DiStImIcAmEnTe





QUANDO FU NON RICORDO,
MA VENNI PRESO UN GIORNO
DAL DESIDERIO D'UNA VITA VAGABONDA,
DANDOMI AL DESTINO D'UNA NUVOLA
CHE NAVIGA NEL VENTO,
SOLITARIA.
(Basho)

...ma ora...

STO DIVENTANDO VECCHIO.
UN SEGNO INEQUIVOCABILE E' CHE
LE NOVITA' NON MI APPAIONO INTERESSANTI
NE' SORPRENDENTI.
SON POCO PIU' CHE TIMIDE VARIAZIONI
DI QUEL CHE E' GIA' STATO.
(Borges)

martedì 15 febbraio 2011

Urne piene e Quirinale ubriaco

Giuliano Ferrara per "Il Foglio"
GIULIANO FERRARA
QUESTI VOGLIONO URNE PIENE E QUIRINALE UBRIACO - La sfacciataggine di Scalfari e soci, insomma la struttura Alfa, è così grande, impudente, che è impossibile non provare per loro una certa simpatia. Come bricconi intellettuali non riusciamo a superarli nemmeno noi. Hanno passato esattamente diciassette anni, dal ribaltone di fine 1994 ad oggi, a sostenere la seguente tesi: il presidente della Repubblica non può sciogliere le Camere se ci sia una maggioranza possibile, qualunque essa sia.
EUGENIO SCALFARI CARLO DE BENEDETTI
E noi a dire: ma con il maggioritario i governi si fanno nelle urne, in Parlamento si limitano a ricevere la fiducia, ed è per questo che siamo finalmente arrivati all'alternanza di forze diverse alla guida dello stato, grande conquista liberaldemocratica ottenuta per la prima volta con la successione Berlusconi-Prodi-Berlusconi o centrodestra e centrosinistra, se preferite.
NAPOLITANO BERLUSCONI
Adesso sostengono esattamente il contrario, perché è il contrario che credono gli convenga. Il capo dello stato, suggeriscono, può sciogliere quando lo desideri le Camere, e per motivi insindacabili, nonostante la sua nota "irresponsabilità politica" sancita dalla Costituzione a tutela della sua funzione di garanzia. Che lo affermino capi e gregari della nota lobby, va anche bene, li conosciamo.
BERLUSCONI PRODI
Ma i costituzionalisti e i giuristi dovrebbero stare attenti: se gli tengono bordone finiscono in mutande pure loro, ma senz'ombra di ironia. La nostra fortuna comune è che Giorgio Napolitano, mentre questi volitivi cercano di ottenere le urne piene e il Quirinale ubriaco, è un tipo piuttosto sobrio.
IL TREDICENNE G.T. AL PALASHARP
LA DELUSIONE SUSANNA CAMUSSO - Con quella bella e autorevole faccia, poteva essere il leader laburista di una coalizione sociale (domani, chissà, politica) in grado di rimettere con i piedi per terra il paese martoriato da crociate ideologiche. Si era dichiarata come una sindacalista tosta, orientata a reintrodurre il mestiere di negoziare e battersi per il miglioramento delle condizioni di vita e di salario dei lavoratori, poi va da Saviano a leggere elenchi grotteschi, va al Palasharp a fiancheggiare i neopuritani, va in piazza ad agitare l'astratta bandiera della dignità femminile con toni retorico-moraleggianti. Che peccato. Che delusione. Un'altra come tanti.
SUSANNA CAMUSSO
LA SCOMPARSA DEL BALILLA ETICO - Abbiamo aperto la manifestazione di Milano contro la Repubblica della virtù riesibendo con orrore e grande mestizia il balilla etico in bocca al quale era stato messo, perché lo riversasse in un microfono per la gioia degli avanguardisti adulti, l'odio contro il nemico assoluto. Avrete notato con quanta cura ogni giornale e ogni televisione hanno cancellato l'episodio. Quotidiane testimonianze ci dicono che quel trattamento infame tocca a molti scolari dell'istruzione pubblica. Il silenzio pesa sulle persone serie della parte avversa: perché non gridate il vostro schifo?

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