DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

venerdì 19 febbraio 2016

Giulio Regeni allo sbaraglio

Giulio Regeni mandato allo sbaraglio dai suoi docenti inglesi
Il ragazzo era un outsider senza protezione: chi ha approvato la sua tesi di dottorato sapeva a quali rischi andava incontro.


.......
«Capire», non «credere» 
Il secondo aspetto preoccupante consiste nella pratica di molti studiosi di incoraggiare i loro studenti a «scegliere una parte», a schierarsi e quindi a diventare in qualche modo loro stessi attivisti sul campo. Dobbiamo insegnare ai nostri studenti che la ricerca condotta per il dottorato non deve essere confusa con l’attivismo e che l’importanza del capire deve sempre essere superiore a quella del credere. Tutti noi scegliamo certi temi di ricerca perché vogliamo contribuire a creare un mondo migliore. Da giovane anch’io mi sentivo uno «spirito attivo che abbraccia il vasto mondo», come ebbe a dire il Faust di Goethe. Ma da docente debbo farmi carico dei rischi che corrono i miei studenti e non fare l’eroe per interposta persona. 

Federico Varese
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http://www.lastampa.it/2016/02/19/esteri/giulio-regeni-mandato-allo-sbaraglio-dai-suoi-docenti-inglesi-sv1TscnNnGt3oBUwjPoz2H/pagina.html

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