DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

mercoledì 9 marzo 2011

La falce di Lilli Gruber e il martello di Pansa

Conosco la Gruber da anni. È sempre stata rossa, al punto di essere eletta deputato europeo nella lista dell'Ulivo, nell'anno 2004. Da quando è ritornata al lavoro di televisionista il suo rosso è divenuto molto acceso. Per diventarlo ancora di più il giorno che ha intravisto la possibilità di stare nel plotone d'esecuzione del Berlusca, un tiranno inseguito da una miriade di cacciatori che vogliono la sua pelle.
MAURO MASI INGRID NUCCITELLI
Mi guardo tutte le sere "Otto e mezzo" con un solo scopo: constatare se ogni volta la Gruber è in grado di superare se stessa quanto a faziosità politica. E devo riconoscere che ci riesce di continuo. Il suo settarismo sinistro è divenuto così bulgaro e blindato da farle dimenticare il proprio ruolo. Non è più una conduttrice imparziale, bensì uno dei litiganti invitati a discutere l'argomento della serata.

Non credo di essere l'unico a pensarla così. Un signore che s'intende di tivù assai più di me, Aldo Grasso, il critico televisivo del "Corriere della sera", ha steso il seguente verdetto: "La Gruber rappresenta un vecchio modo di fare giornalismo. Nel suo programma non c'è mai un percorso di conoscenza, ma solo uno scontro di opinioni, una parata di idee contrastanti. Il più delle volte immersa in un'atmosfera monocorde e anche un po' noiosa".
In questo scontro, la Gruber vuole sempre vincere. Per arrivare a questo risultato, adotta spesso il metodo del due contro uno. I due, ferrei anti-Cavaliere, sono lei e uno degli ospiti, entrambi nemici giurati del Caimano.
VITTORIO FELTRI
L'uno è l'invitato di centrodestra. Destinato fatalmente a soccombere. E non metto nel conto il filmato di Paolo Pagliaro, che ogni sera offre alla compagna Lilli il proprio soccorso rosso. In quei minuti si passa al tre contro uno. Uno stato di fatto che diventa ridicolo, prima ancora che scorretto.
BRUNO MANFELLOTTO
ANTIQUARIATO POLITICO 
Il trionfo del metodo Gruber l'ho avuto sotto gli occhi per l'ennesima volta nell'"Otto e mezzo" di venerdì 4 marzo. L'ospite da pestare era Vittorio Feltri. I tre picchiatori erano Gruber, Pagliaro e Bruno Manfellotto, il direttore dell'"Espresso". Ho lavorato con lui per anni e l'ho sempre considerato una persona seria e un collega da rispettare. Gli consiglierei di non prestarsi a diventare il Fantozzi della compagna Gruber. Lei è in grado di far ridere il pubblico da sola.
LUISELLA COSTAMAGNA
Per lasciar riposare la sua star nel week end, sempre il dottor Stella ha concesso il fine settimana alla coppia Luisella Costamagna & Luca Telese. Qui siamo all'antiquariato politico. Telese è convinto di essere l'ultimo comunista rimasto in Occidente. La Costamagna sembra la zia ridanciana degli antagonisti odierni. Il combinato disposto è da vecchio Festival dell'"Unità". Persino più noioso del nuovo spot di Telecom, quello che tutti i giorni e più volte al giorno comincia con lo strillo: "È nata Francesca!".
LA MEJO PRESS DE NOANTRI LUCA TELESE
La vera scossa positiva per La Sette potrebbe essere una sola. Contaminare i generi.
E proporre alla Rai uno scontro in diretta tra Ferrara e la Gruber. Da trasmettere su entrambe le emittenti. Sarebbe il match dell'anno. Forse colerebbe il sangue. Ma ormai, senza vedere il sangue, non ci divertiamo più a guardare la tivù.
Ho una postilla da fare: chi vincerebbe fra Giulianone e Lilli? Credo di saperlo. Ma lo lascio immaginare ai lettori del Bestiario.
(G. Pansa)

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