
Anacleto Mitraglia
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"Miss Italia" io non la guardo, ma SOTTOSCRIVO.
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